L’Europa rinasce in borsa, mentre l’oro tocca nuovi massimi storici

L'Europa rinasce in borsa, mentre l'oro tocca nuovi massimi storici

L'Europa rinasce in borsa, mentre l'oro tocca nuovi massimi storici

Giada Liguori

Ottobre 17, 2025

Le Borse europee mostrano segnali di recupero dopo un inizio di seduta caratterizzato da debolezza. Questo rialzo è stato alimentato dai risultati finanziari solidi delle aziende del settore tecnologico, che hanno distolto l’attenzione dagli sviluppi delle crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Gli investitori si mostrano ottimisti riguardo alla capacità del settore tech di continuare a generare utili robusti, anche in un contesto di incertezze geopolitiche.

Andamento dei mercati europei

Negli Stati Uniti, i future su Wall Street indicano una giornata positiva, mentre in Europa l’indice d’area, lo Stoxx 600, segna un incremento di quasi mezzo punto percentuale. Tra le principali piazze finanziarie, Parigi si distingue con un guadagno dello 0,7%, supportata dalla politica interna, poiché è stata respinta una mozione di sfiducia presentata dal partito di opposizione La France Insoumise contro il governo di Élisabeth Borne. Questo esito ha contribuito a rafforzare la fiducia degli investitori nel mercato francese.

Milano si muove anch’essa in territorio positivo, guadagnando lo 0,48%. Un titolo che continua a brillare è quello di Telecom Italia (Tim), che segna un incremento del 3,99%, riportandosi ai livelli di novembre 2021. Questo rialzo è stato supportato da una raccomandazione di acquisto di Deutsche Bank, che ha fissato un prezzo obiettivo di 65 centesimi per azione. Questa valutazione ottimistica riflette la fiducia nel potenziale di recupero dell’azienda, nonostante le sfide del settore delle telecomunicazioni.

Performance delle principali piazze

Francoforte registra un aumento più contenuto, pari allo 0,12%, mentre Madrid cede leggermente, con un calo dello 0,15%. Londra, invece, si muove in modo marginale con una flessione dello 0,07%. Questo quadro evidenzia una certa disparità tra le performance delle varie piazze europee, con un trend prevalentemente positivo, ma con alcune eccezioni.

Un evento degno di nota è il +7,3% di Nestlé a Zurigo, in seguito alle prime mosse del nuovo CEO per accelerare la crescita dell’azienda, tra cui la controversa decisione di tagliare 16.000 posti di lavoro a livello globale. Questa strategia mira a ottimizzare i costi e migliorare l’efficienza operativa, ma ha sollevato preoccupazioni circa l’impatto sociale di tali misure.

Mercati obbligazionari e materie prime

In un contesto di mercati finanziari in movimento, è importante monitorare anche i dati relativi ai titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund si è ristretto a quota 79,7 punti, con il rendimento del decennale italiano che scende al 3,36%. Anche il rendimento dell’Oat francese ha subito una riduzione, attestandosi al 3,34%, mentre il decennale tedesco si colloca al 2,57%. Questi dati evidenziano una certa stabilità nei mercati obbligazionari, nonostante le incertezze economiche globali.

Nel mercato delle materie prime, l’oro continua a salire, aggiornando i massimi a 4.246 dollari l’oncia. Questo incremento è indicativo di una domanda crescente per il metallo prezioso, tradizionalmente considerato un rifugio sicuro in tempi di incertezze economiche. Gli investitori si stanno orientando verso l’oro come una forma di protezione contro l’inflazione e le fluttuazioni del mercato azionario.

Il prezzo del gas si consolida a 32,5 euro al megawattora, registrando un rialzo del 2,4%. Questo aumento è dovuto a diversi fattori, tra cui le preoccupazioni per l’approvvigionamento energetico in Europa e le fluttuazioni stagionali della domanda. Anche il mercato del petrolio mostra segni di crescita, con il WTI che avanza dello 0,8% a 58,7 dollari al barile e il Brent che segna un incremento dello 0,7% a 62,4 dollari. Questi dati suggeriscono che, nonostante le incertezze globali, la domanda di petrolio e gas rimane robusta, sostenendo i prezzi.

Stabilità dell’euro e conclusioni

Infine, nel mercato dei cambi, l’euro si stabilizza a 1,16 sul dollaro. Questa stabilità riflette una certa fiducia nella ripresa economica dell’Eurozona, nonostante le sfide rappresentate dalle tensioni commerciali e dalle politiche monetarie divergenti tra la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea. Gli investitori continueranno a monitorare gli sviluppi economici e politici, sia a livello locale che internazionale, per valutare le prospettive future dei mercati finanziari.

In sintesi, mentre l’Europa mostra segnali di recupero nelle Borse, l’attenzione rimane alta sulle tensioni commerciali globali e sui dati macroeconomici che potrebbero influenzare l’andamento dei mercati nei prossimi giorni. La resilienza del settore tecnologico e il comportamento dei mercati delle materie prime, in particolare l’oro, saranno cruciali per comprendere la direzione futura delle Borse europee.