Ken Follett, uno degli autori più celebrati del panorama letterario contemporaneo, ha recentemente pubblicato il suo ultimo romanzo, ‘Il cerchio dei giorni’ (Mondadori), un’opera che trasporta i lettori in un’epoca affascinante e misteriosa: quella preistorica, 2500 anni prima dell’era comune. Attraverso la sua narrazione, Follett esplora l’enigmatico sito di Stonehenge, un monumento neolitico situato nel Regno Unito, le cui gigantesche pietre disposte in cerchio continuano a suscitare interrogativi e dibattiti tra gli studiosi.
Nel suo approccio alla scrittura, Follett non si limita a riportare fatti storici; piuttosto, li utilizza come base su cui costruire una trama ricca di emozione e fantasia. “In questo romanzo, come in molti altri dei miei lavori, il mio obiettivo è creare un mondo immaginario che catturi l’attenzione e i sentimenti dei lettori”, spiega Follett durante la presentazione del libro in Italia. “Nella stesura di un romanzo storico, spesso attingo a eventi reali, ma scrivere su un periodo come l’età della pietra richiede una dose maggiore di immaginazione, poiché le informazioni disponibili sono limitate”.
La costruzione come simbolo di identità
Uno dei temi centrali di ‘Il cerchio dei giorni’ è proprio l’idea di costruzione, di un grande progetto che simboleggi la lotta per l’identità di un popolo. Follett sottolinea che i personaggi del romanzo sono mossi dalla convinzione che il monumento in pietra rappresenti una forma di continuità e di memoria per le generazioni future. “Le persone della mia storia credono che Stonehenge, visibile per migliaia di anni, rappresenti qualcosa di spirituale e duraturo”, afferma l’autore, facendo riferimento alla potenza simbolica che un simile monumento può avere.
Riflessioni sulla storia umana
Follett non esita a esplorare anche gli aspetti più oscuri della storia umana. “Le guerre fanno parte della nostra esistenza fin dalla preistoria”, osserva. “Le scoperte archeologiche mostrano chiaramente che, anche in epoche remote, ci sono stati conflitti violenti, con reperti che testimoniano battaglie e violenze”. In questo contesto, il romanzo di Follett non è solo un viaggio attraverso la storia, ma anche una riflessione sul comportamento umano e sulle conseguenze delle guerre, che continuano a infierire sul nostro presente.
Un messaggio di speranza e realismo
Attualmente, il mondo è ancora afflitto da conflitti, e Follett non nasconde il suo scetticismo riguardo alla possibilità di una pace duratura in Medio Oriente. “Desidero sinceramente che israeliani e palestinesi possano convivere pacificamente”, afferma. “Tuttavia, la situazione attuale in Gaza, con le sue tensioni e violenze, fa pensare che le basi per ulteriori conflitti siano state già gettate”. La sua visione è pragmatica e realista, evidenziando quanto sia difficile spezzare il ciclo di violenza che caratterizza la storia della regione.
Nonostante tutto, Follett dimostra di avere una certa fiducia nell’attuale governo laburista guidato da Keir Starmer. Riconosce che il primo anno di governo è stato deludente, ma sostiene che molte delle politiche proposte siano valide. “Il problema principale, a mio avviso, è la comunicazione: non basta introdurre buone politiche, bisogna anche saperle presentare in modo convincente”, commenta.
Riguardo ai premi letterari, Follett esprime una certa riservatezza. “Non penso mai a ricevere un Nobel per la Letteratura”, confessa. “Scrivo per il piacere di raccontare storie che il pubblico possa apprezzare. I premi tendono a riconoscere opere di un certo tipo, molto più elevate e intellettuali di quanto io faccia”. Questa umiltà e il suo approccio alla scrittura lo rendono un autore accessibile, capace di attrarre lettori di ogni estrazione.
‘Il cerchio dei giorni’ non è solo un romanzo storico, ma una vera e propria riflessione sulla condizione umana, sulla memoria e sull’identità. Follett riesce a tessere una narrazione che, pur affondando le radici nella storia, si rivela estremamente attuale, parlando di conflitti, di speranze e di costruzioni che, come Stonehenge, possono essere simboli di grande significato per l’umanità.