L’Europa sta compiendo un passo significativo verso la conquista dello spazio, grazie all’unione delle forze di tre colossi dell’industria aerospaziale: Airbus, Leonardo e Thales. Queste aziende hanno recentemente siglato un accordo per il progetto Bromo, che prevede la creazione di una nuova società dedicata allo sviluppo delle attività spaziali. Con un fatturato previsto di 6,5 miliardi di euro, l’obiettivo è diventare una valida alternativa ai leader globali del settore, come SpaceX e Starlink, entrambe di proprietà di Elon Musk.
il progetto bromo e la sua importanza
Il progetto Bromo rappresenta un passo cruciale per l’Europa, che mira a consolidare la propria autonomia strategica nel settore spaziale. Questo ambito è fondamentale non solo per le telecomunicazioni, ma anche per l’esplorazione spaziale, la ricerca scientifica e la sicurezza nazionale. Secondo i leader delle tre aziende, l’accordo segna un momento decisivo per la creazione di un’industria spaziale europea coesa e competitiva.
dettagli operativi della nuova società
La nuova entità opererà a partire dal 2027 e avrà sede legale a Tolosa, in Francia. Con un organico di circa 25.000 dipendenti distribuiti in tutta Europa, la società prevede di avere un portafoglio ordini tale da garantire più di tre anni di ricavi previsti. I team di lavoro saranno collocati in vari paesi europei, tra cui:
- Germania
- Spagna
- Francia
- Italia
- Regno Unito
Uno degli obiettivi principali è quello di operare come un’entità paneuropea, evitando la chiusura di siti esistenti, per mantenere l’occupazione e il know-how in diversi paesi.
sinergie e prospettive economiche
Le prospettive economiche della nuova società sono promettenti. Si stimano sinergie operative per centinaia di milioni di euro all’anno a partire dal quinto anno successivo alla firma dell’accordo. Inoltre, il progetto mira ad aumentare i ricavi attraverso un portafoglio ampliato di prodotti e servizi, creando un’offerta più competitiva sul mercato globale. I dirigenti hanno affermato che l’intenzione è di rendere la nuova entità profittevole fin dal primo giorno di attività.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha espresso il proprio sostegno all’accordo, sottolineando che si tratta della “strada giusta” per favorire la nascita di campioni europei capaci di competere su scala globale. Anche i sindacati, come Fim, Fiom e Uil, hanno accolto con favore la notizia, evidenziando l’importanza dell’operazione per l’industria spaziale europea.
Tuttavia, l’accordo è soggetto all’approvazione dell’Antitrust europeo. I dirigenti delle tre società hanno dichiarato che il livello di concorrenza nel mercato spaziale rimarrà “assolutamente assicurato”, e sono pronti a discutere con la Commissione europea sulla base dei risultati delle prime analisi.
In un contesto internazionale sempre più competitivo, l’alleanza tra Airbus, Leonardo e Thales rappresenta un’opportunità per l’Europa di affermarsi come protagonista nel panorama spaziale globale. Con questa nuova entità, l’Europa si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella storia dell’industria spaziale, mirando a diventare un leader nel settore della tecnologia spaziale e della sicurezza nazionale.
