Pechino, 13 giugno 2024 – Un team internazionale guidato dall’Università Zhejiang, in Cina, ha messo a punto funghi geneticamente modificati capaci di attirare e uccidere le zanzare responsabili della trasmissione di malattie come malaria e dengue. Lo studio, pubblicato su Nature Microbiology, apre una nuova strada nella lotta contro queste fastidiose e pericolose vetture di infezioni che ogni anno colpiscono milioni di persone nel mondo.
Funghi profumati: la nuova trappola per le zanzare
Le zanzare, anche se sono famose per pungere, si nutrono soprattutto di nettare. Per trovare i fiori si affidano all’olfatto, riconoscendo certi profumi nell’aria. Ed è proprio su questo punto che si basa la tecnica del gruppo guidato da Weiguo Fang. Alcuni funghi, come il Metarhizium, producono fragranze simili a quelle dei fiori per attirare le zanzare e diffondere così le proprie spore.
Gli scienziati hanno potenziato questo meccanismo. Hanno modificato geneticamente i funghi per far sì che producano più longifolene, una sostanza profumata già usata in vari prodotti per la casa. Il risultato? Bastano poche vaschette con questi funghi, anche in ambienti ampi e pieni di altri odori, per attirare e far sparire tra il 90 e il 100% delle zanzare presenti.
Sicurezza e rispetto per l’ambiente
Secondo gli autori dello studio, questa tecnica è sicura per l’uomo. Raymond St. Leger, dell’Università del Maryland e coautore della ricerca, spiega che il longifolene “è usato da tempo nei profumi e non presenta rischi per la salute”. Le spore dei funghi sono tossiche solo per le zanzare, senza effetti su persone o altri animali.
“Abbiamo progettato sia il fungo sia il contenitore in modo da colpire solo le zanzare”, precisa St. Leger. Inoltre, il longifolene si degrada naturalmente nell’ambiente, un dettaglio importante che riduce i rischi rispetto ai pesticidi chimici tradizionali.
Un’alternativa concreta ai pesticidi chimici
L’uso massiccio di pesticidi negli ultimi decenni ha sollevato dubbi sulla salute pubblica e sull’ambiente. Le zanzare, poi, hanno sviluppato resistenza a molti di questi prodotti, rendendo urgente trovare altre soluzioni. In questo scenario, i funghi profumati rappresentano un’alternativa interessante: eliminano le zanzare senza contaminare aria, acqua e terreno.
Gli autori sottolineano che questa tecnica potrebbe essere usata soprattutto nelle zone più colpite da malaria e dengue, in particolare nei Paesi tropicali dove la lotta alle zanzare è una priorità. “Il prossimo passo sarà testare i funghi sul campo, fuori dal laboratorio”, ha detto Fang durante una conferenza stampa a Hangzhou.
Reazioni e sviluppi futuri
La scoperta ha catturato l’attenzione anche in Europa. Alcuni entomologi italiani hanno definito la possibilità di ridurre drasticamente le zanzare senza danneggiare altri insetti utili, come api e farfalle, un vero passo avanti. Rimangono però da valutare gli effetti a lungo termine sugli ecosistemi locali.
Nel frattempo, nei laboratori di Zhejiang, si lavora già a versioni ancora più mirate dei funghi Metarhizium. Una giovane dottoranda, mentre sistema le vaschette sperimentali, racconta: “Ogni mattina controlliamo quante zanzare sono rimaste vive. A volte non ne troviamo neanche una”.
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