Maggioranza in azione: la manovra e il dilemma delle banche

Maggioranza in azione: la manovra e il dilemma delle banche

Maggioranza in azione: la manovra e il dilemma delle banche

Giada Liguori

Ottobre 13, 2025

La maggioranza di governo si riunisce per fare il punto sulla manovra economica, in vista del Consiglio dei Ministri che martedì prossimo approverà il Documento di economia e finanza (Def) e la legge di bilancio per il 2026. Questo incontro, che si terrà prima della partenza della Premier Giorgia Meloni per una visita in Egitto, è cruciale per definire le ultime misure economiche che dovranno essere presentate al Parlamento.

Le questioni fondamentali da affrontare

Il vertice serale riunirà i leader delle forze di centrodestra, con l’obiettivo di trovare un accordo su questioni fondamentali come:

  1. Taglio dell’aliquota Irpef per il ceto medio
  2. Pace fiscale
  3. Congelamento parziale dell’aumento dell’età pensionabile

Questi temi, sebbene condivisi, richiedono ancora di essere definiti nei dettagli, con calcoli che si concluderanno solo all’ultimo minuto.

Le tensioni e i compromessi

Le tensioni all’interno della maggioranza sono emerse, poiché non tutte le forze politiche hanno mantenuto una posizione unitaria. Tuttavia, sembra che siano stati trovati compromessi significativi. La Lega, ad esempio, ha esercitato pressione per la rottamazione delle cartelle esattoriali e per la gestione delle pensioni, mentre Forza Italia ha puntato a misure a favore del ceto medio. Questi diversi interessi sembrano ora convergere verso soluzioni comuni, sebbene non senza difficoltà.

Uno dei temi più delicati rimane il contributo delle banche e, probabilmente, delle compagnie assicurative. Antonio Tajani, Ministro degli Affari Esteri e leader di Forza Italia, ha sottolineato che la posizione del suo partito è contraria all’introduzione di una tassa sugli extraprofitti, preferendo un dialogo costruttivo con gli istituti di credito. Questa posizione è stata ribadita anche in vista del vertice, dove si cerca di evitare misure punitive nei confronti del settore bancario.

Le principali misure attese per il 2026

La manovra 2026 si presenta con una dote di 16 miliardi, e si preannuncia come la più leggera dal 2014. Le principali misure attese per il prossimo anno includono:

  1. Taglio dell’aliquota Irpef: riduzione della seconda aliquota dal 35% al 33% per i redditi tra i 28mila e i 50mila euro, con un costo di circa 2,5 miliardi e un vantaggio massimo di 440 euro all’anno per i contribuenti interessati.

  2. Nuova “pace fiscale”: rottamazione delle cartelle esattoriali, spalmata su nove anni e 108 rate, con criteri che limiteranno l’accesso ai contribuenti “meritevoli”.

  3. Pensioni: attuazione di una sterilizzazione selettiva dell’aumento dell’età pensionabile previsto per il 2027, con un blocco parziale di tre mesi.

  4. Misure per le famiglie: pacchetto di misure che varrebbe tra i 500 milioni e un miliardo di euro, includendo potenziamento del congedo parentale e bonus per le madri.

  5. Settore edilizio: proroga del bonus ristrutturazioni al 50% per le prime case, con incertezze sul futuro del bonus mobili.

  6. Settore sanitario: incremento di 2,5 miliardi di euro a favore del Servizio Sanitario Nazionale, destinato a migliorare le assunzioni e a smaltire le liste di attesa.

La situazione attuale rappresenta un momento cruciale per il governo, che deve bilanciare le esigenze di diverse forze politiche e rispondere alle aspettative dei cittadini in un contesto economico ancora instabile. La manovra si propone di affrontare le sfide economiche, sostenendo il ceto medio e garantendo una maggiore flessibilità nel sistema pensionistico, mentre si cerca di mantenere il dialogo con il settore bancario e assicurativo.