Empowerment femminile: il nuovo bando di Nestlé secondo Vitali della Rete del Dono

Empowerment femminile: il nuovo bando di Nestlé secondo Vitali della Rete del Dono

Empowerment femminile: il nuovo bando di Nestlé secondo Vitali della Rete del Dono

Matteo Rigamonti

Ottobre 18, 2025

La sostenibilità è un tema cruciale nel mondo contemporaneo, abbracciando non solo aspetti ambientali, ma anche sociali ed economici. In questo contesto, la Rete del Dono sta giocando un ruolo fondamentale nel promuovere iniziative che mirano a potenziare l’empowerment femminile, un aspetto essenziale per costruire una società più equa e giusta. Valeria Vitali, presidente della Rete del Dono, ha recentemente condiviso dettagli su un bando creato in collaborazione con Nestlé, focalizzato sul rafforzamento delle competenze delle donne nel territorio umbro.

L’importanza della partnership con Nestlé

Durante una conferenza stampa tenutasi presso lo storico stabilimento Perugina di Perugia, Vitali ha sottolineato come questa iniziativa non si limiti a supportare le donne, ma intenda anche promuovere una cultura del dono all’interno della comunità locale. “A marzo, insieme a Nestlé, abbiamo costruito un bando che ha avuto due obiettivi: lavorare sull’empowerment al femminile e diffondere nel territorio umbro la cultura del dono”, ha affermato Vitali. Questo approccio è particolarmente significativo in un periodo in cui la solidarietà e il supporto reciproco tra le persone sono più che mai necessari.

Il ruolo del crowdfunding

Il crowdfunding è un metodo innovativo per finanziare progetti attraverso piccole donazioni da parte di un vasto pubblico, e gioca un ruolo chiave in questa iniziativa. Vitali ha spiegato che “il crowdfunding aiuta le organizzazioni a coinvolgere il territorio e a partecipare alla realizzazione dei progetti”. Questo strumento non solo permette di raccogliere fondi, ma crea anche un legame tra le persone, rendendo la comunità parte attiva nel sostenere cause che ritiene importanti.

Fasi del bando e selezione delle organizzazioni

Il bando si articola in diverse fasi, a partire dalla definizione degli ambiti di intervento. Vitali ha continuato: “Abbiamo deciso che il focus era quello di potenziare le competenze delle donne”. Questo è un passo cruciale, poiché il rafforzamento delle competenze non solo contribuisce all’emancipazione delle donne, ma ha anche un impatto positivo sull’economia locale. Le donne, una volta formate e empowerate, possono contribuire attivamente allo sviluppo delle loro comunità, portando nuove idee e iniziative.

  1. Definizione degli ambiti di intervento
  2. Selezione delle organizzazioni con progetti interessanti
  3. Percorso formativo sul digital fundraising e crowdfunding

Vitali ha affermato che la selezione delle organizzazioni è stata caratterizzata da un’accurata valutazione delle proposte, per garantire che i progetti scelti avessero un reale potenziale di impatto. La Rete del Dono ha avviato un percorso formativo sul digital fundraising e sul crowdfunding, fornendo alle organizzazioni selezionate gli strumenti necessari per raccogliere fondi in modo efficace.

Inclusività e trasversalità del progetto

Il processo di selezione è stato condiviso con i lavoratori e le lavoratrici di Nestlé, rendendo l’iniziativa ancora più inclusiva. “Del progetto di Pepita ci ha convinto il fatto che è trasversale e intergenerazionale”, ha osservato Vitali. Questo approccio coinvolge non solo le giovani donne, ma anche quelle più anziane, che possono trasmettere la loro esperienza e il loro bagaglio culturale alle nuove generazioni. È un modo per costruire un ponte tra diverse età e background, creando un ambiente di apprendimento reciproco e di crescita collettiva.

La Cooperativa Pepita, vincitrice del bando, si propone di promuovere l’inclusione e la tutela delle donne in modo innovativo. Questo progetto rappresenta un esempio di come le iniziative locali possano avere un impatto significativo e duraturo sulla società. La capacità di lavorare insieme per un obiettivo comune, come l’empowerment femminile, è una delle chiavi per affrontare le sfide del futuro.

Inoltre, il successo di questo bando potrebbe ispirare altre aziende e organizzazioni a sviluppare iniziative simili, contribuendo così a un movimento più ampio per la sostenibilità sociale. La collaborazione tra aziende private, come Nestlé, e organizzazioni non profit, come la Rete del Dono, dimostra che è possibile unire forze e risorse per affrontare temi cruciali come l’uguaglianza di genere e il rafforzamento delle comunità.

È importante sottolineare che il tema della sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma si estende anche alla creazione di una società più giusta e inclusiva. L’iniziativa di Rete del Dono e Nestlé rappresenta un passo significativo in questa direzione, invitando tutti a riflettere sul proprio ruolo nella costruzione di un futuro migliore. Con progetti come quello della Cooperativa Pepita, si dimostra che è possibile promuovere il cambiamento attraverso la partecipazione attiva e il sostegno reciproco, creando così un ciclo virtuoso di empowerment e solidarietà.