Guyana, Calabria e Campania: le regioni europee con il maggior rischio di povertà

Guyana, Calabria e Campania: le regioni europee con il maggior rischio di povertà

Guyana, Calabria e Campania: le regioni europee con il maggior rischio di povertà

Giada Liguori

Ottobre 19, 2025

La situazione socio-economica in Europa presenta un quadro allarmante per alcune regioni, tra cui la Guyana francese, la Calabria e la Campania, che si trovano ai vertici per il rischio di povertà e esclusione sociale. Secondo i recenti dati di Eurostat per il 2024, queste aree affrontano sfide significative che richiedono un intervento urgente e mirato.

Guyana francese: il territorio più vulnerabile

Con un tasso di vulnerabilità del 59,5%, la Guyana francese è il territorio europeo più colpito dalla povertà. Nonostante i supporti economici ricevuti dalla Francia, la regione continua a lottare contro una congiuntura economica sfavorevole e alti livelli di disoccupazione. La popolazione, composta principalmente da comunità indigene e migranti, affronta quotidianamente sfide come l’accesso limitato ai servizi pubblici, alla sanità e all’istruzione di qualità.

Calabria e Campania: un Mezzogiorno in difficoltà

La Calabria segue con un preoccupante tasso di vulnerabilità del 48,8%. Questa regione, storicamente segnata da emigrazione e da un’economia agricola, ha visto un incremento della disoccupazione giovanile e una stagnazione delle opportunità lavorative. Le politiche di sviluppo regionale faticano a produrre risultati significativi, mentre la criminalità organizzata continua a ostacolare il progresso economico e sociale. Non sorprende che la Calabria superi di oltre il doppio la media europea per il rischio di povertà, fissata al 21%.

La Campania, con un tasso di vulnerabilità del 43,5%, rappresenta un’altra area critica. Nonostante il suo patrimonio culturale e paesaggistico, la regione è afflitta da problemi economici, tra cui disoccupazione e precarietà lavorativa. A Napoli, il capoluogo, il tasso di disoccupazione supera il 20%. Inoltre, fenomeni come la camorra e la corruzione aggravano la situazione, creando un circolo vizioso di povertà ed esclusione sociale.

Altre regioni in difficoltà

Oltre a queste aree, altre regioni del Sud Italia mostrano tassi di vulnerabilità preoccupanti. Ad esempio:

  1. Sicilia: tasso di rischio di povertà del 40,9%.
  2. Puglia: tasso di vulnerabilità del 37,7%.

In Sicilia, la crisi economica è aggravata dalla scarsità di investimenti e dall’emigrazione di giovani talenti, mentre in Puglia le difficoltà agricole e la disoccupazione giovanile rappresentano sfide significative.

Necessità di azioni concertate

Questi dati non possono essere ignorati e richiedono un’azione concertata da parte delle autorità locali, nazionali ed europee. È fondamentale implementare strategie efficaci per:

  1. Creare posti di lavoro.
  2. Migliorare l’accesso ai servizi pubblici.
  3. Promuovere l’inclusione sociale.

Le politiche devono sostenere le famiglie vulnerabili, investire in formazione e istruzione, e favorire lo sviluppo economico sostenibile. In questo contesto, il ruolo delle organizzazioni non governative e delle associazioni locali è cruciale per sensibilizzare l’opinione pubblica e mobilitare risorse.

In sintesi, le evidenze statistiche di Eurostat offrono uno spaccato inquietante della situazione socio-economica in alcune delle regioni europee più vulnerabili. La Guyana francese, la Calabria e la Campania sono in prima linea nella lotta contro la povertà e l’esclusione sociale, e il loro futuro dipenderà dalla capacità di affrontare queste sfide in modo efficace e coordinato.