Ingegneria innovativa: la visione di Sassetti per un futuro più connesso alla società

Ingegneria innovativa: la visione di Sassetti per un futuro più connesso alla società

Ingegneria innovativa: la visione di Sassetti per un futuro più connesso alla società

Matteo Rigamonti

Ottobre 15, 2025

Nel contesto del 69° Congresso nazionale degli ingegneri, tenutosi a Rijeka, Irene Sassetti, tesoriera e consigliera nazionale del Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni), ha lanciato un appello forte e chiaro: è necessario un cambio di paradigma nell’approccio all’ingegneria. Le sue parole risuonano come un invito a un’evoluzione della professione, affinché l’ingegneria possa rispondere in modo efficace alle sfide contemporanee e future.

Sassetti ha affermato: «Dobbiamo uscire dallo stereotipo dell’ingegnere classico e aprirci ai nuovi mondi dell’ingegneria». Questo richiamo a una maggiore apertura mentale è particolarmente rilevante in un’epoca in cui la tecnologia avanza a un ritmo vertiginoso e le esigenze della società si trasformano. La figura tradizionale dell’ingegnere, spesso associata a calcoli strutturali o alla progettazione di infrastrutture, deve evolversi per abbracciare nuove discipline e competenze.

l’importanza delle nuove discipline ingegneristiche

Sassetti ha sottolineato l’importanza di settori come l’ingegneria dell’intelligenza artificiale, biomedica, della sicurezza e dell’ambiente marino. Queste aree non solo rappresentano il futuro della professione, ma sono anche cruciali per affrontare le problematiche attuali della società. Ad esempio:

  1. Ingegneria biomedica: Rivoluziona il modo in cui vengono sviluppati dispositivi medici e trattamenti, migliorando la qualità della vita di milioni di persone.
  2. Ingegneria dell’intelligenza artificiale: Cambia il nostro modo di lavorare e interagire, aprendo a nuove opportunità e sfide etiche.
  3. Sicurezza: È fondamentale progettare sistemi che garantiscano la sicurezza dei dati e delle persone, specialmente con l’aumento delle minacce informatiche.
  4. Ingegneria legata al mare: Comprende la gestione sostenibile delle risorse marine e la protezione dell’ambiente acquatico, essenziale per affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici e alla biodiversità.

formazione e innovazione

Sassetti ha evidenziato l’importanza di una formazione adeguata per rispondere a queste nuove esigenze. Le università e le istituzioni accademiche devono adattare i loro curricula per includere queste discipline emergenti, formando ingegneri capaci di operare in contesti complessi e multidisciplinari. Inoltre, è fondamentale promuovere una cultura dell’innovazione e della ricerca, incoraggiando i giovani a esplorare le potenzialità offerte da queste nuove aree.

Il 69° Congresso nazionale degli ingegneri ha rappresentato un’importante occasione di confronto e dibattito su queste tematiche. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di ascoltare esperti e professionisti del settore, condividendo esperienze e buone pratiche. La presenza di relatori provenienti da diverse aree dell’ingegneria ha arricchito il dibattito, fornendo prospettive diverse e stimolando la riflessione su come l’ingegneria possa integrarsi meglio nella società.

ingegneria come servizio alla comunità

La necessità di un’ingegneria più vicina alla società è evidente anche nel contesto delle sfide globali che stiamo affrontando. Temi come la transizione energetica, la gestione delle risorse idriche, la sostenibilità ambientale e la digitalizzazione richiedono l’intervento di ingegneri preparati e consapevoli. L’ingegneria deve quindi essere vista non solo come una professione, ma come un servizio alla comunità, in grado di contribuire al benessere collettivo.

In questo contesto, il ruolo del Consiglio nazionale degli ingegneri diventa cruciale. L’ente è chiamato a promuovere iniziative che incentivino la formazione continua e la specializzazione in ambiti innovativi. È fondamentale che il Cni si faccia portavoce delle esigenze dei professionisti, garantendo che le normative e le politiche pubbliche siano allineate con le reali necessità del settore.

La sfida principale per l’ingegneria del futuro sarà quella di mantenere un equilibrio tra tradizione e innovazione. È importante preservare le competenze fondamentali che hanno caratterizzato la professione, ma è altrettanto essenziale abbracciare il cambiamento e adattarsi alle nuove realtà. Solo così gli ingegneri potranno continuare a essere protagonisti nel plasmare il futuro della società.

Il messaggio di Sassetti è chiaro: per garantire un futuro alla professione e continuare a servire la società, è fondamentale che gli ingegneri si impegnino a esplorare nuovi orizzonti, abbracciando le opportunità offerte dalle tecnologie emergenti e rispondendo alle sfide del nostro tempo. Con una visione proiettata verso il futuro e una maggiore apertura al cambiamento, l’ingegneria può realmente diventare un motore di innovazione e progresso.