Chef Rubio contro David Parenzo: il processo per diffamazione e l’escalation di tensione

Chef Rubio contro David Parenzo: il processo per diffamazione e l'escalation di tensione

Chef Rubio contro David Parenzo: il processo per diffamazione e l'escalation di tensione

Matteo Rigamonti

Ottobre 22, 2025

Gabriele Rubini, conosciuto come Chef Rubio, è tornato sotto i riflettori non per le sue abilità culinarie, ma per una controversia legale che lo vede accusato di diffamazione nei confronti del giornalista David Parenzo. Negli ultimi anni, Rubio ha attirato l’attenzione non solo per le sue ricette, ma anche per le sue posizioni politiche e il suo attivismo sociale, caratterizzato da toni accesi e attacchi diretti a vari personaggi pubblici.

Cresciuto come cuoco, Rubio ha guadagnato notorietà attraverso i suoi programmi di cucina, ma ha recentemente spostato il focus della sua carriera verso l’attivismo, in particolare per la causa palestinese. Tuttavia, il suo approccio ha sollevato critiche, e le sue dichiarazioni spesso aggressive hanno attirato l’attenzione dei media. Le sue esternazioni non si sono limitate a politici italiani; ha infatti attaccato anche figure internazionali come il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la senatrice Liliana Segre.

la controversia con david parenzo

La controversia con Parenzo è emersa in un contesto particolarmente teso, subito dopo il massacro del 7 ottobre 2023, quando un attacco terroristico da parte di Hamas ha scosso il mondo intero. In seguito a questo evento drammatico, Chef Rubio ha pubblicato un tweet il 12 ottobre in cui ha definito Parenzo un “suprematista odiatore antimusulmano, antiarabo e antisemita”, accusandolo di diffondere menzogne per giustificare il genocidio dei palestinesi. Queste affermazioni hanno spinto Parenzo a costituirsi parte civile, vedendo nel tweet un attacco diretto alla sua reputazione professionale e personale.

Il tweet incriminato ha suscitato un acceso dibattito pubblico, sollevando interrogativi sulla libertà di espressione e sui limiti dell’attivismo sui social media. Parenzo ha spiegato che, sebbene avesse già ricevuto attacchi da parte di Rubio in passato, la situazione è degenerata dopo il 7 ottobre. Ha dichiarato: “Dopo quella data, ho notato un’escalation nei miei confronti. Ho smesso di seguirlo sui social, ma le sue affermazioni continuavano a circolare”.

le conseguenze legali

Il reato contestato a Chef Rubio è di diffamazione aggravata, con particolare riferimento alla diffusione di affermazioni false e offensive attraverso un social network. Questo implica una responsabilità maggiore, data la grande visibilità di tali piattaforme. La legge italiana prevede che le affermazioni denigratorie che danneggiano l’immagine di una persona possano portare a sanzioni, soprattutto quando sono accompagnate da elementi di razzismo o discriminazione.

Durante l’udienza, Parenzo ha raccontato di come il post di Rubio fosse stato segnalato a lui da terzi e di come le sue affermazioni lo avessero colpito sia a livello personale che professionale. Ha sottolineato: “Essere etichettato come sostenitore del terrorismo solo per la mia identità ebraica è inaccettabile”. La questione solleva problematiche più ampie riguardanti l’uso dei social media come strumenti di attacco e disinformazione, un tema sempre più attuale nella società contemporanea.

il futuro del processo

Il processo è stato aggiornato al 24 febbraio 2024, quando è prevista l’audizione di Chef Rubio e la discussione del caso. Questo appuntamento si preannuncia cruciale per la risoluzione della controversia, poiché potrebbe stabilire un precedente importante riguardo ai confini della libertà di espressione e alla responsabilità individuale sui social media.

Chef Rubio ha già espresso le sue opinioni sulla questione, sostenendo di non avere mai inteso diffamare Parenzo, ma piuttosto di esprimere un’opinione critica su un tema di rilevanza pubblica. Tuttavia, il suo linguaggio e il contenuto delle sue affermazioni sono stati interpretati come attacchi personali, con conseguenze legali che ora dovrà affrontare.

L’attenzione nei confronti di questo caso potrebbe anche essere vista come un riflesso di tensioni più ampie nel dibattito pubblico italiano, dove le posizioni pro e contro le varie questioni geopolitiche sono spesso polarizzate. La figura di Chef Rubio, che ha scelto di utilizzare la sua piattaforma per sostenere cause sociali, si scontra con le responsabilità derivanti dalla sua visibilità e dal potere delle sue parole.

In un contesto in cui i social media hanno trasformato il modo in cui comunicano le personalità pubbliche, è fondamentale riflettere sulle conseguenze delle affermazioni fatte online e sulle responsabilità legali che ne derivano. La vicenda di Chef Rubio e David Parenzo potrebbe rivelarsi un punto di svolta significativo in questa discussione, evidenziando le sfide da affrontare nell’era digitale, dove la libertà di espressione deve sempre trovare un equilibrio con il rispetto per gli individui e le loro identità.