Cina e Ue: un nuovo capitolo nel dialogo sulle terre rare

Cina e Ue: un nuovo capitolo nel dialogo sulle terre rare

Cina e Ue: un nuovo capitolo nel dialogo sulle terre rare

Matteo Rigamonti

Ottobre 15, 2025

La questione delle terre rare ha assunto un’importanza sempre maggiore nel panorama geopolitico globale. La Cina, che detiene una posizione dominante in questo settore, ha recentemente dichiarato la propria intenzione di intensificare il dialogo con l’Unione Europea. In un contesto di crescente tensione commerciale e preoccupazioni per la sicurezza globale, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha comunicato che la Cina è pronta a “rafforzare gli scambi e il dialogo” sulle terre rare, rispondendo così alle preoccupazioni sollevate dai funzionari europei.

L’importanza delle terre rare

Le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici, essenziali per la produzione di una vasta gamma di tecnologie moderne, che includono:

  1. Smartphone
  2. Computer
  3. Veicoli elettrici
  4. Turbine eoliche

La Cina è il principale produttore e fornitore mondiale di queste risorse, rappresentando oltre il 60% della produzione globale. Questa posizione di forza ha portato il Paese a esercitare un certo grado di controllo sul mercato internazionale, suscitando preoccupazioni tra le nazioni occidentali.

Le reazioni dell’Unione Europea

Le recenti dichiarazioni di Lin Jian sono state in parte una risposta alle critiche espresse da Maros Sefcovic, il commissario europeo per il commercio, che ha definito “ingiustificate” le restrizioni imposte dalla Cina all’export di terre rare. Sefcovic ha sollecitato una risposta chiara e immediata sulla questione, evidenziando l’importanza di garantire un accesso equo e trasparente a queste risorse strategiche. Le restrizioni cinesi, secondo l’Unione Europea, potrebbero compromettere la competitività delle industrie europee e ostacolare la transizione verso un’economia verde.

Durante il briefing quotidiano, Lin Jian ha sostenuto che i controlli all’export sono una “misura di protezione della sicurezza globale”. Ha spiegato che tali misure sono necessarie per “salvaguardare meglio la pace mondiale e la stabilità regionale” e per rispettare gli obblighi di non proliferazione e altri impegni internazionali. Secondo la Cina, queste restrizioni non sono solo una questione di politica commerciale, ma sono anche collegate a preoccupazioni più ampie riguardanti la sicurezza e la sostenibilità globale.

Le dinamiche geopolitiche e commerciali

Questa situazione evidenzia la complessità delle dinamiche commerciali e geopolitiche che circondano le terre rare. Negli ultimi anni, molti paesi, tra cui gli Stati Uniti e le nazioni europee, hanno cercato di ridurre la propria dipendenza dalle forniture cinesi, investendo nella ricerca di alternative e nello sviluppo di progetti minerari domestici. Tuttavia, la produzione di terre rare è un processo complesso e costoso, che richiede significative risorse e competenze tecniche.

In questo contesto, la Cina sembra essere consapevole delle sue leve di potere e sta cercando di utilizzare il dialogo come strumento per mantenere relazioni commerciali stabili, pur difendendo le proprie politiche di controllo sull’export. La disponibilità cinese a rafforzare il dialogo con l’Unione Europea può essere vista come un tentativo di trovare un equilibrio tra le esigenze di sicurezza interna e le pressioni esterne per una maggiore apertura commerciale.

Nel frattempo, la Cina sta investendo in tecnologie avanzate e nella ricerca scientifica per migliorare l’efficienza nella lavorazione delle terre rare, cercando di rafforzare ulteriormente la sua posizione dominante nel mercato. Questo investimento non solo aumenta la competitività della Cina nel settore, ma le consente anche di esercitare un’influenza significativa sulle politiche globali riguardanti le risorse naturali.

La risposta della Cina alla richiesta dell’Unione Europea di una maggiore trasparenza nell’export di terre rare sarà fondamentale per il futuro delle relazioni commerciali tra le due potenze. Mentre il dialogo si intensifica, la comunità internazionale osserverà attentamente come si evolverà questa situazione, in quanto avrà implicazioni significative non solo per le economie coinvolte, ma anche per la geopolitica globale.

In conclusione, la questione delle terre rare rimane al centro di un dibattito più ampio riguardante la sicurezza economica e la cooperazione internazionale. Con la Cina pronta a dialogare, ma anche a difendere le proprie posizioni, il futuro delle relazioni commerciali e delle politiche globali su queste risorse preziose è più incerto che mai.