Il nuovo fondo per la ricerca: un passo avanti nella Manovra economica

Il nuovo fondo per la ricerca: un passo avanti nella Manovra economica

Il nuovo fondo per la ricerca: un passo avanti nella Manovra economica

Giada Liguori

Ottobre 23, 2025

L’approvazione della legge di Bilancio segna una svolta significativa per la ricerca italiana con la nascita del Fondo per la programmazione della ricerca. Questo fondo prevede l’allocazione di oltre 400 milioni di euro per il 2026, rappresentando una risposta concreta alla necessità di garantire una programmazione stabile e pluriennale per le attività di ricerca, sia di base che applicata. La creazione di un sistema di finanziamento regolare e pianificato offre maggiore certezza ai ricercatori, che potranno contare su risorse adeguate e tempistiche chiare per l’avvio dei loro progetti.

Unione di fondi per una gestione più efficiente

Il Fondo per la programmazione della ricerca non è un’iniziativa isolata; si configura come un punto di convergenza per cinque fondi attualmente attivi nel settore della ricerca, tra cui:

  1. Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR)
  2. Fondo per la Ricerca in Campo Economico e Sociale (FRES)
  3. Fondo Italiano per la Scienza (FIS)
  4. Fondo Italiano per le Scienze Applicate (FISA)
  5. Fondo per gli Investimenti nella Ricerca Scientifica e Tecnologica (FIRST)

La fusione di questi fondi in un’unica entità mira a semplificare l’accesso ai finanziamenti e a ottimizzare le risorse disponibili, consentendo una gestione più efficiente delle attività di ricerca.

Stanziamenti per il biennio 2026-2028

Per il biennio 2026-2028 sono previsti ulteriori stanziamenti significativi:

  • 259 milioni per il 2026
  • 257,6 milioni per il 2027
  • 285,7 milioni per il 2028

Queste cifre evidenziano un impegno costante da parte del governo nel sostenere la ricerca scientifica e tecnologica, settori cruciali per la crescita economica e l’innovazione del paese. La stabilità del finanziamento è fondamentale, poiché i progetti di ricerca richiedono tempo e risorse significative per svilupparsi e raggiungere risultati concreti.

Progetti di rilevante interesse nazionale

Un altro elemento chiave della legge di Bilancio è l’introduzione di 150 milioni di euro all’anno per il finanziamento dei Progetti di rilevante interesse nazionale (PRIN). Questa misura mira a garantire continuità e regolarità nella programmazione, trasformando i bandi PRIN in opportunità di finanziamento annuali. La dotazione minima garantita di 150 milioni può essere ulteriormente potenziata con risorse addizionali, consentendo di affrontare progetti di ricerca di particolare importanza per il paese.

In totale, gli stanziamenti per il triennio 2026-2028 per la ricerca pubblica supereranno i 1,5 miliardi di euro. A questa somma si aggiungono ulteriori 300 milioni di euro previsti dalla legge di Bilancio 2025, destinati a sostenere le attività dei centri nazionali e dei partenariati estesi.

La creazione del Fondo per la programmazione della ricerca rappresenta un passo importante verso la modernizzazione del sistema di ricerca italiano. Con questo nuovo approccio, si mira a migliorare la competitività del sistema di ricerca a livello internazionale, favorendo collaborazioni e scambi di conoscenze. La comunità scientifica attende con interesse i dettagli relativi all’implementazione di questo fondo, sperando che le nuove misure possano tradursi in opportunità concrete per la crescita e l’innovazione nel paese.