Welfare come diritto contrattuale: la visione di Loberti per dirigenti e famiglie

Welfare come diritto contrattuale: la visione di Loberti per dirigenti e famiglie

Welfare come diritto contrattuale: la visione di Loberti per dirigenti e famiglie

Matteo Rigamonti

Ottobre 24, 2025

Il tema del welfare aziendale sta acquisendo sempre più rilevanza nel panorama lavorativo attuale. In questo contesto, Elisa Loberti, project specialist welfare di Cfmt, ha espresso importanti considerazioni sul welfare contrattuale durante la seconda edizione del Global Welfare Summit, un evento di riferimento in Italia per l’evoluzione delle politiche di welfare. Svoltosi a Villa Miani a Roma, il summit ha messo in luce le “Eccellenze che ispirano” e ha introdotto per la prima volta una sezione dedicata alle eccellenze contrattuali e territoriali, evidenziando le iniziative che hanno saputo ampliare le tutele e generare ricadute positive per i lavoratori e le comunità.

Il rinnovamento del contratto collettivo nazionale

Loberti ha sottolineato che il 12 aprile 2023 è stato rinnovato il contratto collettivo nazionale, il quale prevede, per gli anni 2024 e 2025, un contributo obbligatorio per il welfare destinato a ogni dirigente, da utilizzare sulla piattaforma welfare di Cfmt. Questo accordo, siglato tra Manageritalia e Confcommercio il 16 e 21 giugno 2021, rappresenta una svolta significativa, poiché offre a tutti i dirigenti la possibilità di fruire di un welfare contrattuale che mira a soddisfare il benessere del dirigente stesso e delle sue famiglie.

Un welfare olistico per dirigenti e famiglie

Ma cosa significa concretamente questo per i dirigenti e le loro famiglie? Loberti afferma che il Cfmt ha interpretato le necessità dei propri soci, ponendo l’accento sull’importanza di supportare non solo il dirigente in quanto professionista, ma anche la persona nella sua interezza, all’interno di un percorso di crescita continua, sia in ambito lavorativo che personale. Questa visione olistica del welfare ha portato alla creazione dell’Osservatorio Welfare di Cfmt, concepito per censire le iniziative di welfare implementate dalle principali aziende del terziario.

L’Osservatorio offre alle aziende l’opportunità di:

  1. Approfondire i propri modelli di welfare.
  2. Comprendere il proprio posizionamento rispetto al settore.
  3. Ricevere indicazioni utili per lo sviluppo del welfare.

Questo strumento serve non solo come guida, ma anche come incentivo per le aziende a investire in politiche di welfare che possano realmente fare la differenza nella vita dei dirigenti e delle loro famiglie.

L’importanza di un welfare inclusivo

Durante il summit, l’Osservatorio Italian Welfare ha conferito riconoscimenti alle aziende che si sono distinte per la capacità di sviluppare iniziative innovative e inclusive, valorizzando esperienze contrattuali, territoriali e aziendali in grado di generare valore sociale e organizzativo. Loberti ha evidenziato come un progetto ben strutturato, supportato da una piattaforma digitale efficiente e da una governance chiara, possa trasformare il welfare contrattuale in uno strumento concreto e apprezzato, capace di rispondere alle esigenze aziendali e di promuovere il benessere dei dirigenti.

La necessità di un welfare inclusivo e innovativo è diventata un imperativo non solo per le aziende, ma anche per l’intera società. La pandemia ha messo in luce le vulnerabilità delle famiglie e dei lavoratori, portando a una riconsiderazione delle politiche di welfare esistenti e alla ricerca di soluzioni più efficaci e sostenibili. In questo contesto, le aziende sono chiamate a essere protagoniste nel creare un ambiente di lavoro che non solo favorisca la produttività, ma che si prenda cura del benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie.

Il welfare contrattuale, quindi, non è solo un vantaggio competitivo per le aziende, ma rappresenta un diritto per i dirigenti e le loro famiglie, un diritto che deve essere garantito e valorizzato. La sfida per il futuro sarà quella di continuare a innovare e a sperimentare nuove soluzioni che possano rispondere alle esigenze in continua evoluzione del mondo del lavoro.

In questo scenario, l’importanza di eventi come il Global Welfare Summit non può essere sottovalutata. Questi incontri rappresentano un’opportunità per mettere in rete esperienze, best practices e modelli di welfare che possono essere replicati e adattati a diverse realtà aziendali e territoriali. La condivisione di idee e progetti è fondamentale per costruire un welfare che sia realmente inclusivo e che possa rispondere alle sfide del presente e del futuro.

Il contributo di Elisa Loberti e del Cfmt è fondamentale in questo processo di evoluzione e cambiamento. L’attenzione verso il welfare contrattuale come diritto per i dirigenti e le loro famiglie segna un passo importante verso un modello di lavoro più equo e sostenibile. La strada è ancora lunga, ma la direzione è tracciata, e il cammino verso un welfare sempre più inclusivo e rispettoso delle esigenze delle persone è ormai avviato.