Tragedia a Napoli: morto in ambulanza dopo arresto con taser, cinque carabinieri sotto accusa

Tragedia a Napoli: morto in ambulanza dopo arresto con taser, cinque carabinieri sotto accusa

Tragedia a Napoli: morto in ambulanza dopo arresto con taser, cinque carabinieri sotto accusa

Matteo Rigamonti

Ottobre 13, 2025

La tragica morte di Anthony Ihaza Ehogonoh, un uomo di 35 anni, avvenuta il 7 ottobre a Napoli, ha sollevato un acceso dibattito pubblico e una serie di indagini da parte delle autorità competenti. Cinque carabinieri sono stati iscritti nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta che si sta svolgendo per fare chiarezza sulle circostanze che hanno portato alla sua morte. L’accusa formulata nei loro confronti è quella di eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi. Questo atto di indagine è considerato un passaggio necessario per consentire lo svolgimento dell’autopsia, un esame fondamentale per comprendere le cause del decesso.

La dinamica degli eventi

La vicenda è emersa in seguito all’intervento dei carabinieri nell’abitazione di Ehogonoh, dove si era verificata una lite tra lui e la sua compagna, alla presenza del loro figlio minore. Secondo le informazioni raccolte finora, l’uomo si trovava in uno stato di evidente alterazione e, al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine, si presentava senza vestiti. Questo ha reso la situazione ancora più complessa e delicata per i carabinieri intervenuti, i quali hanno tentato di immobilizzarlo utilizzando prima uno spray al peperoncino e, successivamente, un taser.

Dopo essere stato colpito dal taser, Anthony Ehogonoh ha accusato un malore. L’intervento del 118 è stato immediato, ma purtroppo, nonostante i tentativi di soccorso, l’uomo è deceduto durante il trasporto in ospedale. La notizia della sua morte ha suscitato indignazione e preoccupazione nell’opinione pubblica, specialmente considerando la crescente attenzione sui temi della sicurezza e dell’uso della forza da parte delle forze dell’ordine.

L’indagine in corso

L’indagine è stata affidata al sostituto procuratore di Napoli, Barbara Aprea, che ha già avviato una serie di audizioni con testimoni per cercare di ricostruire con precisione la dinamica degli eventi. È fondamentale comprendere se ci siano stati errori da parte delle forze dell’ordine e se l’uso del taser sia stato giustificato in quella particolare circostanza. Gli indagati hanno la possibilità di nominare esperti di parte, una prassi che permette loro di partecipare attivamente agli atti irripetibili, garantendo così una maggiore trasparenza nel processo investigativo.

Questioni etiche e legali

L’uso del taser da parte delle forze dell’ordine è un tema controverso. Sebbene possa essere considerato uno strumento utile per immobilizzare soggetti potenzialmente pericolosi senza ricorrere a metodi letali, la sua applicazione solleva interrogativi etici e legali. Le autorità devono bilanciare la necessità di mantenere l’ordine pubblico con il diritto alla vita e alla dignità delle persone, soprattutto in situazioni di crisi come quella vissuta da Anthony Ehogonoh.

La morte di Ehogonoh non è un caso isolato. Negli ultimi anni, in Italia e in altre parti del mondo, ci sono stati diversi episodi che hanno coinvolto l’uso di taser e altre forme di forza non letale da parte delle forze dell’ordine. Questo ha portato a una crescente richiesta di regolamentazioni più severe e a una maggiore formazione per gli agenti, affinché possano gestire situazioni critiche senza mettere in pericolo la vita delle persone coinvolte.

Inoltre, la questione della salute mentale è diventata un argomento di discussione centrale in casi come quello di Ehogonoh. La sua evidente alterazione, descritta dai testimoni, suggerisce che potrebbe aver avuto bisogno di supporto psicologico piuttosto che di un intervento coercitivo. Questo solleva interrogativi su come le forze dell’ordine possano meglio collaborare con i servizi sociali e sanitari per affrontare situazioni di crisi che coinvolgono persone vulnerabili.

L’autopsia, fissata per martedì 14 ottobre, rappresenta un passaggio cruciale per la comprensione delle cause del decesso. I risultati dell’esame potrebbero influenzare significativamente sia l’indagine in corso che la percezione pubblica riguardo all’operato dei carabinieri. La popolazione napoletana, come quella di molte altre città italiane, si aspetta una maggiore responsabilità e trasparenza da parte delle forze dell’ordine, specialmente in casi così delicati.

In questo contesto, sarà interessante osservare come si evolverà l’inchiesta e quali misure potrebbero essere adottate per prevenire futuri incidenti simili. La fiducia della comunità nelle forze dell’ordine dipende anche dalla loro capacità di affrontare criticamente eventi tragici come quello di Anthony Ihaza Ehogonoh, garantendo giustizia e rispetto per i diritti umani.