Un tragico episodio di violenza ha colpito la comunità di Rieti e il mondo dello sport italiano. Nella serata di domenica 19 ottobre, un assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket ha portato alla morte di Raffaele Marianella, un autista di 65 anni, colpito al collo da un mattone lanciato contro il mezzo mentre si trovava sulla superstrada Rieti-Terni, al termine di una partita di basket della serie A2 tra il Pistoia Basket e la Sebastiani Rieti. Questo evento ha scosso non solo gli sportivi, ma anche l’intera opinione pubblica, portando a una riflessione profonda sulla violenza legata al tifo.
L’assalto al pullman
Secondo le prime ricostruzioni, circa dieci ultras della Sebastiani Rieti, facenti parte della Curva Terminillo, sono scesi da tre vetture per aggredire il pullman. Il conducente, un collega di Marianella, è rimasto miracolosamente illeso nonostante un mattone abbia colpito il parabrezza proprio all’altezza della sua testa. Marianella, che era sul pullman per tenere compagnia al collega, è stato l’unico a subire le conseguenze mortali di questa violenza.
Indagini in corso
La procura di Rieti ha avviato un’inchiesta per omicidio volontario a carico di ignoti, e già nelle prossime ore si prevede che i nomi di alcuni sospetti vengano iscritti nel registro degli indagati. Tra i tifosi coinvolti, emergono collegamenti con gruppi di estrema destra, già noti alle forze dell’ordine per precedenti episodi di violenza in occasione di eventi sportivi.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e dalla Digos sotto la direzione del procuratore Paolo Auriemma, hanno già portato all’interrogatorio di diversi giovani tifosi e adulti, tutti condotti in Questura per chiarire la dinamica dell’evento.
Reazioni della comunità sportiva
La comunità sportiva del Pistoia Basket ha reagito con sgomento e dolore. Attraverso il loro profilo Facebook, i tifosi hanno espresso il loro cordoglio per la famiglia di Marianella, sottolineando la gravità dell’accaduto e ringraziando la Sebastiani Rieti per l’assistenza ricevuta. Il club ha deciso di sospendere tutte le attività per il giorno successivo, in segno di lutto e rispetto per la vittima.
Raffaele Marianella è deceduto dopo essere stato colpito da un mattone appuntito. Non è ancora chiaro se la causa del decesso sia stata direttamente la ferita o un malore sopraggiunto a seguito del trauma.
Il clima di tensione era già palpabile durante la partita al PalaSojourner di Rieti, dove si erano registrati momenti di scontro tra le tifoserie, sedati solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine. Al termine della partita, il pullman dei tifosi di Pistoia è stato scortato dalla polizia fino allo svincolo della superstrada, dove però il gruppetto di ultras del Rieti ha atteso l’arrivo del mezzo per lanciare un attacco violento.
Un atto di violenza inaccettabile
Il cordoglio per la morte di Marianella ha raggiunto anche le istituzioni. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso la sua indignazione attraverso un post sui social media, definendo l’assalto al pullman un “atto di violenza inaccettabile e folle”. Ha inoltre manifestato la sua vicinanza alla famiglia della vittima e ha sollecitato le autorità a fare chiarezza sull’accaduto e a garantire che i responsabili vengano puniti.
Questa tragica vicenda non è solo un triste episodio di violenza legata al tifo, ma solleva interrogativi più ampi sul ruolo dello sport nella società e sulla necessità di affrontare con fermezza il fenomeno della violenza tra tifoserie. La morte di un uomo innocente, impegnato semplicemente nel suo lavoro, rappresenta una ferita profonda per la comunità e un monito per tutti affinché azioni simili non si ripetano mai più.