Maggioranza in azione: approvata la mozione sul Memorandum con la Libia

Maggioranza in azione: approvata la mozione sul Memorandum con la Libia

Maggioranza in azione: approvata la mozione sul Memorandum con la Libia

Matteo Rigamonti

Ottobre 15, 2025

Il 14 ottobre 2023, l’Aula della Camera dei Deputati ha approvato una mozione presentata dalle forze di maggioranza riguardante il Memorandum d’intesa tra Italia e Libia, finalizzato alla gestione dei flussi migratori. Questo documento è stato approvato con 153 voti favorevoli, 112 contrari e 9 astensioni. La mozione sottolinea l’impegno del governo a proseguire la strategia nazionale di contrasto ai trafficanti di esseri umani e a prevenire le partenze dalla Libia, basandosi sul Memorandum stipulato nel 2017 e prevedendo il suo rinnovo.

il memorandum del 2017 e le sue implicazioni

Il Memorandum del 2017, firmato dall’allora governo italiano guidato da Paolo Gentiloni, ha rappresentato un cambio di rotta significativo nella politica migratoria italiana. L’intesa ha stabilito una cooperazione tra Italia e Libia per fermare i flussi migratori attraverso il Mediterraneo centrale, con l’obiettivo di combattere il traffico di esseri umani e migliorare le condizioni di sicurezza in Libia. Tuttavia, l’accordo ha sollevato numerose controversie e critiche, soprattutto riguardo ai diritti umani e alle condizioni di vita nei centri di detenzione libici.

Le opposizioni, rappresentate principalmente dal Partito Democratico (PD), Azione, Italia Viva (IV) e Più Europa, hanno presentato due mozioni che sono state bocciate dall’Aula. La prima mozione chiedeva al governo di non procedere a nuovi rinnovi automatici del Memorandum, sospendendo immediatamente ogni forma di cooperazione che comporti il ritorno forzato di migranti verso la Libia. Queste forze politiche hanno sottolineato la necessità di rivedere integralmente gli accordi bilaterali con Tripoli, evidenziando le gravi violazioni dei diritti umani nei centri di detenzione libici, dove molti migranti vivono in condizioni disumane e sono soggetti a maltrattamenti.

la posizione del governo e le critiche

Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha presentato un’altra mozione, che prevedeva l’interruzione del rinnovo automatico del Memorandum per avviare una revisione approfondita. Anche questa proposta è stata respinta dal governo, il quale ha difeso la necessità di mantenere l’accordo esistente come strumento per gestire i flussi migratori e garantire la sicurezza nazionale.

La decisione della Camera di approvare la mozione della maggioranza si inserisce in un contesto più ampio di dibattito sulla gestione dell’immigrazione in Europa. Negli ultimi anni, la questione migratoria ha rappresentato uno dei temi centrali nel panorama politico italiano ed europeo, con i governi che si sono trovati a dover affrontare sfide complesse legate ai diritti dei rifugiati, alla sicurezza delle frontiere e all’integrazione degli immigrati.

In Italia, il governo di Giorgia Meloni ha adottato una linea dura nei confronti dell’immigrazione, sostenendo che la priorità deve essere quella di garantire la sicurezza dei confini e contrastare il traffico di esseri umani. Questo approccio, tuttavia, è stato oggetto di critiche da parte di organizzazioni umanitarie e dei diritti umani, che mettono in dubbio l’efficacia del Memorandum e denunciano la sofferenza dei migranti bloccati in Libia.

le prospettive future

In risposta a queste preoccupazioni, il governo italiano ha affermato di voler continuare a lavorare per migliorare le condizioni di vita dei migranti in Libia, anche attraverso la collaborazione con le autorità libiche e le organizzazioni internazionali. Tuttavia, le garanzie di protezione dei diritti umani rimangono un punto cruciale e controverso, con le opposizioni che chiedono maggiore trasparenza e responsabilità riguardo alle politiche migratorie.

Il dibattito sull’immigrazione e sul Memorandum con la Libia è destinato a proseguire, con le forze politiche che continueranno a confrontarsi su come affrontare una questione così complessa e delicata. La situazione in Libia, caratterizzata da instabilità politica e conflitti interni, rende difficile una soluzione duratura e giusta per i migranti e per la gestione dei flussi migratori.

In questo contesto, è importante monitorare da vicino gli sviluppi futuri e le possibili riforme delle politiche migratorie italiane, nonché l’impatto delle decisioni prese dalla Camera dei Deputati. La questione migratoria rimane un tema centrale nel dibattito politico, con implicazioni che vanno oltre i confini nazionali e coinvolgono l’intera Unione Europea.

La gestione dei flussi migratori, infatti, è una sfida che richiede una risposta coordinata e solidale da parte dei paesi membri dell’UE, che devono lavorare insieme per affrontare le cause profonde dell’immigrazione e garantire la protezione dei diritti dei migranti.