Oggi, a Rijeka, si è svolto un incontro significativo tra il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (Cni) e una delegazione della Camera Croata degli Ingegneri Civili (Hkig). Questo evento ha avuto luogo all’interno del 69° Congresso Nazionale degli Ingegneri, un’importante manifestazione che ha visto la partecipazione di esperti e professionisti da tutta Europa. L’incontro ha rappresentato un’importante opportunità per discutere questioni centrali riguardanti la professione ingegneristica, in particolare le sfide legate alla transizione digitale ed ecologica.
Collaborazione e dialogo tra Cni e Hkig
Due sono stati i principali impegni emersi dal confronto. Il primo riguarda il rafforzamento della collaborazione e del dialogo strutturato tra le due organizzazioni. Questo dialogo è essenziale per affrontare le sfide contemporanee, specialmente in un contesto in cui la digitalizzazione e la sostenibilità sono diventate priorità globali. La sinergia tra professionisti italiani e croati mira a creare una rete di supporto e scambio, facilitando l’accesso a informazioni e risorse utili per affrontare le sfide future.
Percorso di formazione condiviso
Il secondo impegno concerne la creazione di un percorso di formazione condiviso, orientato alla qualità e alla mobilità professionale. Questo aspetto è particolarmente rilevante in un’epoca in cui le competenze richieste nel settore ingegneristico stanno cambiando rapidamente. È fondamentale che i professionisti siano adeguatamente formati per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. La cooperazione tra Cni e Hkig può garantire che i programmi di formazione siano aggiornati e in linea con le migliori pratiche europee.
Temi strategici per la professione
Durante l’incontro, sono stati discussi temi strategici per la professione a livello europeo, tra cui:
- Direttive dell’Unione Europea sugli appalti pubblici.
- Promozione di criteri di qualità nelle gare d’appalto, come l’offerta economicamente più vantaggiosa (Oepv-Meat).
- Garanzia di massima trasparenza nelle procedure di appalto.
Questi aspetti sono fondamentali per garantire che i progetti pubblici siano realizzati in modo efficiente e sostenibile. La collaborazione tra Cni e Hkig potrebbe portare a standardizzazioni e pratiche migliori nel settore.
Un altro punto cruciale del dialogo è stata la digitalizzazione delle costruzioni. Tecnologie come il Building Information Modeling (BIM) e l’Open BIM sono diventate strumenti essenziali per la progettazione e la gestione delle costruzioni. La digitalizzazione non solo semplifica i processi, ma migliora anche la qualità e la sicurezza dei progetti.
In relazione alla direttiva sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD), si è discusso della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente. L’Unione Europea ha stabilito nuovi standard per promuovere l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale degli edifici. È vitale che ingegneri e architetti lavorino insieme per garantire il rispetto delle nuove normative.
Infine, è stato affrontato il tema del Common Training Framework (Ctf), che prevede un quadro formativo comune per favorire la mobilità e il riconoscimento automatico delle qualifiche degli ingegneri civili in Europa. Questo aspetto è cruciale per garantire che i professionisti possano esercitare la loro professione in diversi Stati membri senza ostacoli burocratici.
Il presidente del Cni, Angelo Domenico Perrini, ha sottolineato l’importanza di questo incontro, evidenziando come il Congresso si sia aperto verso la Croazia, che, come l’Italia, ha scelto un sistema ordinistico per l’esercizio della professione. L’incontro ha rappresentato un passo significativo per favorire la formazione reciproca degli iscritti, promuovendo una visione di mobilità internazionale che può beneficiare entrambe le nazioni.
All’incontro hanno partecipato figure di spicco come il vicepresidente Elio Masciovecchio, il consigliere Alberto Romagnoli, e i presidenti degli Ordini degli Ingegneri di Ancona e Trieste, Stefano Capannelli e Giovanni Basilisco. La delegazione dell’Hkig era composta da personalità come Nina Dražin Lovrec (presidente), Jurica Vrdoljak, Sergej Černjar, Danko Holjević, Marijan Ricov, Hrvoje Sironić e Andrej Marochini. Questo incontro ha segnato un importante passo avanti nella cooperazione tra ingegneri italiani e croati, con l’obiettivo di affrontare insieme le sfide del futuro e garantire un elevato standard di qualità nella professione.