Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha recentemente delineato un quadro chiaro delle misure che caratterizzeranno la Manovra Finanziaria, ponendo particolare attenzione sul settore bancario. Durante una conferenza stampa, Giorgetti ha evidenziato come il contributo delle banche alla Manovra sia un “mix di misure” strutturali e congiunturali, pensate per affrontare le attuali sfide economiche e sostenere la crescita del comparto bancario. Come sottolineato dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, il settore si trova in una condizione di salute relativamente buona.
Misure per la flessibilità del capitale
Tra le misure annunciate, Giorgetti ha menzionato la possibilità di “liberare” le riserve poste a capitale grazie alla legge del 2023. Questa iniziativa mira a fornire alle banche maggiore flessibilità nella gestione del proprio capitale, consentendo loro di utilizzare le riserve accumulate per finanziare prestiti e investimenti. L’approvazione della legge rappresenta un passo cruciale per incoraggiare una maggiore liquidità nel sistema bancario, rendendo le istituzioni finanziarie più reattive alle esigenze del mercato.
Aumento dell’Irap e deducibilità dei crediti dubbi
Un altro punto focale della Manovra è l’aumento dell’Irap, l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive. Questa misura ha suscitato diverse reazioni nel settore. Sebbene l’innalzamento dell’Irap possa rappresentare un onere aggiuntivo per le aziende, Giorgetti ha sostenuto che i benefici a lungo termine supereranno i costi immediati. L’aumento dell’imposta è destinato a:
- Rafforzare le finanze pubbliche.
- Garantire la sostenibilità del debito, un tema cruciale per l’Italia.
Inoltre, il Ministro ha annunciato un nuovo regime di deducibilità per i crediti dubbi, permettendo alle banche di gestire in modo più efficace le perdite potenziali. Questa modifica normativa ha l’obiettivo di migliorare la salute patrimoniale degli istituti di credito e di affrontare eventuali insolvenze con maggiore serenità.
Limitazione del riporto fiscale delle perdite
Un ulteriore aspetto rilevante è la limitazione del riporto fiscale delle perdite. Questa misura è stata introdotta per garantire che le banche non possano utilizzare perdite passate in modo illimitato per compensare i profitti futuri. Sebbene rappresenti un tentativo di riequilibrare il sistema e di garantire una maggiore equità fiscale, potrebbe comportare sfide per le banche che hanno registrato perdite significative negli anni precedenti.
Giorgetti ha affermato che queste misure sono state studiate per garantire una gestione prudente e responsabile del settore bancario, in grado di “assorbire” gli impatti di tali cambiamenti. Il contesto attuale, caratterizzato da un rallentamento dell’economia globale e da pressioni inflazionistiche, richiede interventi mirati e tempestivi. Le banche, in questo scenario, sono chiamate a svolgere un ruolo cruciale nel sostenere la ripresa economica.
Con una maggiore disponibilità di capitale e un sistema di deducibilità più flessibile, si auspica che le banche possano aumentare la loro capacità di prestito, contribuendo così alla crescita delle piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore pulsante dell’economia italiana. È fondamentale che le misure proposte siano accompagnate da un monitoraggio costante e da un dialogo aperto tra le istituzioni e il settore bancario, garantendo che le nuove normative raggiungano l’effetto desiderato senza generare effetti collaterali indesiderati.
Giorgetti ha concluso la conferenza stampa esprimendo fiducia nella capacità del sistema bancario italiano di adattarsi e prosperare anche in un contesto complesso. Le misure annunciate rappresentano un passo importante verso un futuro più sostenibile e resiliente per l’economia italiana e per il settore bancario.