Università Europea di Roma lancia la prima ‘Offline Room’ per combattere la dipendenza da smartphone e lo stress

Università Europea di Roma lancia la prima 'Offline Room' per combattere la dipendenza da smartphone e lo stress

Università Europea di Roma lancia la prima 'Offline Room' per combattere la dipendenza da smartphone e lo stress

Matteo Rigamonti

Ottobre 14, 2025

La dipendenza da smartphone e dai social media è diventata una questione di crescente preoccupazione, in particolare tra i giovani e gli studenti universitari. In risposta a questa sfida, l’Università Europea di Roma (UER) ha lanciato l’iniziativa innovativa “Offline Room”, in collaborazione con il progetto Proben. Questo intervento mira a contrastare la dipendenza digitale e le sue conseguenze, come lo stress e l’abbandono degli studi, e si propone di migliorare il benessere psico-fisico degli studenti.

Il progetto Proben è nato da un’indagine epidemiologica condotta tra gli studenti della UER, che ha rivelato un quadro preoccupante delle loro condizioni psicologiche e fisiche. I risultati hanno mostrato un livello di benessere generale moderato, con un uso problematico di smartphone e social media. Ecco alcuni dati significativi emersi dalla ricerca:

  1. 45% degli studenti presenta uno stile di vita sedentario.
  2. Solo il 15% si identifica come atleta.
  3. 59,2% si dichiara fumatori.
  4. Oltre il 56,1% salta pasti occasionalmente.
  5. Quasi il 40% dorme solo tra le 5 e le 6 ore per notte.

Questi dati suggeriscono un potenziale stress fisico e mentale che può influenzare negativamente il percorso accademico degli studenti. Anche le relazioni interpersonali sono state analizzate, rivelando che, sebbene l’84,7% degli studenti sia soddisfatto delle proprie relazioni sociali, esistono forti elementi di competitività e una percezione di relazioni distaccate.

L’importanza della disconnessione digitale

L’analisi della dipendenza digitale ha evidenziato un uso eccessivo dei dispositivi, con una crescente difficoltà a disconnettersi. Per affrontare queste problematiche, l’Università Europea di Roma ha implementato un modello di intervento basato sulle sei dimensioni del benessere proposto da Prilleltensky. Tra le azioni intraprese, la creazione della prima ‘Offline Room’ universitaria in Italia si distingue come un’iniziativa innovativa per combattere l’iperconnessione. Questo spazio, caratterizzato da arredi essenziali e luci soffuse, offre un ambiente protetto dove gli studenti possono depositare i propri dispositivi digitali e riscoprire il valore del tempo lontano dagli schermi.

L’Offline Room si ispira a esperienze simili già attive in altre istituzioni internazionali che hanno dimostrato l’efficacia delle attività di digital detox nel migliorare il benessere psicologico e le relazioni interpersonali. Gli obiettivi principali di questo spazio sono:

  1. Ridurre l’ansia e il sovraccarico informativo.
  2. Promuovere la concentrazione profonda e le interazioni reali attraverso materiali analogici come libri e giochi da tavolo.

L’accesso alla Offline Room è volontario, con una permanenza consigliata di almeno 20-30 minuti per massimizzare i benefici della disconnessione consapevole.

Servizi di supporto psicologico e attività extracurriculari

In aggiunta all’Offline Room, l’Università ha attivato un servizio di counseling psicologico gratuito. I dati preliminari mostrano che le difficoltà emotive, come ansia e stress, sono i motivi principali per cui gli studenti cercano supporto psicologico. L’analisi pre e post-counseling ha evidenziato un impatto positivo sul percorso accademico, riducendo il rischio di abbandono degli studi e migliorando il benessere psicologico.

Oltre a queste iniziative, l’Università Europea di Roma ha introdotto percorsi di pratica sportiva gratuita e esperienze musicali in collaborazione con il Conservatorio di Verona. Queste attività mirano a stimolare le espressioni artistiche come strumenti per migliorare il benessere degli studenti, rappresentando un passo importante verso un ambiente accademico più sano e sostenibile.

In conclusione, l’Università Europea di Roma sta affrontando in modo proattivo la crescente dipendenza da smartphone e le sue conseguenze, promuovendo un equilibrio psico-fisico tra gli studenti attraverso iniziative innovative e servizi di supporto. Questi sforzi non solo supportano il percorso formativo degli studenti, ma contribuiscono anche alla loro crescita personale.