Tron: Ares, Leto guerriero in IA esplora la realtà oltre il virtuale

Tron: Ares, Leto guerriero in IA esplora la realtà oltre il virtuale

Tron: Ares, Leto guerriero in IA esplora la realtà oltre il virtuale

Giada Liguori

Ottobre 11, 2025

Il 9 ottobre 2023 ha segnato il ritorno nei cinema di una delle saghe più iconiche della storia del cinema con “Tron: Ares”. Questo terzo capitolo, diretto da Joachim Ronning, unisce azione, fantascienza e fantasy, offrendo al pubblico un’esperienza avvincente e visivamente straordinaria. Con un cast stellare che include Jared Leto, Greta Lee, Evan Peters, Jodie Turner-Smith, Gillian Anderson, e Jeff Bridges, che riprende il suo ruolo di Kevin Flynn, il film si distingue per la sua colonna sonora firmata dai Nine Inch Nails, già candidata a premi prestigiosi. “Tron: Ares” non è solo un sequel, ma un’evoluzione significativa della trama originale, immergendosi in un mondo virtuale che si intreccia con la realtà contemporanea.

La saga di Tron e il suo impatto

La saga di Tron ha avuto inizio nel 1982 con il film di Steven Lisberger, introducendo un universo in cui i programmi informatici prendono vita. La storia di Flynn, un programmatore intrappolato in un mondo digitale, ha lasciato un segno indelebile nella cultura pop. Dopo il successo di “Tron: Legacy” nel 2010, la narrazione continua con nuovi protagonisti e sfide, mantenendo vivo il fascino di un universo che esplora i confini della realtà e della tecnologia.

Il personaggio di Ares e la sua evoluzione

In “Tron: Ares”, il protagonista è Ares, un sofisticato programma di intelligenza artificiale interpretato da Jared Leto. Ares, concepito come un super soldato, fa parte di una squadra di guerrieri artificiali guidati dalla luogotenente Athena (Jodie Turner-Smith). La creazione di questi guerrieri è opera di Julian Dillinger (Evan Peters), il nipote del villain originale Edward Dillinger. Tuttavia, i suoi soldati si disintegrano dopo soli 29 minuti di esistenza nel mondo reale, creando una vulnerabilità che complica ulteriormente la trama.

Ares si confronta con il mito del codice “permanence”, un algoritmo segreto creato da Kevin Flynn, che consente ai programmi di esistere indefinitamente nel mondo reale. La sua principale avversaria, Eve Kim (Greta Lee), diventa il bersaglio di una caccia spietata, determinata a utilizzare la tecnologia per scopi nobili, in memoria della sorella defunta.

Tematiche e riflessioni

“Tron: Ares” non è solo un film d’azione, ma approfondisce tematiche complesse come il lutto, la ricerca dell’identità e il legame tra padri e figli. Joachim Ronning ha rivelato che, sebbene la storia ruoti attorno a un’intelligenza artificiale ribelle, il suo interesse principale è il viaggio di Ares nel comprendere cosa significhi essere umano. Jared Leto, grande fan della saga, ha descritto Ares come una figura complessa, sottolineando come il film esplori il futuro della tecnologia in modo attuale.

La relazione tra Ares e Athena si sviluppa in modo intrigante, offrendo spunti di riflessione sul potere della connessione umana anche in un contesto di intelligenza artificiale. La visione di Ronning si sposa perfettamente con gli elementi visivi distintivi della saga, come le iconiche light cycle e i colori fluorescenti del mondo virtuale. La colonna sonora dei Nine Inch Nails amplifica l’intensità emotiva del film, arricchendo l’esperienza visiva.

In conclusione, “Tron: Ares” non è solo un capitolo avventuroso della saga, ma un’opportunità per riflettere sulle implicazioni della tecnologia e dell’intelligenza artificiale nella nostra vita quotidiana. Con il suo mix di azione, emozione e temi profondi, il film si propone di intrattenere il pubblico mentre invita a considerare le questioni più pressanti del nostro tempo. La combinazione di elementi narrativi e visivi rende “Tron: Ares” un’esperienza cinematografica imperdibile, destinata a coinvolgere generazioni di spettatori.