Il mondo della pizza, simbolo indiscusso della cultura culinaria italiana, sta vivendo una vera e propria rivoluzione. Le pizzaiole, donne che si dedicano a questo mestiere, stanno conquistando un ruolo sempre più significativo, ma restano ancora in una posizione di svantaggio rispetto ai loro colleghi uomini. Un tema affrontato nel libro di Giusy Ferraina, “Pizza(re) Connection – Visioni futuristiche e strategie innovative per pizzaioli ultramoderni” (Dario Flaccovio Editore), che offre un’analisi approfondita sulla condizione delle donne nel settore della pizzeria.
Ferraina sottolinea che, sebbene il numero delle pizzaiole sia cresciuto considerevolmente, con circa 9.000 donne attive nel settore, esse rappresentano ancora una minoranza rispetto agli uomini. “Non vogliamo affrontare il tema della donna nel mondo pizza come una questione retorica”, afferma l’autrice. “Le donne pizzaiole si stanno facendo strada con determinazione e competenza, molto più di tanti colleghi che si sono improvvisati pizzaioli negli anni passati”. Questo dato è confermato dai numeri forniti dal Campionato mondiale della pizza, dove solo il 9% dei partecipanti è composto da donne.
la storia delle pizzaiole
Una delle ragioni di questa disparità è storica. In passato, le donne erano spesso associate a ruoli secondari all’interno delle pizzerie, come quelle di socie o collaboratrici dei pizzaioli. Tuttavia, la figura della donna pizzaiola non è del tutto nuova: le donne hanno sempre svolto un ruolo cruciale nell’arte della pizza, sia come madri che come figlie d’arte. In Campania, ad esempio, la presenza di donne nel settore è più comune rispetto ad altre regioni d’Italia, e questo potrebbe essere un indicativo di un cambiamento culturale in atto.
Ferraina fa notare che, nonostante le difficoltà storiche e stereotipi di genere, oggi le donne pizzaioli non lamentano più discriminazioni. “Oggi, nessuna di loro è vista come un’aliena nel settore”, afferma. La pizza ha guadagnato prestigio, elevando la figura del pizzaiolo a quella di un professionista riconosciuto, simile a quella dello chef, e sta attirando sempre più donne.
le sfide nel settore
Tuttavia, le sfide rimangono. La professione di pizzaiolo richiede un notevole sforzo fisico e mentale. Il lavoro con alte temperature, l’uso di attrezzature pesanti e il carico di lavoro possono risultare difficili da gestire, soprattutto per le donne che spesso bilanciano anche le responsabilità familiari. Ferraina sottolinea che, nelle interviste condotte con alcune pizzaiole, è emersa la percezione che il settore sia ancora visto come un dominio maschile, dove le donne devono impegnarsi il doppio per emergere.
Questo scenario persiste nonostante il crescente numero di donne che scelgono di intraprendere questa carriera. La passione e la dedizione di queste professioniste sono evidenti, e molte di loro sono anche madri e mogli che portano avanti tradizioni familiari. La pizza non è solo un lavoro; è un’eredità culturale e un simbolo di identità.
il legame tra pizza e turismo enogastronomico
Il legame tra il turismo enogastronomico e la pizza è un altro aspetto importante trattato da Ferraina. La pizza, simbolo della cucina italiana, sta diventando protagonista di esperienze turistiche innovative. Il turismo enogastronomico non è più un fenomeno di nicchia, ma una realtà in espansione, capace di valorizzare territori e tradizioni locali. Gli italiani oggi cercano esperienze autentiche legate al cibo, e la pizza è in prima linea in questo processo.
Secondo il Rapporto sul turismo enogastronomico 2024, il 70% degli italiani ha effettuato almeno una vacanza motivata dal cibo negli ultimi tre anni. La pizza occupa il terzo posto tra le eccellenze italiane più ricercate, dietro solo al vino e all’olio extravergine d’oliva. Questo dimostra che la pizza è molto più di un semplice alimento; è un’esperienza culturale che attrae turisti da tutto il mondo.
Ferraina ha identificato diversi profili di turisti enogastronomici della pizza:
- Ricercatori: viaggiano per scoprire nuove esperienze gastronomiche.
- Festaioli: vedono nell’enogastronomia un modo per socializzare.
- Intellettuali: cercano di arricchire il proprio bagaglio culturale.
- Figli dei fiori: cercano esperienze di benessere attraverso la cucina.
Ogni gruppo rappresenta un’opportunità per i pizzaioli, in particolare le donne, di proporre offerte uniche che uniscano la tradizione gastronomica con l’innovazione.
In questo contesto, la crescente presenza femminile nel mondo della pizza non è solo un cambiamento positivo, ma è anche un simbolo di un’evoluzione più ampia. Le pizzaiole non solo portano avanti la tradizione, ma introducono anche nuove idee e pratiche che arricchiscono l’intero settore. La loro sensibilità e il loro approccio innovativo stanno contribuendo a trasformare la pizza in un’esperienza gastronomica sempre più ricca e variegata.
Le pizzaiole stanno quindi scrivendo un nuovo capitolo nella storia della pizza, una storia che è destinata a continuare a evolversi e a conquistare sempre più spazi nel panorama gastronomico italiano e internazionale.