Transizione energetica: un’opportunità per la giustizia sociale

Transizione energetica: un'opportunità per la giustizia sociale

Transizione energetica: un'opportunità per la giustizia sociale

Giada Liguori

Ottobre 14, 2025

Il dibattito sulla transizione energetica in Italia sta guadagnando sempre più attenzione, specialmente a fronte delle crescenti preoccupazioni legate al cambiamento climatico e alla necessità di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. In questo contesto, il segretario nazionale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha sollevato un punto cruciale: la transizione energetica deve essere accompagnata da una vera e propria transizione sociale.

il costo dell’energia e le sue conseguenze

Durante un incontro a Cagliari organizzato dalla Uiltec, Bombardieri ha evidenziato che il costo dell’energia in Italia è tra i più alti in Europa. Questa situazione ha ripercussioni non solo sulle famiglie, ma anche sulle aziende, molte delle quali si vedono costrette a trasferirsi in Paesi come la Spagna, dove i costi energetici sono più competitivi. La perdita di queste aziende rappresenta non solo una sfida economica, ma un dramma sociale per i territori coinvolti. Ecco alcune delle conseguenze principali:

  1. Svuotamento del tessuto produttivo.
  2. Diminuzione del sostegno economico alle comunità locali.
  3. Aumento della disoccupazione.

un mix energetico sostenibile

“Alle rinnovabili non si deve rinunciare”, ha affermato Bombardieri, sottolineando l’importanza di un mix energetico. Questa visione implica non solo l’adozione di fonti rinnovabili, ma anche una riflessione su altre soluzioni per garantire una transizione efficace e sostenibile. È essenziale pianificare la transizione energetica in modo da:

  1. Equilibrare l’innovazione tecnologica con la salvaguardia dei posti di lavoro.
  2. Tenere conto delle necessità dei lavoratori e delle comunità locali.

la transizione sociale come priorità

La transizione sociale è un aspetto imprescindibile della discussione sulla transizione energetica. Bombardieri ha messo in evidenza come le scelte legate a questo processo possano influenzare direttamente la condizione dei lavoratori. È fondamentale che le politiche di transizione energetica si concentrino non solo sulla riduzione delle emissioni di carbonio, ma anche sul supporto ai lavoratori. Questo implica:

  1. Protezione dei posti di lavoro durante la transizione.
  2. Investimenti in formazione e riqualificazione professionale.
  3. Collaborazione tra sindacati, imprese e istituzioni.

In questo contesto, è cruciale che il governo italiano e le istituzioni europee adottino politiche favorevoli alla formazione dei lavoratori, preparandoli alle nuove opportunità nel settore delle energie rinnovabili e in altri settori emergenti.

La giustizia sociale deve essere al centro di ogni strategia di transizione, affinché tutti possano beneficiare dei cambiamenti in atto. Con un approccio equilibrato e inclusivo, è possibile costruire un futuro in cui l’energia sia pulita e sostenibile, e in cui i lavoratori e le comunità siano al centro del processo. La sfida è grande, ma con le giuste politiche, l’Italia può affrontarla con successo.