Nascosto nel cuore di Roma, Palazzo Migliori rappresenta un esempio straordinario di come la bellezza possa unirsi all’accoglienza. Questo storico edificio del Settecento, con i suoi affreschi e le terrazze che si affacciano sul colonnato di San Pietro, è stato donato da Papa Francesco nel 2019 con un obiettivo ben preciso: trasformarlo in un albergo per le persone più vulnerabili della società. La Comunità di Sant’Egidio, nota per il suo impegno sociale, ha assunto la gestione di questo luogo, che ogni sera ospita 45 persone in difficoltà.
Le storie degli ospiti di Palazzo Migliori sono un mosaico di esperienze di vita, spesso segnate da sfide e difficoltà. Fabrizio, ad esempio, era un insegnante di musica, un uomo la cui passione per l’arte ha accompagnato la sua vita, prima che le avversità lo portassero a vivere per strada. Emilia, con i suoi 85 anni, è la decana del gruppo e porta con sé una saggezza e una storia ricca di esperienze, testimoniando come l’età non sia un ostacolo alla dignità e alla speranza.
le storie di resilienza
- Giovanni, un tempo sognatore di sfilate di moda, ha visto il suo destino cambiare e ora canta per le piazze di Roma, cercando di ritrovare un po’ della luce che ha perso.
- Mauro, che per dieci anni ha trasformato la sua automobile nella sua casa, è un simbolo della resilienza umana.
- Violetta racconta di una vita trascorsa in Belgio, segnata dall’amore per un marito e dai ricordi di figli che, purtroppo, hanno preso strade difficili.
- Alfredo, un pittore e scultore guatemalteco, ha viaggiato attraverso vari paesi, tra cui Messico e Stati Uniti, ma ora trova rifugio a Palazzo Migliori. Le sue opere d’arte, intrise di esperienze e culture, raccontano una storia di ricerca e speranza.
Questi racconti, uniti da un filo comune di vulnerabilità e resilienza, si intrecciano in un contesto che mira a restituire dignità a chi l’ha perduta.
il documentario e l’impatto sociale
Il documentario “L’albergo dei Migliori”, diretto da Massimo Franchi con la partecipazione di studenti e docenti dell’Istituto Roberto Rossellini di Roma, esplora queste storie, mettendo in luce il lavoro dei volontari e l’impatto positivo che Palazzo Migliori ha sulla vita dei suoi ospiti. Presentato al MAXXI durante la Festa del Cinema di Roma, il film offre uno sguardo profondo su una realtà spesso trascurata dalla società.
La vita all’interno di Palazzo Migliori non è solo un rifugio temporaneo; è una comunità che si prende cura dei suoi membri. “Non va bene, ma non va neanche male”, afferma uno degli ospiti, mentre il sole tramonta sullo sfondo della cupola di San Pietro. Questa affermazione racchiude una verità profonda: la vita può essere difficile, ma trovare un posto sicuro e accogliente dove poter mangiare e socializzare rappresenta un passo importante verso la ricostruzione di una vita dignitosa.
l’importanza delle relazioni
Marco, il custode di Palazzo Migliori, sottolinea che “questo non è un dormitorio, è una casa”. Qui si cena come in famiglia, e il pasto diventa un momento di condivisione e convivialità, dove si riscoprono legami umani che spesso sono stati spezzati dalla solitudine e dall’abbandono. L’obiettivo principale della Comunità di Sant’Egidio è chiaro: “Il nostro primo obiettivo è togliere le persone dalla strada, soprattutto gli anziani, che fanno più fatica”, spiega Carlo Santoro, responsabile del Palazzo. Queste parole risuonano forti, evidenziando l’importanza di restituire speranza e prospettive a chi ha vissuto situazioni di estrema precarietà.
Un esempio emblematico è Romano, ex ospite di Palazzo Migliori, che dopo due anni e mezzo di permanenza ha ottenuto una casa popolare nel quartiere di San Basilio a Roma. “Ogni tanto torno a Palazzo Migliori per cenare con i miei amici”, confida, dimostrando come le relazioni costruite in questo luogo possano perdurare nel tempo, offrendo una rete di supporto anche dopo aver trovato una nuova abitazione. La vera povertà, come sottolineato da molti, è spesso la solitudine, e Palazzo Migliori si propone di combatterla attraverso l’accoglienza e la comunità.
La bellezza architettonica di Palazzo Migliori si sposa con la bellezza dei legami umani che si creano al suo interno. Questo luogo non è solo un albergo, ma un rifugio di dignità, un faro di speranza per chi ha perso tutto. Attraverso le storie degli ospiti, il documentario riesce a catturare l’essenza di un’umanità spesso dimenticata, portando alla luce il potere della solidarietà e dell’accoglienza. La vita continua a Palazzo Migliori, un luogo dove ogni giorno si scrive una nuova storia, un nuovo capitolo di vita e speranza.
