I gioielli rubati al Louvre appaiono su Vinted: gli utenti si divertono con le loro ironiche offerte

I gioielli rubati al Louvre appaiono su Vinted: gli utenti si divertono con le loro ironiche offerte

I gioielli rubati al Louvre appaiono su Vinted: gli utenti si divertono con le loro ironiche offerte

Matteo Rigamonti

Ottobre 22, 2025

Il furto clamoroso avvenuto il 19 ottobre al Louvre, uno dei musei più prestigiosi al mondo, ha scosso non solo la Francia, ma anche il panorama internazionale. I ladri hanno portato via gioielli storici appartenenti a Napoleone Bonaparte e all’Imperatrice Eugenia, per un valore stimato di oltre 88 milioni di euro. Tuttavia, come spesso accade in situazioni di grande clamore, il caso ha generato un’onda di ironia sul web, con utenti che hanno deciso di prenderla con leggerezza, trasformando la triste vicenda in un argomento di satira.

Gli annunci su Vinted

Negli ultimi giorni, alcuni dei gioielli rubati sono apparsi su Vinted, la popolare piattaforma di compravendita di seconda mano. Gli utenti non hanno perso tempo nel creare annunci fantasiosi e provocatori. Ecco alcuni esempi:

  1. «Vendo questa meravigliosa collana di Napoleone trovata vicino al Louvre» – prezzo fissato a poche migliaia di euro.
  2. «Questi sono gioielli che ho trovato ieri per strada mentre camminavo» – prezzo di 20mila euro.
  3. Un annuncio recitava: «Ciao, sono Lupin. Ecco gioielli rubati senza lasciare traccia con attrezzature professionali».
  4. Un altro utente ha scherzato dicendo: «Me li ha dati un mio amico, dice che erano caduti a delle persone davanti al Louvre».

Queste battute, sebbene ironiche, evidenziano anche un aspetto inquietante del furto: la leggerezza con cui si percepiscono i crimini quando vengono messi in relazione con la cultura pop e i social media.

Le indagini sul furto

Mentre la satira imperversa online, le autorità stanno lavorando intensamente per risolvere il caso. Secondo le prime ricostruzioni, i ladri avrebbero utilizzato un montacarichi rubato pochi giorni prima del furto, nel comune di Louvres, a nord-ovest di Parigi. Questo dettaglio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza del museo e sulla preparazione dei ladri, che sembrano aver pianificato l’operazione nei minimi dettagli.

In risposta alle polemiche riguardanti la sicurezza del Louvre, il museo ha difeso le proprie misure, sottolineando che le teche installate nel 2019 rappresentano un miglioramento significativo rispetto ai sistemi precedenti, considerati ormai obsoleti. La ministra della Cultura, Rachida Dati, ha confermato che i dispositivi di sicurezza avrebbero dovuto funzionare e che non ci sono stati segni di malfunzionamento.

Le indagini si sono ampliate, includendo la possibilità di una «soffiata» da parte di un dipendente infedele o di un ex collaboratore del museo. Questa pista è considerata particolarmente inquietante, poiché suggerisce che qualcuno all’interno abbia potuto facilitare il furto, fornendo informazioni cruciali ai ladri.

Il valore storico dei gioielli rubati

I gioielli rubati non sono solo oggetti di grande valore economico, ma anche pezzi unici della storia francese. La corona dell’Imperatrice Eugenia, ad esempio, è un simbolo del potere imperiale e della bellezza artistica del XIX secolo. Molti di questi gioielli sono stati indossati in occasioni storiche e hanno una grande rilevanza culturale. La loro sparizione non è solo una perdita per il museo, ma per l’intera nazione e per il patrimonio culturale mondiale.

Questo episodio ha anche acceso un dibattito più ampio sulla sicurezza dei musei e sulla necessità di aggiornare le misure di protezione per i beni culturali. I musei, essendo custodi della storia, devono garantire non solo la conservazione dei loro tesori, ma anche la sicurezza dei visitatori e del personale. La questione della sicurezza si è rivelata cruciale, e il furto al Louvre potrebbe spingere verso riforme significative in questo settore.

In un contesto così complesso, la leggerezza con cui viene trattata la questione online può sembrare inappropriata, ma è anche una manifestazione della resilienza umana. La capacità di ridere, anche in situazioni difficili, è una parte fondamentale della nostra natura. E mentre le indagini proseguono, il mondo continua a osservare, sperando che i gioielli rubati vengano recuperati e tornino al loro legittimo posto nella storia.