Open Fiber rivoluziona la connettività in Sardegna con il completamento del Piano banda ultra larga

Open Fiber rivoluziona la connettività in Sardegna con il completamento del Piano banda ultra larga

Open Fiber rivoluziona la connettività in Sardegna con il completamento del Piano banda ultra larga

Giada Liguori

Ottobre 28, 2025

Cagliari, 12 giugno 2024 – La Sardegna fa un salto importante verso la digitalizzazione. Open Fiber ha annunciato oggi la fine del Piano banda ultra larga sull’isola, portando la fibra ottica fino a casa (Ftth) in 134 Comuni. Un progetto sostenuto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e coordinato da Infratel Italia, con l’obiettivo di colmare il gap digitale nelle cosiddette “aree bianche”, quei piccoli centri e borghi spesso esclusi dalla connessione veloce.

Fibra ottica in 134 Comuni: i numeri che contano

Open Fiber parla di circa 2.000 chilometri di fibra stesi in tutta la regione. Oggi, grazie a questa rete, 65mila abitazioni e quasi 500 uffici pubblici possono accedere a servizi digitali di ultima generazione. Il lavoro, iniziato nel 2017, ha richiesto anni di scavi, permessi e test, spesso in zone difficili come l’entroterra del Nuorese o i piccoli paesi del Sulcis.

“Abbiamo collaborato con le amministrazioni locali per superare problemi logistici e burocratici”, ha detto un tecnico di Open Fiber durante la presentazione a Cagliari. “Ora la Sardegna è più vicina all’Europa anche sul piano digitale”.

170 milioni investiti tra pubblico e privato

Il Piano Banda Ultra Larga, sostenuto da fondi pubblici e privati, ha mosso in Sardegna circa 170 milioni di euro. L’infrastruttura resta pubblica, ma a gestirla è Open Fiber, vincitrice dei bandi di Infratel Italia.

La rete Ftth è già attiva non solo nei piccoli centri, ma anche nella Città Metropolitana di Cagliari e in altre 13 città di medie e grandi dimensioni. In totale, i servizi di connettività sono disponibili in 32 Comuni delle ex aree bianche. Gli operatori del settore prevedono una crescita nei prossimi mesi, grazie a nuovi investimenti privati.

Un cambiamento tangibile per cittadini e imprese

Per chi vive nei piccoli centri, la differenza si sente. “Prima la connessione cadeva spesso e andava a rilento. Ora lavorare da casa è molto più semplice”, racconta Marco Piras, insegnante a Lanusei. Anche scuole e uffici comunali hanno visto miglioramenti: “Abbiamo digitalizzato molti servizi – dice il sindaco di Bitti – ora i cittadini possono fare online pratiche e consultare documenti”.

L’obiettivo è anche dare una spinta all’economia delle zone interne, spesso lasciate indietro per mancanza di infrastrutture. Confartigianato Sardegna stima che la banda ultra larga potrebbe aumentare la produttività delle piccole imprese locali fino al 20% entro tre anni.

Cosa resta da fare: le prossime sfide

Nonostante il risultato, qualche problema rimane. In alcune aree, soprattutto montane, la conformazione del territorio rende ancora difficile completare la copertura. “Stiamo lavorando per arrivare anche alle frazioni più isolate”, ha detto un portavoce di Open Fiber. Il piano prevede nuovi interventi entro il 2025.