Nuovo polo spaziale europeo: l’alleanza strategica tra Airbus, Leonardo e Thales

Nuovo polo spaziale europeo: l'alleanza strategica tra Airbus, Leonardo e Thales

Nuovo polo spaziale europeo: l'alleanza strategica tra Airbus, Leonardo e Thales

Matteo Rigamonti

Ottobre 23, 2025

Un’importante svolta nel settore spaziale europeo è stata recentemente annunciata con la firma di un Memorandum of Understanding (MoU) tra tre colossi dell’industria aerospaziale: Airbus, Leonardo e Thales. Questo accordo segna l’inizio di una nuova società che si propone di unificare le attività spaziali delle tre aziende, creando un polo spaziale europeo in grado di affrontare le sfide del futuro con maggiore autonomia e competitività.

Obiettivi e visione della nuova società

La nuova entità mira a diventare un partner di fiducia per lo sviluppo e l’attuazione di programmi spaziali strategici a livello nazionale, un aspetto cruciale per garantire la sicurezza e l’indipendenza tecnologica dell’Europa. Il settore spaziale non è solo un ambito di esplorazione, ma sostiene anche infrastrutture fondamentali e servizi essenziali, quali:

  1. Telecomunicazioni
  2. Navigazione globale
  3. Osservazione della Terra
  4. Ricerca scientifica

Con l’unione delle forze di Airbus, Leonardo e Thales, si intende consolidare la presenza europea in un mercato sempre più competitivo e dominato da attori globali.

Sinergie e investimenti

Uno dei punti salienti di questo accordo è la previsione di sinergie economiche significative. Le tre aziende stimano che, a partire dal quinto anno successivo alla firma dell’accordo, si genereranno sinergie operative per un ammontare di diverse centinaia di milioni di euro all’anno. Tali sinergie derivano dall’unificazione delle competenze e degli investimenti, permettendo di ottimizzare i processi produttivi e favorire l’innovazione. Si prevede che i costi associati alla generazione di queste sinergie siano in linea con i parametri di riferimento del settore, garantendo così un’operazione sostenibile e redditizia.

Un portafoglio amplificato

La nuova società avrà la capacità di offrire un portafoglio ampliato di prodotti e servizi, creando un’offerta più competitiva e in grado di soddisfare le crescenti esigenze del mercato. Con l’integrazione delle competenze di Airbus, Leonardo e Thales, si prevede lo sviluppo di programmi innovativi, in grado di rispondere alle sfide emergenti e di posizionare il nuovo player come un attore chiave nel settore spaziale globale.

Innovazione e sostenibilità

La nuova entità si propone di promuovere l’innovazione e il progresso tecnologico, valorizzando le capacità congiunte di ricerca e sviluppo. L’obiettivo è di rimanere all’avanguardia nelle missioni spaziali, inclusi i servizi, e di migliorare l’efficienza operativa attraverso economie di scala. Questo approccio non solo aumenterà la competitività della nuova società nei confronti di attori globali, ma garantirà anche che l’Europa mantenga un ruolo di primo piano nel mercato spaziale internazionale.

Con la crescente domanda di sovranità europea e nazionale, così come per i programmi militari, la nuova società si propone di fornire soluzioni integrate per infrastrutture e servizi in tutti i principali domini spaziali. Questo approccio favorirà la cooperazione tra le nazioni europee, potenziando la capacità di investimento e garantendo un ecosistema spaziale più robusto e sostenibile.

Il progetto avrà un impatto significativo sull’ecosistema spaziale europeo, aumentando la stabilità e la prevedibilità del panorama industriale. La nuova società amplificherà le opportunità per i fornitori europei, creando un ambiente favorevole alla crescita e all’innovazione. Sarà fondamentale per il rafforzamento della filiera industriale, garantendo che le aziende europee possano competere efficacemente a livello globale.

Airbus, Leonardo e Thales si sono impegnati a informare e consultare i rappresentanti delle unioni sindacali nei rispettivi Paesi, in conformità con le leggi nazionali e gli accordi collettivi applicabili. Questo impegno sottolinea l’importanza di garantire un dialogo aperto e trasparente con i lavoratori durante il processo di integrazione.

Il completamento dell’operazione è soggetto alle consuete condizioni, tra cui l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni normative. Si prevede che la nuova società diventi operativa nel 2027, segnando un passo importante per l’industria spaziale europea. Con una previsione di fatturato annuo di circa €6,5 miliardi e un portafoglio ordini che copre oltre tre anni di ricavi, il nuovo polo spaziale si prepara a diventare un protagonista chiave nel panorama globale.