Negli ultimi anni, Casapound, un movimento politico italiano di estrema destra, ha attirato una crescente attenzione e controversie riguardanti le sue fonti di finanziamento. Un’analisi approfondita rivela che dietro a questo gruppo si cela un nutrito elenco di finanziatori, tra cui avvocati, imprenditori, professionisti e persino giornalisti. Ma chi sono esattamente queste persone che sostengono finanziariamente Casapound?
Nel 2017, Gianluca Iannone e Marco Cleemente hanno istituito un gruppo noto come “Unici”, composto da circa settanta membri, i quali contribuiscono mensilmente con 100 euro ciascuno. Questo sistema di finanziamento genera un totale di circa 84.000 euro all’anno, un importo significativo che consente al movimento di sostenere le proprie attività e campagne. La coordinatrice di questo gruppo è Anna, soprannominata Sugar, una dottoressa di Verona che ha successivamente lasciato Casapound per dedicarsi ad altre iniziative.
L’elenco dei finanziatori
L’elenco dei finanziatori di Casapound è variegato e proviene da diverse città italiane, a partire da Roma. Tra i nomi più noti troviamo:
- Mario Vattani, ambasciatore
- Domenico Di Tullio, avvocato e legale di Casapound
- Gian Piero Joime, docente universitario
- Flavio Nardi, architetto e fondatore dell’etichetta discografica Rupe Tarpea
- Mauro Antonini, imprenditore
- Arianna Grandinetti, medico
- Manfredi Della Rocca, manager della Humanativa Group
- Roberto Lo Dico, attivo nel settore immobiliare e alberghiero
Inoltre, il generale dell’Aeronautica Paolo Pappalepore e i medici Andrea Bernardini e Claudio Taglia, entrambi ora in Fratelli d’Italia, arricchiscono ulteriormente il panorama.
Finanziatori a Torino e Verona
Spostandoci a Torino, l’elenco si allunga ulteriormente. Qui troviamo:
- Carlo Alberto Biggini
- Davide Vaulato, avvocato
- Francesco Dall’Orto, avvocato
- Claudio Berrino, avvocato
- Ivano Verra, architetto
- Diego Tavella, attivo nella sezione torinese di Casapound
- Roberto Bussinello, avvocato
- Arnaldo Sciarretta, avvocato
- Giampaolo Albertini, avvocato
- Pietro Bendazzoli, imprenditore
- Franco Nerozzi, imprenditore con una controversa storia legata a un tentato golpe
A Verona, oltre a nomi come Bruno Giacometti, Diego Dal Cin e Marco Della Bernardina, presidente dei Giovani di Confindustria Verona, si segnalano anche l’ingegnere Francesco Pansera e la bancaria Barbara Lampariello. Infine, non manca Matteo Destri, assessore di Forza Italia all’urbanistica di Sant’Ambrogio di Valpolicella.
Milano e Firenze
A Milano, la lista dei finanziatori di Casapound è altrettanto eterogenea. Tra i nomi figurano:
- Maurizio Magri, broker nautico
- Mauro Melchionda
- Claudio Freschi, avvocato
- Lorenzo Mulazzi, avvocato
- Fabio Moretti, avvocato
- Angelo Cassanelli, avvocato
- Andrea Gorgoglione, commercialista
- Francesco Polacchi, noto per il marchio Pivert e Altaforte Edizioni
- Giacomo Zazzali, editore
- Angela De Rosa, candidata per Casapound alla Regione Lombardia
- Giornalisti come Ilaria Pedrali, Paolo Bargiggia e Gianluca Mazzini di Mediaset
Inoltre, tra i manager e imprenditori troviamo Manfredi Minutelli, responsabile delle relazioni governative per Alibaba, e Luigi De Vita, direttore del centro Porsche. Infine, nomi come Luigi Piscitelli, Andrea Host e Luigi Favoloso, ex fidanzato di Nina Moric, completano il panorama milanese.
A Firenze, i finanziatori comprendono Saverio Di Giulio, guida turistica, Cristian Caglieri, un tassista, e Lorenzo Berti, presidente dell’associazione Vento dell’Est, noto per il suo convegno con Aleksandr Dugin, filosofo associato a correnti di pensiero di destra radicale.
Riflessioni sui finanziamenti
La diversità dei finanziatori di Casapound riflette un ampio spettro di interessi e professioni, dimostrando come il movimento riesca a attrarre sostegno da vari settori della società italiana. Questo fenomeno solleva interrogativi sul ruolo che tali figure svolgono all’interno della politica e della cultura italiana contemporanea. La presenza di professionisti di alto profilo, avvocati e imprenditori, suggerisce che Casapound non è solo un movimento di protesta, ma un’entità con una rete di sostegno ben radicata che potrebbe influenzare il dibattito politico e sociale nel paese.
Con una base di finanziatori così diversificata, è evidente che Casapound ha le risorse per continuare a farsi sentire, sia attraverso campagne politiche che iniziative culturali. La questione di chi finanzia realmente il movimento rimane cruciale per comprendere le dinamiche di potere e le alleanze che si formano nel contesto politico italiano.