L’intervento di Sigfrido Ranucci al Parlamento europeo ha portato alla luce una questione di fondamentale importanza: la libertà di stampa. In un clima di crescente intimidazione, il noto giornalista di Rai 3 ha condiviso la sua esperienza dopo un grave attentato che ha messo in pericolo la sua vita. Ranucci ha espresso la sua preoccupazione per un ambiente che tende a silenziare le voci critiche, sottolineando come le querele stiano sostituendo le pallottole come strumento di intimidazione. La sua testimonianza ha risuonato con forza, richiamando l’attenzione su un tema che riguarda non solo i giornalisti, ma la società nel suo complesso.
la minaccia delle slapp
Durante il suo intervento, Ranucci ha messo in evidenza il fenomeno delle SLAPP (Strategic Lawsuit Against Public Participation), che in Italia rappresentano un grave rischio per la libertà di informazione. Ha affermato che «le cause e le liti temerarie hanno preso il posto delle pallottole», evidenziando come alcuni politici e imprenditori utilizzino il sistema legale per intimidire chi mette in discussione il loro operato. Ranucci ha condiviso la sua esperienza con Flavio Tosi, eurodeputato di Forza Italia, descrivendo come sia stato costretto a difendersi da ben 19 procedimenti giudiziari, tutti archiviati, ma che hanno comunque influito sulla sua vita professionale e personale.
la solidarietà tra giornalisti
La discussione ha visto anche la partecipazione di Roberto Saviano, che ha tracciato un parallelo tra le minacce subite da lui e quelle di Ranucci. Saviano ha avvertito che le intimidazioni non solo minacciano la libertà di espressione, ma possono compromettere la stabilità economica e personale di chi è nel mirino. Ha affermato: «Oggi puoi essere attaccato, ricevere la solidarietà di tutti, ma tra un mese puoi essere portato di nuovo in tribunale». Questo clima di paura, secondo Saviano, sta erodendo i principi democratici, rendendo difficile per i giornalisti svolgere il loro lavoro senza timori.
l’importanza della libertà di stampa
La vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, ha aperto il seminario rendendo omaggio a Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese assassinata per le sue inchieste sulla corruzione. Picierno ha ribadito che la libertà di stampa deve essere costantemente difesa, poiché non è mai conquistata una volta per tutte. La sinergia tra Ranucci e Saviano ha evidenziato una verità scomoda: in Europa, la libertà di stampa è costantemente messa alla prova. Entrambi hanno esortato a dotarsi di strumenti più incisivi per garantire il rispetto dei valori democratici e a non lasciare soli coloro che raccontano la verità.
In conclusione, la testimonianza di Ranucci e Saviano rappresenta un grido di allerta e un invito all’azione per proteggere la libertà di informazione in un mondo in cui la verità è sempre più a rischio. La solidarietà tra i giornalisti e il supporto della società civile sono fondamentali per garantire un ambiente in cui la libertà di stampa possa prosperare senza timori.