Garlasco: il tribunale restituisce telefoni e pc a Mario Venditti dopo il caso Pavia

Garlasco: il tribunale restituisce telefoni e pc a Mario Venditti dopo il caso Pavia

Garlasco: il tribunale restituisce telefoni e pc a Mario Venditti dopo il caso Pavia

Matteo Rigamonti

Ottobre 18, 2025

Il recente sviluppo della vicenda legata all’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, ha suscitato un notevole interesse nell’opinione pubblica. Il tribunale del riesame di Brescia ha annullato il decreto di sequestro e perquisizione che aveva consentito alla procura bresciana di prelevare diversi dispositivi elettronici dall’abitazione di Venditti. Tra questi, un telefono cellulare, tre computer datati e due hard disk, il cui contenuto potrebbe rivelarsi cruciale per la prosecuzione delle indagini.

La procura di Brescia ha avviato un’indagine su Venditti, accusato di corruzione in relazione a due riaperture del caso di Garlasco avvenute nel 2017 e nel 2020. Questi eventi hanno riacceso l’attenzione su un giallo che continua a suscitare interrogativi e controversie, in particolare per la presenza di figure chiave come Andrea Sempio, attualmente nuovamente indagato. Secondo gli inquirenti, Venditti avrebbe ricevuto delle tangenti dalla famiglia Sempio per favorire l’archiviazione della posizione di Andrea, un’accusa grave che ha portato a un’analisi approfondita delle sue azioni e delle sue comunicazioni.

la decisione del tribunale di brescia

La decisione del tribunale di Brescia di restituire i dispositivi a Venditti è stata accolta con favore dal suo legale, Domenico Aiello, il quale ha sostenuto che il provvedimento di perquisizione fosse infondato. La perquisizione, effettuata il 26 settembre, era stata giustificata dalla procura sulla base di un presunto pizzino rinvenuto in un’agenda appartenente al padre di Sempio. L’appunto conteneva la frase «Venditti gip archivia per 20.30 euro», un messaggio interpretato dagli inquirenti come un chiaro riferimento a una corruzione quantificabile tra i 20 e i 30 mila euro.

Le indagini hanno rivelato movimenti finanziari sospetti all’interno della famiglia Sempio, risalenti all’inizio del 2017, che sembrerebbero confermare le sospettate pratiche corruttive. Tale evidenza ha spinto la procura a ritenere che questi fondi possano essere stati utilizzati per influenzare l’operato di Venditti. Tuttavia, nonostante la gravità delle accuse, il tribunale ha ritenuto che non ci fossero sufficienti elementi per mantenere il sequestro dei dispositivi elettronici, cruciali per la difesa di Venditti.

il caso di garlasco

È interessante notare che il caso di Garlasco, al centro di un intricato labirinto di indagini e riaperture, è emerso nel 2005 con l’omicidio di Chiara Poggi, un delitto che ha scosso l’Italia e ha portato a un lungo e complesso processo giudiziario. L’attenzione mediatica che ha circondato questo caso ha reso le figure coinvolte, come Venditti e Sempio, molto più visibili in un contesto di giustizia già di per sé complesso.

Il tribunale ha deciso di mantenere invece il vincolo probatorio su due agende trovate nell’abitazione di Venditti. Questi documenti potrebbero contenere informazioni rilevanti per le indagini e rappresentano un elemento di interesse sia per la procura che per la difesa. La questione delle agende, quindi, rimane aperta e potrebbe fornire spunti significativi per il proseguimento del caso.

le sfide del sistema giudiziario

In un contesto più ampio, la vicenda di Mario Venditti evidenzia le sfide e le difficoltà che il sistema giudiziario italiano affronta quando si tratta di indagare su figure di alto profilo come i magistrati. Le accuse di corruzione, specialmente quando coinvolgono un ex procuratore, possono minare la fiducia nel sistema giudiziario e sollevare interrogativi sulla sua integrità. La gestione delle prove e delle indagini diventa quindi cruciale, e ogni passaggio deve essere eseguito con la massima attenzione per garantire che la giustizia sia servita.

Mentre i procedimenti legali continuano, l’attenzione rimane alta e il pubblico aspetta sviluppi futuri. Il caso di Garlasco, che già di per sé ha rappresentato un capitolo buio della cronaca italiana, potrebbe rivelarsi ancora più complesso e intricato. La figura di Mario Venditti e le sue azioni continueranno a essere scrutinati, mentre la ricerca della verità in questo enigma giuridico si fa sempre più avvincente.

La restituzione dei dispositivi elettronici a Venditti segna un punto importante in questa saga legale, ma resta da vedere come evolveranno le indagini e quali ulteriori rivelazioni emergeranno. La speranza è che, alla fine di questo tortuoso percorso, si possa giungere a una certezza giuridica che possa restituire dignità e credibilità al sistema giudiziario, sempre più sotto pressione.