Riscaldamenti accesi dal 15 ottobre: ecco cosa c’è da sapere

Riscaldamenti accesi dal 15 ottobre: ecco cosa c'è da sapere

Riscaldamenti accesi dal 15 ottobre: ecco cosa c'è da sapere

Giada Liguori

Ottobre 11, 2025

A partire dal 15 ottobre, i cittadini delle province del Nord Italia e di alcune province montane del Centro e del Sud, come L’Aquila, Perugia, Potenza ed Enna, potranno finalmente accendere i loro impianti di riscaldamento. Questo momento segna un’importante transizione, poiché l’arrivo dell’autunno porta temperature più fresche e la necessità di mantenere gli ambienti domestici caldi e accoglienti. È fondamentale prestare attenzione alle normative locali per evitare sanzioni.

L’associazione Assium, che rappresenta i manager dei servizi pubblici, ha diffuso raccomandazioni utili per i consumatori. È essenziale controllare le tariffe del contratto di fornitura del gas, poiché i prezzi sul mercato stanno subendo un calo significativo del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo rappresenta un’opportunità per rivalutare il proprio fornitore di gas.

tempistiche di accensione e zone climatiche

Per gli abitanti delle province non incluse nelle aree ad alta montagna, come Belluno, Cuneo e Trento (che rientrano nella Zona F e non hanno limitazioni di accensione), il 15 ottobre rappresenta una scadenza cruciale. Nella zona E, che include province come Alessandria, Milano, Bologna e Torino, i riscaldamenti possono essere accesi. Tuttavia, per chi vive nelle province della zona D, come Ascoli Piceno, Firenze e Roma, l’attesa durerà fino al 1 novembre. Gli abitanti della zona C e delle zone più calde, come Bari e Napoli, dovranno aspettare il 15 novembre. Infine, le province comprese nelle zone A e B, tra cui Agrigento e Catania, potranno accendere i loro impianti solo dal 1 dicembre.

normative sugli orari e temperature

Le normative stabiliscono anche gli orari di accensione e le temperature massime consentite. Ecco un riepilogo delle zone e delle relative ore di funzionamento:

  1. Zona A: massimo 6 ore giornaliere fino al 15 marzo.
  2. Zona B: limite di 8 ore fino al 31 marzo.
  3. Zona C: accensione per 10 ore.
  4. Zona D: accensione per 12 ore.
  5. Zona E: utilizzo di 14 ore al giorno fino al 15 aprile.

Inoltre, le temperature impostate sui termostati devono rispettare determinati limiti: 18°C è il valore minimo per gli edifici industriali, con una tolleranza fino a 20°C, mentre per gli ambienti domestici la temperatura può arrivare a 20°C, con una tolleranza fino a 22°C. Queste misure sono state pensate per ottimizzare il consumo energetico e ridurre l’impatto ambientale.

sanzioni e opportunità di risparmio

I sindaci hanno la facoltà di modificare le regole riguardanti l’accensione degli impianti, stabilendo periodi di attivazione e temperature massime diverse, sempre nel rispetto della normativa nazionale. Anche i condomini possono adottare decisioni autonome, ma devono restare entro i limiti stabiliti dalla legge. Le sanzioni per chi non rispetta queste disposizioni possono essere severe, con multe che variano da un minimo di 500 euro a un massimo di 3.000 euro. Inoltre, i Comuni possono applicare ulteriori sanzioni fino a 800 euro.

Con l’inverno alle porte e la previsione di un aumento dei consumi di gas, che si concentrano per l’80% nei mesi più freddi, è cruciale monitorare i prezzi e le offerte sul mercato. Nonostante le preoccupazioni, Assium sottolinea che i costi della materia prima stanno scendendo, offrendo ai consumatori l’opportunità di risparmiare sulla spesa per il riscaldamento. Attualmente, il prezzo medio del gas sul mercato PSV si attesta a 0,328 euro a Smc, in calo rispetto a 0,432 euro a Smc dello scorso anno.

Il presidente di Assium, Federico Bevilacqua, invita i cittadini a considerare la possibilità di cambiare fornitore per ottenere tariffe più competitive, il che potrebbe portare a risparmi significativi, specialmente in un periodo in cui le famiglie affrontano un aumento generale dei costi della vita.

In sintesi, l’accensione dei riscaldamenti rappresenta un momento cruciale per molti cittadini. È fondamentale informarsi sulle normative locali, monitorare i costi e considerare eventuali cambiamenti di fornitore per garantire un riscaldamento efficiente e conveniente. Con il giusto approccio, è possibile affrontare la stagione fredda senza sorprese sgradite.