Un episodio sconcertante ha scosso la comunità della provincia di Torino, rivelando comportamenti inaccettabili all’interno del sistema sanitario. Il primario di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Chivasso, Libero Tubino, è stato scoperto mentre dichiarava falsamente di essere in servizio, ma in realtà si trovava a giocare a golf in vari circoli della zona. Questo comportamento ha sollevato un’inchiesta condotta dalla procura di Ivrea, che ha portato all’indagine di ben 38 persone, coinvolgendo non solo il primario assenteista, ma anche altri membri del personale sanitario e delle amministrazioni locali.
L’inchiesta sulla sanità piemontese
L’inchiesta fa parte di un’indagine più ampia sulla sanità piemontese, precisamente all’interno dell’ASL TO4. Le irregolarità emerse includono:
- Concorsi falsati
- Appalti irregolari
- Episodi di malasanità, coinvolgenti anche lavoratori interinali
Accuse molto gravi che mettono in discussione la qualità e l’integrità del servizio sanitario pubblico.
Il monitoraggio delle celle telefoniche
Uno degli aspetti più inquietanti di questa vicenda riguarda il monitoraggio delle celle telefoniche. Gli investigatori hanno rintracciato i dispositivi mobili di Tubino durante l’orario di lavoro in prossimità di diversi campi da golf. Questo ha portato alla scoperta di almeno dodici episodi di truffa, dove il primario ha timbrato il cartellino da remoto o ha fatto in modo che qualcun altro lo facesse per lui. La situazione si complica ulteriormente quando Carla Fasson, direttrice della struttura Professioni sanitarie, viene accusata di timbrare fisicamente il cartellino al posto di Tubino e di favorire candidati a concorsi di assunzione.
Maltrattamenti e turbative d’asta
Il coinvolgimento di Fasson mette in luce una rete di collusione che sembra estendersi oltre il solo primario. Questo sistema di favoritismi e di assenteismo organizzato ha portato a ingenti danni economici per l’ASL, quantificabili in oltre 5mila euro, ma il danno alla reputazione del sistema sanitario è ben più difficile da misurare.
Ma l’inchiesta non si limita a questi episodi di assenteismo. Sono emerse anche denunce di maltrattamenti all’interno dell’ospedale di Settimo Torinese. Un’infermiera, un altro primario e i vertici della società di servizi CM Service di Cascinette d’Ivrea sono accusati di aver sottoposto i pazienti a sedazione notturna per consentire al personale infermieristico di riposare, lasciando i pazienti privi di cure adeguate e in condizioni disastrose. I racconti dei pazienti, che hanno tentato di avvisare il personale lanciando allarmi, mettono in evidenza un’ulteriore dimensione di grave malasanità.
L’indagine si estende anche a turbative d’asta, poiché negli ultimi anni tutti gli appalti della struttura sono stati vinti dalla CM Service, sollevando interrogativi sull’integrità del processo di assegnazione. L’associazione tra il personale sanitario e le aziende fornitrici di servizi è un tema delicato, che richiede una rigorosa vigilanza per garantire che gli interessi dei pazienti siano sempre al primo posto.
La procura di Ivrea sta cercando di fare luce su un sistema che sembra aver abdicato ai principi di etica e responsabilità, con conseguenze dirette sulla qualità dell’assistenza sanitaria. Questo caso riporta al centro del dibattito pubblico la questione della trasparenza e della responsabilità all’interno del servizio sanitario nazionale, un tema di rilevanza cruciale soprattutto in un periodo in cui la fiducia dei cittadini nelle istituzioni è già in bilico.
Mentre l’inchiesta continua e i dettagli emergono, è fondamentale che la comunità e le autorità sanitarie collaborino per garantire che situazioni simili non possano ripetersi. La salute dei cittadini deve essere tutelata e, per farlo, è necessario un impegno collettivo verso la legalità e l’etica professionale.
Il caso del primario di Chivasso non è solo un episodio isolato, ma rappresenta un campanello d’allarme per l’intero sistema sanitario, evidenziando la necessità di un monitoraggio più attento e di una maggiore responsabilità da parte di tutti coloro che operano in questo settore cruciale per la vita dei cittadini. La comunità attende ora di vedere quali misure saranno adottate per garantire che la salute e il benessere dei pazienti siano sempre la priorità.