Aliquota al 26% per affitti brevi: un colpo duro per le famiglie italiane secondo Celani (Aigab)

Aliquota al 26% per affitti brevi: un colpo duro per le famiglie italiane secondo Celani (Aigab)

Aliquota al 26% per affitti brevi: un colpo duro per le famiglie italiane secondo Celani (Aigab)

Matteo Rigamonti

Ottobre 21, 2025

In un’intervista rilasciata ad Adnkronos/Labitalia, Marco Celani, presidente dell’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (Aigab), ha espresso preoccupazione riguardo all’aliquota del 26% sugli affitti brevi prevista dalla manovra economica del governo. Secondo Celani, questa misura rappresenta una vera e propria “stangata” per le famiglie italiane, colpendo in particolare i circa 500.000 immobili attualmente offerti online come affitti brevi. Questi appartamenti sono spesso utilizzati dai nuclei familiari per integrare il proprio reddito e migliorare il tenore di vita.

l’impatto della manovra sul settore degli affitti brevi

Celani sottolinea che l’impatto di questa manovra sarà drammatico, specialmente in un anno in cui il settore del turismo ha già subito una stagnazione. Infatti, si è registrato un calo significativo del turismo straniero e una diminuzione della domanda da parte dei turisti italiani, che in molte occasioni hanno scelto di utilizzare le loro seconde case, spesso rimaste sfittate, piuttosto che andare in vacanza. Questo cambiamento ha portato a una diminuzione di circa 40.000 unità di affitti brevi online solo ad agosto, evidenziando come le famiglie italiane stiano cercando di sfruttare al massimo i propri beni immobiliari.

conseguenze a lungo termine dell’aliquota al 26%

L’aumento dell’aliquota al 26% non solo andrebbe a colpire le famiglie che cercano di affittare le loro seconde case, ma potrebbe anche avere effetti negativi sul mercato immobiliare nel lungo periodo. Celani avverte che, se le famiglie italiane si trovano costrette a limitare le spese per viaggi e vacanze, si ridurranno anche i flussi economici legati al turismo, incidendo su una vasta gamma di settori, tra cui:

  1. Trasporti
  2. Ristorazione
  3. Shopping
  4. Cultura

Il presidente di Aigab evidenzia come, nei primi otto mesi dell’anno, il settore degli affitti brevi e transitori abbia generato circa 8,2 miliardi di euro in canoni di locazione. Tuttavia, se la manovra dovesse entrare in vigore così com’è, si prevede una contrazione significativa di questo valore. Questo non solo influenzerà i redditi delle famiglie, ma avrà anche ripercussioni sull’intero tessuto economico italiano.

la protezione del patrimonio immobiliare

Celani fa notare che l’Italia vanta un patrimonio immobiliare significativo, con 9,6 milioni di case vuote. Se il valore di queste proprietà dovesse diminuire a causa di misure fiscali sfavorevoli, si tratterebbe di un problema serio per il sistema economico nazionale. La ricchezza delle famiglie italiane è infatti fortemente concentrata negli asset immobiliari, e una svalutazione degli immobili potrebbe comportare effetti devastanti sul piano sociale ed economico.

Tuttavia, Celani non si arrende e afferma di essere in contatto con i rappresentanti politici per cercare di far comprendere l’importanza di rivedere questa decisione. “Questo sarebbe un autogol mostruoso per un governo che ha sempre affermato di non voler aumentare le tasse e di voler tutelare il patrimonio immobiliare delle famiglie”, ha dichiarato. È particolarmente strano, secondo Celani, che mentre si discute di escludere la prima casa dall’ISEE, si vada invece a colpire la seconda casa, spesso ereditata o acquistata in località meno richieste, ma che comunque rappresenta una fonte di reddito per molte famiglie.

In un contesto economico già difficile, segnato anche dall’inflazione e dall’aumento dei costi della vita, l’ulteriore tassazione sugli affitti brevi rischia di essere un colpo durissimo per le famiglie italiane. Molte di esse, già alle prese con una stagnazione dei redditi, potrebbero trovarsi in difficoltà nel mantenere uno stile di vita dignitoso. L’affitto di una seconda casa rappresenta per molti una boccata d’ossigeno, e la nuova aliquota rischia di compromettere questa opportunità.

Celani si rivolge quindi al governo chiedendo un ripensamento di queste misure, sottolineando che la protezione del patrimonio immobiliare dovrebbe essere una priorità. “Le famiglie italiane non possono essere ulteriormente tartassate in un periodo così critico”, conclude.

L’argomento degli affitti brevi e della loro regolamentazione è un tema complesso, che coinvolge non solo le famiglie proprietarie ma anche il turismo e l’economia locale. In un momento in cui il governo cerca di rilanciare l’economia, la scelta di aumentare la tassazione sugli affitti brevi potrebbe rivelarsi controproducente, portando a un’ulteriore contrazione di un settore già provato. Celani e Aigab continueranno a monitorare la situazione, sperando in un dialogo costruttivo con le istituzioni per proteggere gli interessi delle famiglie italiane.