Permessi per le case in crescita: Istat segnala un aumento dell’1,5% nel secondo trimestre

Permessi per le case in crescita: Istat segnala un aumento dell'1,5% nel secondo trimestre

Permessi per le case in crescita: Istat segnala un aumento dell'1,5% nel secondo trimestre

Giada Liguori

Ottobre 11, 2025

Nel secondo trimestre del 2023, l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha rilasciato dati significativi sul comparto edilizio, evidenziando un incremento delle autorizzazioni per la costruzione di nuove abitazioni. Le stime indicano una crescita dell’1,5% nel numero di abitazioni autorizzate e un aumento della superficie utile abitabile del 2,1% rispetto al trimestre precedente. Questo è un segnale positivo in un contesto in cui il settore immobiliare ha affrontato sfide notevoli, come l’aumento dei costi delle materie prime e l’incertezza economica globale.

Ripresa dell’edilizia residenziale

L’edilizia residenziale sembra mostrare segni di ripresa, interrompendo una fase di stagnazione che ha caratterizzato i trimestri passati. Tuttavia, è importante notare che, su base annua, la situazione rimane complessa. Infatti, il numero di abitazioni autorizzate è diminuito del 7,3% e la superficie utile abitabile è calata dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi dati suggeriscono che, nonostante un miglioramento congiunturale, la tendenza a lungo termine potrebbe non essere altrettanto favorevole.

Crescita dell’edilizia non residenziale

Un aspetto interessante è rappresentato dall’edilizia non residenziale, che ha mostrato un notevole aumento congiunturale del 13,6%. Questo incremento rappresenta una rottura con la dinamica negativa dei trimestri precedenti. L’edilizia non residenziale include settori cruciali come quello commerciale, industriale e dei servizi. La sua crescita potrebbe essere interpretata come un segnale di fiducia da parte di investitori e imprenditori, suggerendo una ripresa dell’economia.

Fattori influenzanti il mercato edilizio

È fondamentale contestualizzare questi dati nel panorama economico attuale. Negli ultimi anni, il settore edilizio ha dovuto affrontare diverse sfide, tra cui:

  1. Aumento dei costi delle materie prime
  2. Difficoltà nel reperire manodopera qualificata
  3. Incertezze legate alle politiche fiscali e ai tassi d’interesse

La Banca Centrale Europea ha recentemente aumentato i tassi d’interesse per combattere l’inflazione, il che potrebbe avere un impatto negativo sulla domanda di nuove abitazioni nel lungo termine. Tuttavia, l’incremento degli investimenti in edilizia non residenziale potrebbe indicare una maggiore propensione degli imprenditori a investire in infrastrutture e attività commerciali, suggerendo una potenziale ripresa economica.

Le autorizzazioni per la costruzione di abitazioni sono un indicatore chiave della salute del mercato immobiliare e dell’economia in generale. Un aumento nel numero di abitazioni autorizzate può segnalare che i costruttori sono fiduciosi riguardo alla domanda futura e sono pronti a investire in nuovi progetti.

Inoltre, le politiche governative rivestono un ruolo cruciale nel settore edilizio. Incentivi fiscali, agevolazioni per l’acquisto di prime case e programmi di riqualificazione urbana possono stimolare ulteriormente il mercato. Recentemente, il governo italiano ha introdotto misure per sostenere la transizione energetica nel settore edilizio, incoraggiando l’uso di materiali sostenibili e l’efficienza energetica, il che potrebbe influenzare positivamente le autorizzazioni per la costruzione di nuove abitazioni.

In conclusione, i dati forniti dall’Istat per il secondo trimestre del 2023 offrono uno spaccato interessante della situazione attuale del mercato edilizio in Italia. Sebbene ci siano segnali di crescita nel breve termine, le sfide strutturali e le fluttuazioni annuali indicano che la strada verso una ripresa solida e duratura potrebbe essere ancora lunga e complessa. Con il continuo monitoraggio delle tendenze economiche e delle politiche pubbliche, sarà possibile avere un quadro più chiaro sull’evoluzione del settore nel prossimo futuro.