Raccontare Anna Magnani attraverso la musica è stata una sfida affascinante e complessa per il compositore Paolo Daniele. Questo progetto è nato come parte della realizzazione del film “Anna”, il primo lungometraggio di Monica Guerritore come regista, che sarà presentato stasera alla Festa del Cinema di Roma. Un’opera che non si limita a omaggiare l’attrice romana, ma si addentra nella sua essenza più profonda, esplorando la sua vita e le sue emozioni.
Il percorso artistico di Paolo Daniele
Paolo Daniele, originario di Mola di Bari, ha costruito una carriera ricca di collaborazioni significative, lavorando con artisti del calibro di Caparezza e Silvia Mezzanotte. In ambito teatrale, ha composto musiche per figure di spicco come Massimo Dapporto, Pamela Villoresi, Anna Bonaiuto e Lucrezia Lante della Rovere. Tuttavia, è il suo legame con Monica Guerritore a rappresentare un capitolo speciale nella sua carriera, avendo firmato le colonne sonore di ben sei dei suoi spettacoli teatrali. Questo rapporto di fiducia e comprensione reciproca ha reso possibile l’emozionante viaggio musicale dedicato a Magnani.
La visione di Monica Guerritore
Daniele racconta di come Guerritore lo abbia contattato per questo progetto, dicendogli: “Ho trovato fra i brani che mi avevi mandato, e che non avevo usato, un pezzo che vorrei mettere nel mio film sulla Magnani”. Da quel momento, il compositore ha iniziato a lavorare intensamente alla colonna sonora, consapevole della responsabilità di rappresentare una figura così iconica.
Monica Guerritore aveva una visione chiara e precisa del film: “Non dobbiamo raccontare la Magnani attrice, ma la Magnani donna, questo travaglio di una donna che dopo l’Oscar non ha più lavorato”. Questa direzione ha influenzato profondamente il lavoro di Daniele, il quale ha dovuto concentrarsi non solo sulle note, ma anche sulle emozioni e sugli stati d’animo che la grande attrice ha vissuto nel corso della sua vita.
L’importanza dell’emozione nella colonna sonora
Uno degli aspetti più interessanti del progetto è il modo in cui Daniele ha utilizzato un brano già esistente come canzone di apertura del film. “Ho detto alla cantante Lisa Angelillo di cantarlo come avrebbe fatto Nannarella“, racconta Daniele, riferendosi affettuosamente al soprannome di Magnani. La richiesta di interpretare il brano con una voce “rotta” e “roca” è un chiaro omaggio alla personalità e all’intensità emotiva che caratterizzavano l’interpretazione dell’attrice.
Il lavoro di Daniele si è svolto in sinergia con le immagini già girate. “Monica non voleva che raccontassi le immagini, ma l’emozione”, spiega il compositore. Questa scelta ha richiesto un approccio più astratto e profondo, mirando a cogliere l’essenza delle scene piuttosto che semplicemente descriverle. Daniele ha dovuto “guardare oltre”, cercando di tradurre in musica le sensazioni e le vibrazioni che il film voleva trasmettere.
Un’esperienza sensoriale completa
Il risultato è una colonna sonora che si allontana dalla tradizionale narrazione visiva e cerca di evocare un’esperienza sensoriale completa. Questa scelta artistica è in linea con lo stile di Guerritore, che ha sempre cercato di esprimere storie e personaggi in modo emotivo e istintivo. “Ha deciso di vivere il racconto della Magnani in modo emozionale”, continua Daniele, sottolineando l’importanza del legame tra il regista e il compositore. “Lei è così, molto istintiva, di cuore. Per questo mi piace lavorare con lei”.
La sfida di tradurre l’esperienza di una figura così complessa e ricca come Anna Magnani in musica è stata quindi un’esperienza formativa e rivelatrice per Daniele. La capacità di affrontare le emozioni profonde e di tradurle in suoni e melodie è ciò che rende la sua colonna sonora un elemento fondamentale del film.
In un contesto cinematografico sempre più affollato, dove le colonne sonore possono diventare una mera aggiunta alle immagini, il lavoro di Daniele si distingue per la sua volontà di mettere al centro l’emozione e la vulnerabilità della protagonista. La scelta di non raccontare solo l’attrice, ma la donna con le sue fragilità e i suoi successi, offre una prospettiva unica su una delle figure più iconiche del cinema italiano.
Con la Festa del Cinema di Roma che si prepara a ospitare la presentazione di “Anna”, l’attesa è palpabile. Gli spettatori saranno in grado di immergersi in un racconto che promette di essere non solo un tributo a un grande talento, ma anche un’esplorazione profonda di una vita vissuta con intensità e passione. La musica di Paolo Daniele, in questo contesto, diventa un veicolo fondamentale per trasmettere l’essenza di Anna Magnani, un’artista che ha segnato la storia del cinema e della cultura italiana.