Borsa europea in stallo, ma Milano brilla con un +0,5% mentre i future Usa promettono bene

Borsa europea in stallo, ma Milano brilla con un +0,5% mentre i future Usa promettono bene

Borsa europea in stallo, ma Milano brilla con un +0,5% mentre i future Usa promettono bene

Matteo Rigamonti

Ottobre 27, 2025

Le principali borse europee si trovano in una fase di debolezza all’inizio della giornata, con i mercati che si muovono in un contesto di incertezze economiche. I dati dell’indice Ifo, uno dei principali indicatori di fiducia delle imprese in Germania, mostrano segnali contrastanti. Mentre la fiducia delle imprese è salita a 88,4 punti, evidenziando un certo ottimismo, il giudizio sulla situazione economica attuale ha subito una flessione, scendendo a 85,3 punti. Questo divario di sentiment riflette le preoccupazioni persistenti riguardo alla crescita economica della Germania, tradizionalmente considerata la locomotiva dell’Europa.

Milano si distingue nel panorama europeo

In questo scenario, Milano si distingue come la migliore piazza europea, registrando un incremento dello 0,5%. Altri mercati che seguono Milano includono:

  1. Madrid: +0,27%
  2. Francoforte: +0,1%

Al contrario, Londra e Parigi mostrano segni di cedimento, con una diminuzione dello 0,1% e dello 0,2% rispettivamente.

Ottimismo dai future Usa

Nel contesto internazionale, i future statunitensi si presentano in territorio positivo. Questo ottimismo è alimentato da un accordo preliminare raggiunto a Kuala Lumpur riguardo ai dazi con la Cina, che potrebbe alleggerire le tensioni commerciali tra le due potenze economiche. Gli investitori sono ora in attesa di ulteriori dati economici, tra cui gli ordini di beni durevoli e gli indici della Federal Reserve di Dallas e Atlanta, che forniranno spunti importanti sulla salute dell’economia americana.

Andamento delle materie prime e del mercato valutario

Dal punto di vista delle materie prime, si segnala un calo nel prezzo del greggio, con il Wti che perde lo 0,93%, portandosi a 60,93 dollari al barile. Anche il gas naturale registra un decremento dell’1,41%, scendendo a 31,57 euro al MWh, mentre il prezzo dell’oro si attesta a 4.042,94 dollari l’oncia, con una flessione dello 0,3%.

Sul mercato valutario, il dollaro si è indebolito, scambiandosi a 85,93 centesimi, 152,73 yen e 74,95 penny. Questo scenario si riflette anche sul mercato dei titoli di stato, con lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi che si è ridotto a 77,7 punti. Il rendimento annuo dei titoli di stato italiani è sceso di 0,8 punti percentuali, portandosi al 3,4%.

Analisi del mercato azionario

Analizzando più a fondo il mercato azionario, si evidenzia un calo significativo nel settore farmaceutico, con titoli come Ucb in discesa del 3,9%, Roche che perde il 2,62% e Novartis con una flessione dell’1,2%. Recordati, un altro importante attore nel settore, si mantiene relativamente stabile con una diminuzione dello 0,1%.

Il settore petrolifero non è immune ai venti contrari. I titoli di TotalEnergies e Bp mostrano cali rispettivamente dell’1,1% e dello 0,7%. Shell e Eni, sebbene più caute, non riescono a evitare un lieve ribasso dello 0,4% e dello 0,2%.

Nel comparto automobilistico, Ferrari segna un calo dello 0,6%, mentre Stellantis e Renault scendono rispettivamente dello 0,45% e dello 0,3%. Tuttavia, il settore dei semiconduttori si distingue per performance positive, con Asm che guadagna il 2,12%, Asml il 2% e Infineon l’1,4%.

Il settore bancario presenta un quadro misto, con Mps che spicca per una crescita del 3,67% in vista dell’assemblea di Mediobanca, che si terrà a breve per il rinnovo del consiglio di amministrazione. Altre banche come Bper e Intesa Sanpaolo vedono guadagni rispettivamente dell’1,65% e dell’1,43%. Tuttavia, Credit Agricole e SocGen cedono terreno, con cali dello 0,7% e dello 0,34%.

Il panorama attuale delle borse europee e dei mercati globali evidenzia una fase di transizione caratterizzata da incertezze, ma anche da opportunità, in un contesto economico che continua a evolversi. I prossimi sviluppi economici e le risposte dei mercati saranno cruciali per determinare la direzione futura delle borse europee e globali.