Fascismo in primo piano: Orsola Mussolini critica Forza Nuova al raduno di Predappio

Fascismo in primo piano: Orsola Mussolini critica Forza Nuova al raduno di Predappio

Fascismo in primo piano: Orsola Mussolini critica Forza Nuova al raduno di Predappio

Matteo Rigamonti

Ottobre 27, 2025

Il 26 ottobre 2023, circa mille manifestanti si sono riuniti a Predappio, una località nota per essere la patria di Benito Mussolini, per commemorare la Marcia su Roma, un evento simbolico che segna l’inizio del ventennio fascista in Italia. Questa manifestazione annuale ha visto la partecipazione di nostalgici del fascismo, alcuni dei quali hanno espresso il loro fervore ideologico con saluti romani, nonostante il chiaro invito della famiglia Mussolini a evitare tali gesti e a mettere la mano sul cuore in segno di rispetto.

La presenza di Forza Nuova

Tra i partecipanti, si sono distinti numerosi membri di Forza Nuova, un movimento politico di estrema destra noto per le sue posizioni radicali e le manifestazioni controverse. La predominanza del colore nero tra gli abiti dei manifestanti ha richiamato alla mente le iconografie del passato fascista. Inoltre, la presenza di famiglie con bambini ha suscitato interrogativi sulla trasmissione di ideali estremisti alle nuove generazioni.

Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, era presente ma ha scelto di non partecipare attivamente al corteo. In mattinata, ha avuto un incontro con i dirigenti della Digos, la polizia di Stato specializzata in ordine pubblico e sicurezza. Dopo questo incontro, ha deciso di astenersi dalla camminata verso la cripta di Mussolini. La Questura aveva stabilito che i militanti di Forza Nuova avrebbero dovuto manifestare soltanto dopo le 15, ma i membri del gruppo hanno dichiarato di non avere intenzione di rispettare tale disposizione, sostenendo che la restrizione avesse una “firma digitale scaduta”.

La posizione di Orsola Mussolini

Orsola Mussolini, pronipote di Benito Mussolini e organizzatrice dell’evento, ha espresso la sua disapprovazione nei confronti della presenza di Forza Nuova. In un’intervista, ha affermato che la manifestazione è stata complicata dalla presenza di una forza politica che, a suo avviso, era lì solo per cercare visibilità. «Noi siamo qui riuniti solo per un momento di preghiera», ha sottolineato, esprimendo un chiaro dissenso rispetto ai metodi e agli obiettivi di Forza Nuova.

L’evento di quest’anno assume una particolare valenza poiché coincide con l’anniversario della Marcia su Roma, che si celebra il 28 ottobre. Orsola Mussolini ha voluto chiarire che la Marcia non è stata un colpo di Stato, ma un evento legittimo, avvenuto attraverso l’elezione secondo lo Statuto Albertino, sottolineando come, prima di Mussolini, ben 26 presidenti del Consiglio siano stati eletti con le stesse modalità. Le sue parole sembrano voler difendere l’eredità storica del nonno, cercando di distaccarla dalle interpretazioni più critiche del fascismo.

Le reazioni e il dibattito attuale

L’atmosfera del raduno è stata caratterizzata da una forte nostalgia per un passato che molti dei partecipanti sembrano idealizzare. Tuttavia, la presenza di saluti romani ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine e ha suscitato polemiche. Nonostante gli appelli al rispetto e alla memoria storica, il gesto di alzare il braccio teso è tornato a farsi vedere, segnando un ritorno a pratiche che molti considerano inaccettabili nel contesto della società contemporanea.

Le reazioni alla manifestazione sono state varie. Mentre i nostalgici del fascismo hanno espresso il loro sostegno, le organizzazioni antifasciste e i gruppi di sinistra hanno condannato l’evento, sottolineando il rischio di una normalizzazione delle ideologie di estrema destra nella società italiana. La presenza di famiglie con bambini tra i partecipanti ha sollevato interrogativi etici e morali, con molti che si sono chiesti quale messaggio venga trasmesso alle nuove generazioni in un’epoca in cui la memoria storica dovrebbe servire a evitare il ripetersi degli errori del passato.

In questo contesto, il dibattito su come affrontare il fascismo e il suo lascito continua a essere acceso in Italia. Mentre alcuni cercano di riabilitare la figura di Mussolini e il fascismo, altri si oppongono fermamente a qualsiasi forma di celebrazione o giustificazione. La divisione è netta e si riflette nelle strade di Predappio, dove il passato e il presente si intrecciano in modi complessi e spesso conflittuali. La manifestazione di quest’anno ha evidenziato le tensioni esistenti nella società italiana riguardo alla memoria storica e all’identità nazionale.