Iran annuncia il suo rifiuto di partecipare al vertice su Gaza

Iran annuncia il suo rifiuto di partecipare al vertice su Gaza

Iran annuncia il suo rifiuto di partecipare al vertice su Gaza

Matteo Rigamonti

Ottobre 12, 2025

In un contesto di crescente tensione geopolitica, l’Iran ha ufficialmente annunciato che non parteciperà al vertice di pace su Gaza, previsto per domani a Sharm el Sheikh, in Egitto. Questo incontro, co-presieduto dai leader statunitensi e egiziani, Donald Trump e Abdel Fattah al-Sisi, vedrà la partecipazione di rappresentanti di circa 20 paesi, con l’obiettivo di discutere soluzioni per la crisi che affligge la Striscia di Gaza. La notizia è stata confermata da una fonte iraniana all’agenzia di stampa Tasnim, nota per la sua vicinanza al governo di Teheran.

il contesto del vertice

Il vertice di Sharm el Sheikh si inserisce in un periodo critico per il conflitto israelo-palestinese, che ha visto un’escalation di violenza negli ultimi mesi. Le tensioni sono aumentate significativamente dopo i recenti attacchi aerei israeliani su Gaza, causando un alto numero di vittime tra i civili. In questo contesto, l’Iran, storicamente un sostenitore di Hamas e di altre fazioni palestinesi, ha espresso la sua posizione in modo chiaro.

Abbas Araghchi, il ministro degli Esteri iraniano, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla situazione attuale. Secondo quanto riportato, Araghchi ha affermato che l’Iran sostiene qualsiasi azione che possa portare a una cessazione degli attacchi israeliani a Gaza. Tuttavia, ha sollevato “seri dubbi” sulla reale volontà di Israele e degli Stati Uniti di impegnarsi per un cessate il fuoco duraturo. Questa posizione riflette un sentimento diffuso a Teheran, dove molti analisti e funzionari ritengono che gli sforzi diplomatici siano spesso ostacolati dalla mancanza di fiducia nei rapporti con Washington e Tel Aviv.

l’assenza dell’iran e le sue implicazioni

L’assenza dell’Iran al vertice di Sharm el Sheikh è particolarmente significativa, considerando il ruolo svolto dal paese nel sostenere le fazioni palestinesi e il suo impegno a contrastare l’influenza israeliana nella regione. L’Iran ha storicamente fornito supporto politico, militare ed economico a gruppi come Hamas e la Jihad Islamica, che operano a Gaza. Questo supporto è parte di una strategia più ampia che mira a:

  1. Rafforzare l’asse della resistenza contro l’aggressione israeliana.
  2. Contrastare l’influenza occidentale nel Medio Oriente.

In aggiunta, l’Iran ha recentemente intensificato le sue critiche nei confronti degli Stati Uniti e dei loro alleati, accusandoli di adottare politiche imperialiste che hanno contribuito a destabilizzare la regione. I commenti di Araghchi si inseriscono in questo quadro più ampio di sfida alle iniziative di pace promosse dall’Occidente, che, secondo Teheran, non tengono conto delle legittime aspirazioni del popolo palestinese.

prospettive future e relazioni regionali

Il vertice di Sharm el Sheikh si svolgerà in un contesto di alta tensione, con le speranze di una risoluzione pacifica del conflitto che sembrano più lontane che mai. Le recenti violenze hanno riacceso le preoccupazioni a livello internazionale, portando diversi paesi a chiedere un intervento più deciso per fermare il ciclo di violenza. Tuttavia, l’assenza dell’Iran potrebbe limitare l’efficacia delle discussioni, data la sua influenza sulle dinamiche regionali.

In questo contesto, è importante notare che la posizione dell’Iran non è un caso isolato. Altri paesi della regione hanno espresso scetticismo riguardo alle reali intenzioni di pace degli Stati Uniti e di Israele. La questione palestinese continua a essere un tema caldo, con molte nazioni arabe che si sentono tradite da quella che percepiscono come una mancanza di supporto per la causa palestinese da parte delle potenze occidentali.

La decisione di non partecipare al vertice potrebbe anche essere interpretata come una strategia da parte dell’Iran per posizionarsi come un attore chiave nel sostenere la lotta palestinese, rafforzando così la sua credibilità tra i suoi alleati regionali e all’interno della sua stessa popolazione. Il governo iraniano potrebbe anche sperare di utilizzare questa assenza per criticare le politiche occidentali e mettere in evidenza le ingiustizie subite dai palestinesi.

Infine, l’assenza dell’Iran dal vertice di Sharm el Sheikh potrebbe avere ripercussioni sulle relazioni tra Teheran e altri paesi della regione. Mentre alcuni stati arabi cercano di normalizzare i rapporti con Israele, l’Iran potrebbe cercare di consolidare la sua posizione come baluardo della resistenza contro l’occupazione israeliana, attirando a sé le fazioni e i gruppi che si oppongono a qualsiasi forma di compromesso con Tel Aviv.

La situazione in Medio Oriente continua a evolversi, e la mancanza di un dialogo inclusivo che coinvolga tutte le parti in causa, incluso l’Iran, potrebbe ostacolare ulteriormente la ricerca di una pace duratura e giusta per la popolazione palestinese.