Prevenzione dei rischi idrogeologici: l’appello di Angelo Domenico Perrini, Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri

Prevenzione dei rischi idrogeologici: l'appello di Angelo Domenico Perrini, Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri

Prevenzione dei rischi idrogeologici: l'appello di Angelo Domenico Perrini, Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri

Matteo Rigamonti

Ottobre 14, 2025

Angelo Domenico Perrini, presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha recentemente enfatizzato l’importanza della prevenzione dei rischi idrogeologici durante il suo intervento al congresso di Ancona. La sua affermazione che “la prevenzione è fondamentale, perché gli interventi post evento costano cinque o sei volte di più rispetto a quelli preventivi” ha suscitato un ampio dibattito su un tema di crescente rilevanza in Italia, un paese frequentemente esposto a eventi naturali estremi.

Perrini ha messo in evidenza che la cultura della prevenzione deve iniziare fin dalla scuola elementare. “I bambini devono sapere che esiste il rischio e che contro il rischio bisogna adottare misure preventive”, ha affermato. Questa dichiarazione sottolinea la necessità di educare le nuove generazioni riguardo ai rischi ambientali e alle strategie di mitigazione. La consapevolezza sui rischi idrogeologici, come frane e alluvioni, è essenziale per formare cittadini responsabili e informati.

L’importanza degli interventi preventivi

Numerosi studi dimostrano che gli interventi preventivi sono non solo più economici, ma anche più efficaci nel lungo periodo. Ecco alcuni punti chiave:

  1. Costi elevati: Gli eventi calamitosi, come alluvioni e frane, possono generare costi astronomici, impattando sull’economia locale e sulla vita delle persone.
  2. Responsabilità sociale: Investire nella prevenzione non è solo una questione di responsabilità sociale, ma anche di sostenibilità economica.
  3. Collaborazione necessaria: Perrini ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra professionisti del settore, istituzioni e politica. “Non si può azzerare il rischio, ma possiamo ridurlo lavorando insieme”, ha dichiarato.

La vulnerabilità dell’Italia e le soluzioni proposte

L’Italia è particolarmente vulnerabile a eventi estremi a causa della sua geografia e del suo clima. Le regioni montuose e collinari sono soggette a frane, mentre le aree costiere e pianeggianti affrontano il rischio di inondazioni. Eventi recenti, come l’alluvione del 2014 in Liguria, hanno evidenziato la necessità di un intervento immediato. Perrini ha proposto soluzioni pratiche, tra cui:

  1. Rete di monitoraggio: Creazione di una rete di monitoraggio e allerta precoce, utilizzando tecnologie innovative come sensori e droni.
  2. Infrastrutture resilienti: Investire in infrastrutture capaci di resistere a eventi estremi.
  3. Pianificazione territoriale: Progettare nuove costruzioni tenendo conto dei rischi idrogeologici e aggiornare la normativa italiana in materia di costruzioni.

Coinvolgimento delle comunità locali

Un altro aspetto fondamentale sollevato da Perrini riguarda la necessità di coinvolgere le comunità locali nelle strategie di prevenzione. La partecipazione attiva dei cittadini è essenziale per la riuscita di qualsiasi intervento. È cruciale che le informazioni siano chiare, accessibili e comprensibili. In questo contesto, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’opportunità per affrontare le problematiche legate al dissesto idrogeologico in modo strategico.

In conclusione, l’intervento di Angelo Domenico Perrini al congresso di Ancona ha messo in luce le criticità legate ai rischi idrogeologici in Italia, ma anche le opportunità per migliorare la situazione attraverso la prevenzione. La sua visione di un approccio integrato e collaborativo rappresenta un passo importante verso un futuro più sicuro e sostenibile per le generazioni a venire.