Landini: una manovra che minaccia il futuro del Paese e dei lavoratori

Landini: una manovra che minaccia il futuro del Paese e dei lavoratori

Landini: una manovra che minaccia il futuro del Paese e dei lavoratori

Giada Liguori

Ottobre 22, 2025

Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha espresso un forte dissenso nei confronti della legge di bilancio presentata dal governo. Durante l’evento “Industria in crisi, governo assente”, ha sottolineato come questa manovra rappresenti un grave danno per i lavoratori e per l’intero Paese. Le sue affermazioni sono chiare: non ci sono investimenti, non si prevede crescita e, anzi, vi è il rischio di un ulteriore peggioramento della situazione economica.

la mancanza di iniziative per l’occupazione

Secondo Landini, la legge di bilancio non presenta iniziative concrete per stimolare l’occupazione e migliorare le condizioni di lavoro. In un contesto di precarietà e instabilità nel mercato del lavoro, la manovra sembra ignorare le reali esigenze di lavoratori e lavoratrici. Infatti, il potere d’acquisto è sempre più eroso dall’inflazione e dai crescenti costi della vita.

  1. Assenza di misure per l’abbassamento dei salari.
  2. Stipendi inadeguati per garantire una vita dignitosa.
  3. Necessità di una rivalutazione dei salari.

la crisi dell’industria italiana

Landini ha criticato anche la mancanza di interventi mirati a sostenere le industrie in crisi. L’industria italiana ha affrontato anni difficili, aggravati dalla pandemia di COVID-19. Molti settori sono in difficoltà e richiedono un supporto concreto per ripartire. Tuttavia, la legge di bilancio non sembra fornire le risposte necessarie a queste sfide. Senza investimenti significativi, l’industria rischia di non competere a livello internazionale, con conseguenze devastanti per l’occupazione e l’economia del Paese.

disuguaglianze sociali e precarietà lavorativa

Un altro punto sollevato da Landini riguarda la mancanza di politiche fiscali che colpiscano i grandi patrimoni e le grandi aziende. Secondo il sindacalista, ci sono risorse da recuperare, ma il governo non sembra volerle attingere da dove ci sono. Questo approccio non solo è ingiusto, ma contribuisce a perpetuare le disuguaglianze sociali già esistenti. È fondamentale che le politiche fiscali siano orientate verso una maggiore equità.

La precarietà lavorativa è un’altra questione centrale nel dibattito pubblico. Negli ultimi anni, molti lavoratori hanno visto i loro contratti trasformarsi in forme di precarietà, con contratti a tempo determinato e lavori intermittenti che non garantiscono stabilità economica. Questo fenomeno ha impatti profondi sul benessere individuale e sulla società, creando un clima di incertezza e insoddisfazione.

Infine, l’appello di Landini ai lavoratori è chiaro: è fondamentale unirsi e far sentire la propria voce. La mobilitazione dei lavoratori è essenziale per chiedere un cambiamento reale e affinché le politiche del governo rispondano effettivamente alle esigenze del mondo del lavoro. L’unità è la chiave per affrontare le sfide future e costruire un domani migliore per tutti.

In sintesi, le parole di Maurizio Landini rappresentano un monito per il governo e per la società. La legge di bilancio, così com’è proposta, non offre risposte adeguate alle sfide attuali e rischia di aggravare la situazione dei lavoratori e dell’economia italiana. È fondamentale avviare un dibattito serio e costruttivo su questioni cruciali come salari, precarietà, investimenti e giustizia sociale. Solo così si potrà sperare di costruire un futuro più equo e prospero per il Paese.