Il ritorno delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone: un viaggio affascinante a Parigi

Il ritorno delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone: un viaggio affascinante a Parigi

Il ritorno delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone: un viaggio affascinante a Parigi

Giada Liguori

Ottobre 28, 2025

Parigi, 28 giugno 2024 – Dal 29 ottobre al 18 novembre, la Fondation Jérôme Seydoux-Pathé riapre le sue porte con una rassegna dedicata alle origini del cinema. Si tratta delle “Giornate del Cinema Muto, sélection du festival de Pordenone 2025”, un evento che rinnova la collaborazione tra la fondazione francese e il festival friulano, appena conclusosi. La proposta porta nella capitale francese una selezione di film e restauri che hanno segnato l’ultima edizione di Pordenone, con l’intento di far riscoprire al pubblico parigino capolavori dimenticati e volti emblematici del cinema muto.

Diciotto film e quattordici spettacoli per tornare indietro nel tempo

Sono 18 i film in programma, distribuiti in 14 spettacoli. Ogni spettacolo sarà replicato due volte, per permettere a più persone di partecipare. Otto delle tredici sezioni del festival di Pordenone trovano spazio a Parigi. Si va dalle rivelazioni su grandi attori italiani fino a pellicole internazionali recentemente restaurate. Tra i titoli più attesi ci sono tre film con Italia Almirante Manzini – “L’innamorata”, “L’ombra” e “La piccola parrocchia” – attrice simbolo del cinema muto italiano. Spesso dimenticata dal grande pubblico, è invece molto amata dagli appassionati.

I restauri che riportano in vita i capolavori

Non si parla solo di cinema italiano. Nel programma spiccano anche opere come “The Man Who Came Back (La rinascita, 1924)” di Emmett Flynn, un film americano recentemente riportato alla luce grazie a un restauro, e “Cirano di Bergerac (1922-1923)” di Augusto Genina, regista italiano presente anche con “Il siluramento dell’Oceania”. Tra le altre produzioni italiane, merita attenzione “La gerla di papà Martin (1923)” di Mario Bonnard, che offre uno scorcio semplice e autentico dell’Italia degli anni Venti attraverso le immagini d’epoca.

Italia e Francia unite dal cinema muto: Jay Weissberg a Parigi

A rafforzare il legame tra le due realtà, il direttore delle Giornate del Cinema Muto, Jay Weissberg, sarà a Parigi dal 6 al 12 novembre. “Abbiamo voluto portare qui non solo i restauri più recenti, ma anche film che raccontano la varietà e la ricchezza del cinema muto europeo”, ha spiegato Weissberg al telefono. La selezione è stata curata insieme alla Fondation Seydoux-Pathé, che da tempo lavora per valorizzare il patrimonio cinematografico mondiale.

Proiezioni con musica dal vivo nel cuore di Parigi

Le proiezioni si terranno nella sala della fondazione, in avenue des Gobelins, nel XIII arrondissement. Come da tradizione delle Giornate di Pordenone, ogni film sarà accompagnato da musica dal vivo. “C’è sempre qualcosa di speciale nel vedere queste immagini centenarie prendere vita con il suono del pianoforte”, ha raccontato uno degli organizzatori francesi, indicando la tastiera Steinway pronta sul palco. I biglietti saranno disponibili online e in biglietteria, con prezzi tra 7 e 10 euro.

Un invito aperto a tutti, dai nostalgici ai neofiti

L’evento non è solo per esperti e studiosi, ma anche per giovani e semplici curiosi che vogliono scoprire un modo di raccontare ormai lontano dal digitale. “Il cinema muto è un linguaggio universale”, ha sottolineato Weissberg, “e Parigi è il posto giusto per continuare a parlarlo”. Nella sala, una locandina originale di “Cirano di Bergerac” attende i visitatori: carta ingiallita e caratteri neri in rilievo, un piccolo segno che racconta la storia silenziosa di un’epoca.