Nel cuore dell’Inghilterra, precisamente nell’Oxfordshire, è stata recentemente scoperta una straordinaria pista di orme di dinosauro che si estende per ben 220 metri. Questa scoperta rappresenta la più lunga pista di orme lasciata da un singolo dinosauro dal collo lungo, risalente a circa 166 milioni di anni fa, durante il periodo Giurassico. I ricercatori delle Università di Oxford e Birmingham, insieme a collaboratori della Liverpool John Moores University, hanno condotto scavi approfonditi nel corso dell’estate del 2025, riportando alla luce questo incredibile reperto paleontologico.
la scoperta della pista di orme
L’area in cui è stata trovata la pista è stata soprannominata “autostrada dei dinosauri” e ha attirato l’attenzione degli scienziati per le sue potenzialità in termini di scoperte fossili. I lavori di scavo hanno coinvolto oltre cento persone, tra cui studenti e volontari, che hanno lavorato fianco a fianco con i ricercatori esperti. Durante la scorsa settimana di scavi, il team ha affrontato non poche difficoltà, dovute a un clima insolitamente caldo e secco che ha reso la superficie del terreno incredibilmente dura, simile al cemento in alcuni punti. Questa condizione ha reso difficile la completa estrazione di ogni impronta, come ha spiegato il geologo Duncan Murdock dell’Oxford University Museum of Natural History.
dettagli sulle impronte
Le operazioni si sono concentrate in particolare su un gruppo di circa 80 impronte di sauropode molto grandi, che potevano raggiungere fino a un metro di lunghezza. Queste impronte seguono un orientamento da nord a sud attraverso l’intero sito e offrono una visione unica del movimento di questi giganteschi animali preistorici. La scoperta della più lunga pista di orme di sauropode è stata accompagnata da altre tre piste, una delle quali rappresenta la continuazione di impronte già scoperte nel 2022, suggerendo un’attività continua di questi animali in quella zona.
Murdock ha sottolineato l’aspetto più entusiasmante di questo sito: le dimensioni e il numero delle impronte. La presenza di decine di impronte suggerisce che più individui si muovessero in quest’area nello stesso periodo, il che potrebbe indicare un comportamento sociale simile a quello di una mandria. Questa informazione offre spunti interessanti per comprendere meglio la vita sociale e il comportamento dei dinosauri, in particolare dei sauropodi, noti per le loro dimensioni imponenti e il loro lungo collo.
reperti aggiuntivi e opportunità di ricerca
Oltre alle impronte di dinosauro, il team di ricerca ha rinvenuto diversi reperti minori, tra cui invertebrati marini e materiale vegetale, che testimoniano un ecosistema diverso da quello che conosciamo oggi. Tra i reperti più intriganti c’è anche una mascella di coccodrillo, che suggerisce la presenza di predatori nella stessa area in cui vivevano i sauropodi. Questi ritrovamenti offrono un’importante opportunità per approfondire la nostra comprensione della biodiversità dell’epoca giurassica.
I ricercatori hanno inoltre avviato un campionamento sistematico dei sedimenti sottostanti alle impronte, un processo fondamentale per comprendere le condizioni ambientali di quel periodo. Le analisi di questi campioni sono ancora in corso e potrebbero fornire informazioni preziose sulla flora e la fauna che popolavano la regione, nonché sulle dinamiche ecologiche dell’epoca.
L’importanza di questa scoperta non si limita solo al reperto in sé, ma si estende anche al valore educativo e divulgativo che può offrire. La “autostrada dei dinosauri” dell’Oxfordshire rappresenta un’opportunità unica per il pubblico e per gli studenti di avvicinarsi alla paleontologia, stimolando l’interesse verso la scienza e la storia della vita sulla Terra. Le università coinvolte nel progetto hanno già manifestato l’intenzione di organizzare eventi e visite guidate per condividere con il pubblico i risultati delle ricerche e le meraviglie di questo sito.
In un’epoca in cui le scoperte scientifiche vengono spesso oscurate da notizie più sensazionalistiche, la pista di orme di dinosauro dell’Oxfordshire ci ricorda l’importanza della ricerca scientifica e del nostro legame con il passato. Gli scienziati sperano di continuare a esplorare questa area, con l’auspicio di portare alla luce ulteriori reperti e comprendere meglio un’era geologica che ha visto la nascita e l’estinzione di creature straordinarie.
L’entusiasmo per la scoperta di questa pista di orme, che non solo stabilisce un record in Europa, ma offre anche un’affascinante finestra sulla vita dei dinosauri, è palpabile tra i membri del team di ricerca. Ognuno di loro è consapevole che ogni impronta è un pezzo di storia, una testimonianza della vita di milioni di anni fa che continua a catturare l’immaginazione di scienziati e appassionati in tutto il mondo.