Crescita sorprendente: 4,5 milioni di imprese nel settore industria-servizi nel 2023

Crescita sorprendente: 4,5 milioni di imprese nel settore industria-servizi nel 2023

Crescita sorprendente: 4,5 milioni di imprese nel settore industria-servizi nel 2023

Giada Liguori

Ottobre 16, 2025

Nel 2023, il panorama imprenditoriale italiano ha visto un notevole incremento, con oltre 4,5 milioni di imprese attive nei settori dell’industria e dei servizi, segnando un aumento dello 0,8% rispetto all’anno precedente. Questa crescita ha catturato l’attenzione degli analisti e degli esperti del settore, poiché riflette una ripresa economica che si manifesta in modo differente tra i vari comparti. I dati provengono dall’Istat, che ha fornito un’analisi dettagliata della situazione attuale.

Crescita nei settori avanzati dei servizi

Un aspetto interessante è che la crescita del numero di imprese è più robusta nei settori avanzati dei servizi, come il turismo, la tecnologia dell’informazione e la consulenza, piuttosto che nell’industria tradizionale. Quest’ultima ha mostrato segnali di crescita limitata, con un focus particolare sulle aree dell’energia e delle costruzioni. Le costruzioni, in particolare, si sono rivelate un settore chiave, contribuendo a un incremento del valore aggiunto del 15,6%, sottolineando l’importanza degli investimenti infrastrutturali nel rilancio economico del paese.

Valore aggiunto e occupazione

L’analisi dell’Istat mette in luce anche il valore aggiunto complessivo dell’industria e dei servizi, cresciuto in termini nominali del 7,3%. Nello specifico, i servizi hanno registrato una crescita del 7,2%, mentre l’industria in senso stretto ha visto un aumento più contenuto del 5,6%.

Altri dati rilevanti riguardano il numero degli addetti, che ha registrato un incremento del 2,4%, raggiungendo la quota di 18,1 milioni. Questo aumento è un indicatore positivo per l’occupazione, segnalando che molte imprese stanno espandendo le loro attività e assumendo nuovi lavoratori. Inoltre, gli investimenti per addetto sono aumentati di oltre l’11%, passando da 7,6 a 8,4 mila euro, evidenziando una maggiore propensione delle aziende a investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze dei propri dipendenti.

Struttura aziendale e imprese organizzate in gruppi

In termini di struttura aziendale, la grande maggioranza delle imprese italiane è rappresentata da piccole aziende, con meno di 10 dipendenti. Si contano ben 4.273.161 di queste piccole imprese, che occupano complessivamente 7.465.484 addetti, di cui 3.029.903 sono dipendenti. Al contrario, le aziende di grandi dimensioni, quelle con oltre 250 dipendenti, sono solo 4.565 e occupano 4.418.650 persone, con 4.414.299 in qualità di dipendenti. Questo dato evidenzia una caratteristica distintiva dell’economia italiana, dove le piccole e medie imprese (PMI) rappresentano il motore principale dell’occupazione e della crescita economica.

L’importanza delle imprese organizzate in gruppi è un altro punto saliente emerso dall’analisi dell’Istat. Queste imprese, che superano leggermente le 190.000 unità, generano il 65,3% del fatturato totale e il 57,9% del valore aggiunto dell’industria e dei servizi. Inoltre, il valore aggiunto di queste imprese è cresciuto dell’8,4% rispetto al 2022, dimostrando la loro rilevanza nel contesto economico attuale.

In sintesi, il 2023 si presenta come un anno di ripresa e crescita per le imprese italiane nel settore dell’industria e dei servizi. Sebbene le sfide rimangano, i dati attuali offrono una visione ottimistica del futuro economico del paese, evidenziando la resilienza delle piccole e medie imprese e l’importanza di investimenti strategici per il rafforzamento del tessuto imprenditoriale italiano. La continua evoluzione dei settori avanzati dei servizi e la robustezza della crescita nelle costruzioni suggeriscono che il mercato italiano sta trovando la sua strada verso una ripresa sostenibile, capace di affrontare le sfide sia interne che esterne.