La questione della sicurezza stradale in Italia sta assumendo contorni sempre più preoccupanti, soprattutto per quanto riguarda le strade extraurbane. Recentemente, uno studio dell’Istituto di Ricerca Isfort ha evidenziato che le strade extraurbane sono significativamente più pericolose rispetto a quelle urbane e alle autostrade. In questo contesto, il tasso di mortalità nei comuni più grandi si attesta attorno al 13-14%, mentre nei comuni periferici e ultraperiferici, che comprendono le aree interne, la percentuale sale a quasi il 48%. Questo significa che il rischio di perdere la vita in un incidente stradale è tre volte maggiore nelle zone meno popolate rispetto alle città più grandi.
problematiche delle strade periferiche
La perifericità delle strade, spesso caratterizzate da infrastrutture inadeguate e da una manutenzione insufficiente, rappresenta una delle problematiche più gravi della mobilità italiana. Le strade dissestate e poco curate, unite a una scarsità di servizi pubblici, rendono gli spostamenti in queste aree non solo scomodi, ma anche pericolosi. La situazione è particolarmente grave per gli abitanti dei piccoli comuni che, per accedere a servizi essenziali come ospedali, scuole secondarie e stazioni ferroviarie, sono costretti a percorrere lunghe distanze su strade poco sicure.
il progetto datamobs
Durante l’incontro, è stato presentato il progetto “Datamobs”, acronimo di “Data for mobility behaviour studies”, finanziato con fondi PNRR dall’Università di Bari Aldo Moro, sotto la direzione della professoressa Angela Stefania Bergantino. Questo progetto ha l’obiettivo di raccogliere e analizzare dati sulla mobilità della popolazione italiana, con un focus particolare sulle preferenze di spostamento e sulle modalità di trasporto utilizzate. Secondo Carlo Carminucci di Isfort, “Datamobs vuole essere una risposta alla carenza storica e strutturale di informazioni statistiche adeguate sulla mobilità della popolazione in Italia”. La raccolta dei dati si propone di costruire un dataset decennale e un sistema di indicatori combinando i dati delle indagini Audimob con fonti statistiche istituzionali e Big Data.
dati interessanti sulla mobilità
Un dato interessante emerso dallo studio è che, in media, il 72% degli spostamenti avviene all’interno del proprio comune di residenza. Tuttavia, nei piccoli comuni, questa percentuale scende drasticamente al 37%. Questo significa che quasi il 63% degli spostamenti viene effettuato in modo extraurbano, con la necessità di raggiungere centri più grandi per accedere a servizi essenziali. Inoltre, chi si sposta lo fa principalmente utilizzando la propria auto: il 69% degli spostamenti avviene infatti con mezzi privati, un dato superiore alla media nazionale del 61%. Questa dipendenza dall’auto non solo aumenta il rischio di incidenti, ma incide negativamente anche sulla sostenibilità ambientale.
l’importanza delle infrastrutture stradali
Le infrastrutture stradali in Italia, soprattutto nelle aree periferiche, sono un elemento chiave per la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini. La mancanza di investimenti adeguati nella manutenzione e nello sviluppo delle strade, unita a una pianificazione inefficace del territorio, contribuisce a creare un ambiente di mobilità insicuro. È fondamentale che le autorità locali e nazionali riconoscano l’urgenza di migliorare le infrastrutture stradali, specialmente in quelle aree dove il rischio di incidenti è significativamente più alto.
La questione della mobilità non riguarda solo la sicurezza stradale, ma si intreccia anche con il tema della sostenibilità. La predominanza dell’uso dell’auto privata per gli spostamenti extraurbani evidenzia la necessità di sviluppare politiche di mobilità più sostenibili. Promuovere l’uso dei mezzi pubblici, incentivare la mobilità ciclabile e migliorare i servizi di trasporto pubblico sono tutte azioni che potrebbero contribuire a ridurre il numero di incidenti stradali e a migliorare la qualità dell’aria nelle aree urbane e periferiche.
In questo contesto, il progetto Datamobs si presenta come un passo importante verso una maggiore consapevolezza e comprensione delle dinamiche di mobilità in Italia. Attraverso l’analisi dei dati e la creazione di indicatori specifici, è possibile identificare le aree critiche e sviluppare strategie mirate per migliorare la sicurezza stradale e promuovere una mobilità più sostenibile. La sfida è quella di trasformare queste informazioni in azioni concrete, affinché le strade italiane possano diventare luoghi più sicuri per tutti gli utenti.