Nel terzo trimestre del 2025, si osserva un significativo aumento della fiducia tra le imprese del mid-market, che ha raggiunto livelli simili a quelli del primo trimestre del 2024. Questo risultato emerge dall’ultima indagine International Business Report (IBR) condotta da Grant Thornton, un network di consulenza internazionale di grande prestigio. L’indagine ha coinvolto oltre 2.500 dirigenti a livello globale, rivelando un incremento dell’ottimismo tra gli imprenditori, passato dal 71% al 76%. Questo segnale positivo contrasta con la realtà dell’Unione Europea, dove l’ottimismo è aumentato solo del 2%, passando dal 59% al 61%. In Italia, invece, si registra una contrazione di tre punti percentuali, scendendo dal 62% al 59%.
Incertezze economiche e sicurezza informatica
L’incertezza economica rimane un tema rilevante, con un incremento globale del 2%, dal 60% al 62%, il valore più alto dal primo semestre del 2022. In Europa, l’aumento è dell’1%, mentre in Italia si osserva una diminuzione del 3%, passando dal 51% al 48%. Questi dati suggeriscono che, mentre le imprese globali esprimono maggiore preoccupazione per la stabilità economica, le aziende italiane mostrano una certa resilienza.
Un altro aspetto significativo riguarda le preoccupazioni per la sicurezza informatica. A livello globale, il numero di imprenditori preoccupati ha raggiunto il livello più alto mai registrato, con un incremento del 5%, dal 50% al 55%. In controtendenza, sia nell’Unione Europea che in Italia, si registra una diminuzione delle preoccupazioni: in Europa il dato scende del 4% (dal 45% al 41%), mentre in Italia la diminuzione è del 12% (dal 52% al 40%). Questo cambiamento potrebbe riflettere una crescente fiducia nelle capacità di difesa informatica delle aziende.
Aumento dei costi e ottimismo sulla redditività
Le preoccupazioni legate all’aumento dei costi dell’energia sono in crescita in Italia (+7%, dal 54% al 61%), nell’Unione Europea (+1%, dal 49% al 50%) e a livello globale (+3%, dal 52% al 55%). Questo trend è particolarmente preoccupante per le aziende italiane, che affrontano già sfide significative legate alla sostenibilità energetica. Anche il costo del lavoro mostra un aumento a livello globale (+3%, dal 52% al 55%) e nell’Unione Europea (+2%, dal 45% al 47%), mentre in Italia il dato rimane stabile attorno al 58%.
Nonostante queste preoccupazioni, l’ottimismo sulla redditività è in aumento. A livello globale, la percentuale di imprenditori che si aspetta un incremento della redditività è aumentata del 3% (dal 63% al 66%). In Italia, il dato rimane stabile al 51%, suggerendo una certa cautela tra gli imprenditori. Inoltre, cresce anche la percentuale di imprenditori italiani che prevedono di aumentare i prezzi di vendita, con un incremento del 4% (dal 45% al 49%).
Investimenti in innovazione e formazione
La propensione ad assumere nuove risorse da parte degli imprenditori è in crescita a livello globale e nell’Unione Europea, con un incremento del 4% (dal 53% al 57%) e del 4% (dal 45% al 49%) rispettivamente. Tuttavia, in Italia, si osserva una diminuzione del 2%, passando dal 43% al 41%. Questo dato potrebbe indicare una certa difficoltà nel reperire talenti sul mercato del lavoro italiano.
In un contesto di crescente ottimismo, emerge un forte interesse da parte delle aziende italiane per gli investimenti in innovazione tecnologica, con un incremento dell’11% (dal 52% al 67%). A livello dell’Unione Europea si registra una crescita positiva (+5%, dal 57% al 62%), mentre a livello globale il dato rimane stabile al 68%. Gli investimenti in ricerca e sviluppo mostrano un aumento del 5% in Italia (dal 54% al 59%) e dell’1% nell’Unione Europea (dal 51% al 52%).
Infine, è importante notare che, sebbene gli investimenti nelle competenze dei dipendenti siano in forte diminuzione in Italia (-5%, dal 51% al 46%), a livello globale rimangono stabili al 59%. Questo potrebbe indicare la necessità di rivedere le strategie di formazione e sviluppo del personale per affrontare le sfide del futuro.