Incidenti stradali in calo nel 2024: 173mila eventi, ma meno vittime

Incidenti stradali in calo nel 2024: 173mila eventi, ma meno vittime

Incidenti stradali in calo nel 2024: 173mila eventi, ma meno vittime

Giada Liguori

Ottobre 14, 2025

Nel 2024, le strade italiane hanno registrato un significativo aumento degli incidenti stradali, con un totale di 173.364 incidenti che hanno causato lesioni a persone. Questo dato rappresenta un incremento del 4,1% rispetto ai 166.525 incidenti del 2023 e un aumento dello 0,7% rispetto ai 172.183 incidenti del 2019. Tuttavia, nonostante l’aumento degli incidenti, i dati dell’Aci-Istat mostrano un lieve calo del numero dei morti, che si attesta a 3.030, rispetto ai 3.039 del 2023, con una diminuzione dello 0,3%. Rispetto al 2019, il numero di morti era di 3.173, evidenziando una riduzione del 4,5%.

Questi dati, sebbene possano sembrare contraddittori, riflettono un trend complessivo che indica un miglioramento nella sicurezza stradale. Infatti, il numero dei feriti è aumentato, con 233.853 persone che hanno subito lesioni, contro le 224.634 del 2023, corrispondente a un incremento del 4,1%. Rispetto al 2019, vi è stata una diminuzione del 3,1% (241.384 feriti). In media, si verificano 475 incidenti al giorno, con 8,3 morti e 641 feriti.

Analisi territoriale degli incidenti stradali

Analizzando i dati a livello territoriale, emerge che la situazione è variegata:

  1. 44 province su 107 hanno registrato un aumento del numero dei morti sulle strade.
  2. 55 province hanno visto una riduzione.
  3. Nelle restanti 8 province, il numero dei decessi è rimasto stabile.

Questi dati pongono in evidenza le disparità regionali e la necessità di interventi mirati per migliorare la sicurezza stradale in alcune aree del paese.

Obiettivi di sicurezza stradale in Europa

Nel contesto dell’Unione Europea, il 2019 è stato scelto come anno di riferimento per l’obiettivo fissato per il 2030, che prevede il dimezzamento delle vittime e dei feriti gravi. In Italia, la riduzione delle vittime rispetto al 2019 è ancora contenuta, pari al 4,5%. Questo solleva interrogativi sull’efficacia delle misure di sicurezza stradale adottate fino ad oggi e sulla necessità di un’ulteriore intensificazione degli sforzi.

Alcuni successi sono comunque evidenti: nel 2024, tre province italiane hanno già raggiunto l’obiettivo di dimezzare il numero delle vittime rispetto al 2019. Queste province sono Verbano-Cusio Ossola, Campobasso e Gorizia. Al contrario, province come Avellino, Sassari, Barletta-Andria-Trani e Oristano hanno registrato gli incrementi più significativi nel numero di morti, allontanandosi dal target europeo.

Cambiamenti nei comportamenti e politiche pubbliche

Il contesto di questi dati è ulteriormente arricchito da considerazioni relative ai cambiamenti nei comportamenti degli utenti della strada e all’impatto delle politiche pubbliche. Negli ultimi anni, l’Italia ha investito in campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale, con un focus particolare su:

  1. Guida in stato di ebbrezza.
  2. Uso delle cinture di sicurezza.
  3. Rispetto dei limiti di velocità.

Tali campagne hanno avuto un impatto positivo sulla cultura della sicurezza stradale, ma è chiaro che è necessaria una continua attenzione e un rafforzamento delle misure preventive.

Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha modificato i modelli di mobilità, con una riduzione temporanea del traffico durante i lockdown e un successivo aumento quando sono state allentate le restrizioni. Questo ha portato a comportamenti stradali nuovi, inclusi più incidenti legati all’uso di veicoli elettrici e monopattini, che sono diventati sempre più comuni nelle città italiane.

Le città italiane stanno anche cercando di migliorare la loro infrastruttura stradale per garantire un ambiente più sicuro per tutti gli utenti della strada. Le misure includono:

  • Implementazione di piste ciclabili.
  • Zone a traffico limitato.
  • Installazione di telecamere di sorveglianza per monitorare il rispetto delle norme stradali.

Queste iniziative non solo mirano a migliorare la sicurezza, ma anche a promuovere forme di mobilità più sostenibili.

In conclusione, mentre i dati del 2024 mostrano un aumento degli incidenti con un calo delle vittime, è evidente che la sfida della sicurezza stradale in Italia è ancora lontana dall’essere vinta. L’approccio deve rimanere multidimensionale, coinvolgendo non solo le istituzioni ma anche i cittadini in un impegno collettivo per ridurre gli incidenti e rendere le strade italiane più sicure per tutti.