Pamela Genini e il dramma in diretta: la parola che ha allertato i poliziotti e il terrore dei vicini

Pamela Genini e il dramma in diretta: la parola che ha allertato i poliziotti e il terrore dei vicini

Pamela Genini e il dramma in diretta: la parola che ha allertato i poliziotti e il terrore dei vicini

Matteo Rigamonti

Ottobre 16, 2025

La tragica vicenda di Pamela Genini, una giovane modella di soli 29 anni, ha scosso profondamente la comunità di Milano. Martedì sera, intorno alle 21:40, in un appartamento di via Iglesias, nel quartiere Gorla, Pamela è stata brutalmente assassinata dal suo compagno, Gianluca Soncin, di 52 anni. Questo femminicidio orrendo è avvenuto mentre Pamela cercava di liberarsi da una relazione tossica. La furia dell’aggressore, che ha fatto irruzione in casa sua con una copia delle chiavi, ha portato a una sequenza di eventi devastanti.

La scena del crimine

Secondo le testimonianze dei vicini, Pamela ha iniziato a urlare disperatamente, chiedendo aiuto. I suoi gridi hanno risuonato nel palazzo mentre Soncin la trascinava sul terrazzino, colpendola ripetutamente con un coltello. Nonostante gli sforzi dei residenti per intervenire e fermare l’aggressione, il 52enne ha continuato a infliggerle coltellate, per un totale di 24, come confermato dal medico legale. La situazione è diventata ancora più drammatica quando i poliziotti, avvisati dalle urla, sono arrivati sul posto. I vicini hanno urlato: «La ammazza, la ammazza!», ma quando finalmente gli agenti hanno sfondato la porta, hanno trovato Pamela in condizioni critiche. Purtroppo, per lei non c’era più nulla da fare.

Le indagini e le accuse

La Procura di Milano, guidata dalla pm Alessia Menegazzo, ha emesso un fermo per Soncin, accusandolo di omicidio pluriaggravato da premeditazione, stalking, futili motivi e crudeltà. L’uomo ha scelto di non rispondere alle domande degli inquirenti, lasciando aperte molte domande su quanto accaduto nelle ore precedenti all’omicidio. Pamela stava cercando di porre fine a una relazione violenta, e secondo quanto riferito, aveva contattato un ex fidanzato poco prima dell’aggressione per comunicargli la sua situazione.

Un passato inquietante

La tensione tra Pamela e Soncin era palpabile, caratterizzata da frequenti liti e minacce. Solo sei mesi prima, le forze dell’ordine erano intervenute per un episodio di violenza domestica. Un vicino ha raccontato che Soncin aveva chiesto aiuto per entrare nell’appartamento di Pamela, mostrando un atteggiamento aggressivo. Negli ultimi mesi, Pamela aveva subito non solo violenze fisiche, ma anche minacce di morte. Una delle frasi più inquietanti pronunciate da Soncin era stata: «Ti ammazzo il cane», un chiaro indicativo della sua instabilità e possessività.

Dopo un breve periodo di convivenza a Cervia, Pamela era tornata dai suoi genitori nel Bergamasco per sfuggire a questa situazione pericolosa, prima di trasferirsi a Milano. Gianluca Soncin non era un estraneo per le forze dell’ordine, avendo un passato criminale legato a una maxi operazione della Guardia di finanza per truffa, sebbene non risultassero denunce per violenza domestica a suo carico.

La notizia dell’omicidio ha evidenziato la necessità di affrontare il fenomeno della violenza di genere, che continua a colpire molte donne nel nostro paese. Il caso di Pamela Genini è un triste capitolo che porta con sé il grido di aiuto di tante donne intrappolate in relazioni tossiche. La speranza è che la sua tragica morte possa servire da monito per una maggiore sensibilizzazione e intervento contro la violenza di genere, affinché simili tragedie non si ripetano in futuro.