Il 15 novembre si avvicina, e con esso la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, un evento che si svolgerà in oltre 12.000 supermercati in tutta Italia. Quest’anno, il lancio dell’iniziativa ha avuto luogo in un luogo emblematico: la Casa di Reclusione di Milano Opera. Questa scelta non è casuale; il carcere rappresenta un simbolo di rigenerazione e di inclusione, un aspetto centrale della Colletta Alimentare, che da 29 anni unisce milioni di italiani in un gesto di solidarietà semplice e significativo: donare parte della propria spesa a favore di chi è in difficoltà.
La Colletta Alimentare ha esteso la sua portata oltre le mura della società, includendo anche le istituzioni penitenziarie. Da oltre 15 anni, infatti, le persone detenute in vari carceri italiani, grazie alla collaborazione di associazioni come Incontro e Presenza, partecipano attivamente all’iniziativa. Fabio Romano, presidente di questa associazione, ha sottolineato che nel 2024 sono stati coinvolti circa 40 istituti penitenziari in Italia. Le testimonianze di detenuti che hanno preso parte alla Colletta sono toccanti: “Quando arriva un’iniziativa come questa, ti senti preso sul serio da qualcuno. Non è solo il non sentirsi dimenticati: è capire che anche da qui dentro possiamo fare qualcosa di buono per gli altri.” Queste parole evidenziano come la Colletta Alimentare possa rappresentare un’opportunità di riscatto e di speranza, non solo per chi riceve, ma anche per chi dona.
l’importanza della colleta alimentare
Incoronata Corfiati, primo dirigente di polizia penitenziaria del provveditorato regionale Lombardia, ha enfatizzato l’importanza della Colletta Alimentare come strumento di sensibilizzazione verso la realtà penitenziaria. “È un’occasione preziosa per far conoscere la realtà carceraria al mondo esterno,” ha affermato, “e offre un esempio positivo di vicinanza verso chi vive situazioni di fragilità.” Questo impegno condiviso nasce dalla consapevolezza che la solidarietà può superare le barriere, unendo persone di contesti diversi in un’unica rete di supporto.
Marco Piuri, presidente della Fondazione Banco Alimentare ETS, ha messo in luce il significato educativo e sociale della Colletta Alimentare. “In un momento in cui cresce la domanda di aiuto,” ha osservato, “la Colletta Alimentare diventa ancora più preziosa.” Secondo i dati Istat, in Italia 5,7 milioni di persone (9,8% della popolazione) vivono in povertà assoluta, tra cui 1,28 milioni di minori. La Colletta rappresenta così una risposta concreta a una crisi che colpisce le fasce più vulnerabili della popolazione.
un gesto di solidarietà collettiva
L’importanza di questo legame tra il dentro e il fuori è stata ribadita dal vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, avvocato Fabio Pinelli. Ha sottolineato che il carcere non deve essere visto come un’entità estranea alla società civile, ma come una parte integrante della comunità. “Iniziative come la Colletta Alimentare restituiscono valore a quel legame,” ha dichiarato Pinelli, “coinvolgendo non solo i detenuti ma anche l’intero mondo carcerario.” Questo approccio aiuta a costruire un ponte di comunicazione e comprensione reciproca, necessario per un processo di rieducazione efficace e significativo.
Le parole di Mons. Vincenzo Paglia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita, offrono una riflessione profonda sul significato di questo gesto di solidarietà. “È un segno potente vedere nascere da un luogo complesso e doloroso, un’opera di bene così concreta,” ha affermato. “Vorrei che da qui partisse un messaggio per tutti: sconfiggiamo la tristezza di un mondo chiuso in sé stesso.” Queste affermazioni richiamano l’attenzione sull’importanza di rinnovare i legami umani e sociali, essenziali per una comunità coesa e solidale.
La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare, rappresenta un momento cruciale dell’anno per la lotta contro la povertà alimentare. Con circa 160.000 volontari mobilitati in tutto il Paese, l’iniziativa invita i cittadini a donare parte della propria spesa in un gesto di condivisione e aiuto reciproco. Nel 2024, sono state raccolte ben 7.900 tonnellate di alimenti, distribuiti a oltre 7.600 strutture caritative che assistono 1.755.000 persone in difficoltà, dimostrando così l’efficacia e l’impatto positivo di questa mobilitazione collettiva.
La Colletta Alimentare non è solo un evento annuale, ma un movimento continuo di solidarietà che abbraccia l’intera società, unendo le forze in un momento di crisi e mostrando come anche i gesti più semplici possano generare un cambiamento profondo e duraturo. In un mondo che ha spesso bisogno di speranza e connessione, la Colletta Alimentare si afferma come un faro di luce, invitando tutti a partecipare e a contribuire al benessere collettivo.