Cinema in crescita: spettatori in aumento, ma la fedeltà cala

Cinema in crescita: spettatori in aumento, ma la fedeltà cala

Cinema in crescita: spettatori in aumento, ma la fedeltà cala

Giada Liguori

Ottobre 11, 2025

Il panorama cinematografico italiano sta attraversando una fase di profonda trasformazione, come evidenziato dai dati emersi dallo studio “Sala e Salotto”, curato da Michele Casula di Ergo Research e presentato al Mercato Internazionale dell’Audiovisivo (MIA). Nonostante un incremento del numero di spettatori, si osserva una diminuzione della frequenza con cui questi visitano le sale cinematografiche. Analizzando i dati del 2024 e i primi resoconti del 2025, si nota che gli ingressi al cinema nel primo semestre 2025 hanno superato i 18 milioni, ma la media degli ingressi per spettatore rimane sotto i due biglietti all’anno.

la frequenza cinematografica in calo

La situazione è complessa: il 2024 ha visto una diluizione della frequenza cinematografica, con un calo dei frequentatori abituali a fronte di un aumento di spettatori occasionali, che sono aumentati di 2,2 milioni. Questo fenomeno è accompagnato da un incremento degli spettatori unici, che hanno visto il cinema almeno una volta nell’anno, contribuendo a un aumento di oltre 2 milioni di italiani rispetto al 2023. Tuttavia, la diminuzione complessiva degli ingressi si attesta a quasi 2 milioni di biglietti in meno, portando la frequenza media a 2,8 ingressi per spettatore all’anno. Nonostante questo, il 42% della popolazione over 3 anni ha visitato il cinema almeno una volta nel corso dell’anno, suggerendo una platea più ampia ma meno assidua.

il profilo demografico del pubblico

Un dato interessante riguarda il profilo demografico del pubblico: si nota un incremento nel segmento di età compreso tra i 3 e i 14 anni e tra i 15 e i 24 anni, con un aumento degli ingressi dell’11%. Gli under 25, sebbene rappresentino solo il 20% della popolazione, generano il 43% degli ingressi totali. Questo dato contrasta nettamente con il contributo degli spettatori over 50, che, pur costituendo il 50% della popolazione, rappresentano solo il 22% delle ammissioni. In particolare, il segmento degli over 60 mostra una frequenza limitata in sala, mentre nei primi sei mesi del 2025 ha già raggiunto quasi il 60% degli ingressi dell’intero anno precedente.

le sfide del settore cinematografico

Alessandro Usai, presidente dell’Anica, sottolinea come il pubblico italiano stia tornando a vivere il cinema, ma in modo diverso rispetto al passato. “Il pubblico giovane è ancora una volta quello che sta tenendo in piedi il consumo cinematografico”, afferma Usai, evidenziando l’importanza di questa fascia di età per il futuro del settore. Questo è un segnale incoraggiante, specialmente in un periodo in cui si era diffusa l’idea che i giovani preferissero contenuti online a scapito delle sale. Usai invita quindi a fare di più per attrarre questo target di pubblico, sottolineando la necessità di investire in qualità e varietà delle opere, oltre a valorizzare i nuovi talenti.

La questione della frequenza del pubblico è centrale anche per le strategie future del settore. Usai evidenzia l’importanza di costruire un’offerta cinematografica che sia rappresentativa e inclusiva, specialmente per i più giovani. A tal proposito, propone di continuare a sostenere strumenti che facilitino l’afflusso nelle sale, come formule di abbonamento e iniziative dedicate alle famiglie e ai ragazzi. Queste strategie potrebbero contribuire a creare un legame più forte tra il pubblico e il cinema, favorendo una maggiore assiduità.

In sintesi, mentre il numero di spettatori aumenta, la sfida per il settore rimane quella di incentivare una maggiore assiduità e di adattarsi alle nuove modalità di consumo. La capacità di attrarre i giovani e di mantenere vivo l’interesse per le sale cinematografiche sarà cruciale per il futuro del cinema, che deve continuare a evolversi per rispondere alle esigenze di un pubblico in cambiamento.