Il fenomeno della desertificazione bancaria in Italia sta assumendo proporzioni allarmanti, con un numero crescente di sportelli bancari che chiudono, lasciando intere comunità senza un punto di riferimento finanziario. In risposta a questa situazione, il sindacato bancario Uilca ha recentemente lanciato un sito web dedicato, raggiungibile all’indirizzo chiusurafilialinograzie.it, che offre una panoramica dettagliata sulle chiusure delle filiali e consente agli utenti di confrontare i dati a livello regionale. Questo strumento non solo fornisce informazioni utili, ma permette anche di misurare il livello di insoddisfazione dei cittadini riguardo a questo fenomeno.
La campagna di sensibilizzazione
La campagna itinerante “Chiusura filiali? No, grazie” promossa da Uilca mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi connessi alla chiusura delle filiali bancarie, che non sono solo di natura occupazionale, ma anche economica e sociale. Come afferma il segretario generale di Uilca, Fulvio Furlan, “le chiusure di sportelli bancari comportano una perdita di riferimenti fondamentali per le imprese e per i cittadini, in particolare per le persone più vulnerabili, che spesso non possono accedere ai servizi bancari ritenuti essenziali”. Durante la pandemia, le banche sono rimaste aperte, sottolineando quanto sia cruciale il loro ruolo nella vita quotidiana.
Dati allarmanti sulla chiusura delle filiali
Negli ultimi cinque anni, il panorama bancario italiano ha subito un drastico cambiamento. Ogni mese, in media, 76 sportelli bancari chiudono, portando il totale delle filiali a scendere sotto la soglia delle ventimila unità, con 19.654 filiali registrate nel 2023. Questo trend preoccupante si inserisce in un contesto più ampio di riduzione dei servizi bancari, che può avere effetti devastanti su piccole e medie imprese e sulle comunità locali. Infatti, secondo il rapporto di Uilca “L’impatto della desertificazione bancaria sugli italiani 2024”, il 90% degli intervistati si dichiara insoddisfatto per la chiusura delle filiali.
L’importanza del contatto umano
Il rapporto mette in evidenza come il contatto umano sia insostituibile per la maggior parte degli utenti. Ecco alcuni dati significativi:
- 90% degli intervistati ritiene che il bancomat non possa sostituire il rapporto diretto con un operatore bancario.
- 70% afferma che l’assenza di una filiale bancaria influisce negativamente sulla loro propensione a investire e sulla decisione di vivere in un determinato territorio.
Questi dati evidenziano l’importanza del servizio bancario non solo come strumento finanziario, ma anche come elemento di coesione sociale e sviluppo economico.
La mobilitazione dei cittadini
Il sito chiusurafilialinograzie.it rappresenta un passo importante verso la mappatura e la comprensione di questo fenomeno. Gli utenti possono non solo visualizzare i dati sulle chiusure, ma anche esprimere la propria opinione e condividere esperienze, contribuendo a una maggiore consapevolezza collettiva. Questo strumento si pone come un mezzo di mobilitazione per i cittadini, affinché possano far sentire la propria voce e chiedere un cambiamento.
Inoltre, la campagna di Uilca non si limita a raccogliere dati, ma si propone di promuovere azioni concrete per contrastare la desertificazione bancaria. Attraverso eventi, incontri e dibattiti, il sindacato intende coinvolgere le istituzioni e i cittadini in un dialogo aperto per trovare soluzioni che possano garantire un accesso equo ai servizi bancari per tutti.
In conclusione, la campagna della Uilca e il nuovo sito rappresentano un’opportunità per stimolare un dibattito più ampio sulla sostenibilità dei servizi bancari in Italia e sulla necessità di garantire l’accesso a tutti, indipendentemente dalla propria posizione geografica. Con l’obiettivo di sensibilizzare e mobilitare, Uilca si propone di essere un faro in questo momento critico, cercando di invertire la tendenza della desertificazione bancaria e di restituire ai cittadini il diritto a servizi essenziali e accessibili.