Badge digitale nei cantieri: premi per le aziende virtuose e più ispettori al lavoro

Badge digitale nei cantieri: premi per le aziende virtuose e più ispettori al lavoro

Badge digitale nei cantieri: premi per le aziende virtuose e più ispettori al lavoro

Giada Liguori

Ottobre 28, 2025

Roma, 11 giugno – Da domani scatta l’obbligo del badge digitale in tutti i cantieri italiani. Si tratta di una tessera con un codice unico, pensata per identificare ogni lavoratore e rafforzare i controlli su sicurezza e regolarità. La misura, inserita nella bozza del decreto sulla sicurezza sul lavoro che sarà discusso al Consiglio dei ministri, riguarda tutte le imprese in appalto e subappalto, senza distinzioni di settore o dimensione.

Badge digitale in cantiere: cosa cambia e dove è già realtà

Il badge digitale non è una novità assoluta. A Roma, nei cantieri per la ricostruzione post sisma, e in alcune zone dell’Emilia Romagna, il sistema è già stato sperimentato negli ultimi mesi. Ogni tessera ha un codice anticontraffazione e permette di registrare in automatico le presenze in cantiere. Questo riduce il rischio di irregolarità. “Abbiamo notato meno presenze fantasma e più tracciabilità”, ha spiegato un funzionario del Ministero del Lavoro che ha seguito la prova nella Capitale.

I dati raccolti nelle aree pilota mostrano come il badge abbia aiutato a scoprire subito anomalie nei turni e nelle presenze, semplificando anche i controlli sulla sicurezza. “Così sappiamo chi è dentro al cantiere, minuto per minuto”, ha aggiunto la stessa fonte.

Obbligo per tutti: da domani cambia tutto

La novità più grossa è che l’obbligo si allarga a livello nazionale. Dal piccolo cantiere edile alle grandi opere pubbliche, ogni lavoratore dovrà mostrare il badge digitale all’ingresso. Il decreto prevede multe per chi non si adegua, anche se i dettagli sulle sanzioni saranno definiti nei prossimi giorni.

Il governo punta a due obiettivi: garantire controlli più efficaci sulla sicurezza e combattere il lavoro nero e le irregolarità contributive. “Questo strumento tutela sia i lavoratori sia le imprese oneste”, ha detto ieri una fonte vicina al Ministero del Lavoro.

Premi e nuovi ispettori: la svolta nelle regole

Il decreto non si ferma al badge digitale. Tra le altre misure, c’è un aumento dei premi per le aziende che rispettano le regole e investono in sicurezza. Chi dimostrerà di avere standard alti potrà accedere a incentivi o sgravi contributivi. “Vogliamo premiare chi fa le cose per bene, non solo punire chi sbaglia”, ha spiegato un dirigente dell’Ispettorato nazionale del lavoro.

In più, è prevista l’assunzione di nuovi ispettori per rafforzare i controlli in tutto il paese. Ora gli ispettori attivi sono circa 4.500, un numero considerato insufficiente. Il piano punta ad almeno 1.000 assunzioni entro fine anno.

Reazioni tra speranze e dubbi

Le associazioni di categoria guardano alla misura con prudenza. “Il badge può essere uno strumento utile, ma servono controlli veri e formazione continua”, ha detto al telefono Nicola Zingaretti, presidente di Ance Roma. Alcuni sindacati temono che la digitalizzazione possa diventare un peso in più per le piccole imprese.

Nei cantieri di via Tiburtina, a Roma Est, questa mattina si respirava curiosità. Mario Rossi, capocantiere, ha mostrato la tessera in uso: “Funziona bene, basta avvicinarla al lettore e sei dentro. All’inizio qualcuno era scettico, ma ormai ci siamo abituati”.

Domani mattina alle 9.30, il decreto sarà uno dei primi punti all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri. Un operaio, con la tuta sporca di cemento, si è fermato davanti al cartello “Obbligo badge digitale dal 12 giugno” e ha detto: “Vediamo come va. L’importante è lavorare sicuri”.