La drammatica ultima chiamata di Pamela Genini: «Ho paura, è entrato in casa»

La drammatica ultima chiamata di Pamela Genini: «Ho paura, è entrato in casa»

La drammatica ultima chiamata di Pamela Genini: «Ho paura, è entrato in casa»

Matteo Rigamonti

Ottobre 16, 2025

Una tragedia ha colpito Milano la sera del 14 ottobre, quando Pamela Genini, una giovane imprenditrice di 29 anni, è stata brutalmente uccisa dal suo ex compagno Gianluca Soncin. I dettagli di questa vicenda sono agghiaccianti e mettono in luce una dinamica di violenza che non può essere ignorata. Pamela, in preda alla paura, ha inviato un messaggio disperato al suo ex fidanzato, F.D., che ha prontamente allertato le forze dell’ordine. L’SMS, in cui chiedeva aiuto, ha segnato l’inizio di un dramma culminato in modo tragico.

la chiamata disperata

La comunicazione tra Pamela e F.D. è stata interrotta dall’arrivo di Soncin, che ha fatto irruzione nell’appartamento di via Iglesias 33. Secondo il decreto di fermo, F.D. ha riferito di aver sentito Pamela gridare “aiuto, aiuto, aiuto” prima che la telefonata venisse interrotta. La situazione è degenerata rapidamente, e Pamela è stata accoltellata 24 volte, un atto di violenza inaudita che ha scosso la comunità e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle donne.

il dolore di un imprenditore

F.D., imprenditore di Sant’Omobono, ha descritto il momento come un “film dell’orrore”. Dopo aver trascorso otto ore in questura, si è sentito sopraffatto dalla situazione e dal senso di impotenza. Le sue parole esprimono un profondo dolore e un senso di colpa: “Non sono riuscito a salvarla. Questo è il peso più grande che mi resta da portare”. È evidente che l’impatto emotivo della perdita di Pamela lo segnerà per sempre.

Pamela, originaria di Strozza, era conosciuta per la sua solarità e il suo spirito vivace. F.D. ha raccontato che, nonostante la loro relazione fosse finita, c’era un forte legame tra di loro. Tuttavia, dietro quella luce si celava una realtà oscura. Pamela aveva subito minacce e violenze da parte di Soncin, e, nonostante le sue speranze che le cose potessero cambiare, alla fine aveva perso ogni speranza.

un problema sociale

La situazione di Pamela non è un caso isolato, ma rappresenta una problematica più ampia che affligge molte donne. La paura di denunciare, spesso alimentata da dinamiche di controllo e manipolazione, è una realtà che molte vittime di violenza domestica affrontano. F.D. ha dichiarato: “Sto facendo il possibile perché venga fatta giustizia, questo è il momento della giustizia”. Il suo desiderio è che la storia di Pamela possa servire da monito e sprone per altre donne a denunciare situazioni simili.

La brutale uccisione di Pamela Genini ha riacceso il dibattito sulla violenza di genere in Italia. Le statistiche indicano un aumento dei femminicidi, molti dei quali avvengono in contesti di relazioni precedenti. Le istituzioni e la società civile devono prendere coscienza di questa emergenza, adottando misure concrete per proteggere le donne e garantire che i loro segnali di allerta vengano ascoltati.

F.D. ha fatto un appello ai cittadini: “Dico a tutti che se vedono certe situazioni bisogna denunciare”. La sua testimonianza, sebbene intrisa di dolore, potrebbe rappresentare un faro di speranza per molte donne in situazioni analoghe. È fondamentale che la società unisca le forze per combattere la violenza di genere, poiché ogni vita spezzata rappresenta non solo una tragedia personale, ma un fallimento collettivo.

La storia di Pamela Genini non deve essere dimenticata. La sua vita, interrotta in modo così brutale, deve servire come monito per tutti noi. La lotta contro la violenza di genere è una battaglia che richiede il coinvolgimento di tutti, affinché ogni donna possa vivere libera dalla paura e in sicurezza.